CENNI STORICI
Sassari secondo gli storici pare abbia avuto origine nel medioevo. La parte nord della città presenta sì strutture medioevali ma la zona sud racchiude vari edifici ottocenteschi questo dimostra l'evoluzione che ha subito questo nucleo.
Da piccolo borgo, (tatthari) grazie al commercio, si arricchì e attrasse abitanti dai dintorni, fu così che si trasformò in un centro importantissimo, divenendo così la capitale del giudicato di Torres. Sotto la guida di Michele Zanche, nel 1236 divenne comune sottostando ai limiti imposti da Pisa (1284), e dopo la Meloria da Genova. Più tardi, perse la liberà a causa degli aragonesi. Le frequenti incursioni barbaresche, l'occupazione da parte dei francesi nel 1527 e il ritorno degli spagnoli oppressero le piccole autonomie rimaste, imponendo nuove tasse che avviarono così la città ad una fase di declino. Nel XVII sec. la città passò sotto il dominio dei Savoia, ciò nonostante non si ebbero sensibili miglioramenti (1718). Immediatamente dopo la rivoluzione francese, scoppiarono tumulti contro il regime piemontese, poichè le riforme imposte dal re Carlo Alberto andavano contro il volere della popolazione. Parecchi cittadini parteciparono attivamente ai fatti del risorgimento e si distinsero durante la prima guerra mondiale. 


SITI ARCHEOLOGICI E NATURALISTICI
Nella parte meridionale della città sorgono varie case in stile gotico-catalano, il duomo in stile romanico con facciata barocca di tipo coloniale spagnolo, che fu edificato nel XIII sec. Il suo interno è caratterizzato da tre navate, di stile gotico-aragonese che fu restaurato alla fine del XV sec. Una certa impotanza presentano la chiesa di S. Maria di Betlem del XIII sec. caratterizzata da dei pregevoli altari settecenteschi e la tardo-rinascimentale fonte Rosello (1605). Il territorio provinciale si presenta prevalentemente montuoso ed è costituito da alcuni massicci, intervallati da vasti altipiani e da pianure.

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