London
in my heart
Racconti di viaggio
CAPODANNO A LONDRA
di Umberto Bonica
Primo giorno - Partenza
Partiamo dall'aereoporto di Catania con due ore di ritardo (passate
sull'aereo ad attendere l'ok dalla torre di controllo, a qualcuno era gia'
venuto in mente di eliminare il pilota e prendere il volo...) e atterriamo
a Gatwick alle 16:30. Dopo aver preso il mio bagaglio a mano mi incammino
verso l'uscita dell'areo dove SEMPRE viene messo il collegamento che porta
dentro l'aereoporto. Assolutamente convinto di questo varco l'uscita e
subito vengo travolto da un' ondata di gelo che mi lascia immobile e che
provoca l'apparizione immediata di due lacrime!
Dopo lo shock iniziale tento di avvertire il mio amico che non c'era la
copertura, ma purtroppo era gia' troppo tardi e anche lui subiva gli
effetti del gelo. Entrati finalmente nell'aereoporto prendiamo i bagagli e
ci dirigiamo verso la stazione dei treni per prendere l'espresso per
Londra. Qui prendiamo la metropolitana fino alla stazione di Euston dalla
quale inizia la sfacchinata con i bagagli fino all'albergo (che poi e' un
residence universitario).
Appena apro la stanza restiamo un po' sconvolti: due letti con due
copertine sopra (quando fuori eravamo a -5), due armadi e un lavandino;
cosi' pensiamo che farci una doccia sara' un'impresa ardua dovendo andare
nei bagni in comune tenuti chissa' come. Cosi' rincoglioniti dal viaggio e
dalla stanza ci prepariamo per la sera. Dopo aver cenato al solito
McDonald's ci dirigiamo verso l' Hippodrome e mentre discutiamo sul da
farsi si avvicina un "amigo" dicendoci se volevamo andare in discoteca.
Io gli chiedo che musica c'era all'Hippodrome quella serae lui mi risponde:
"Heavy metal, it's 15 pounds.". Appena sentiamo Hevy metal ci sentiamo un
po' maluccio e l'amigo tutto contento ci dice che li vicino c'e' un certo
Vision dove mettono musica commeriale, cosi' alla fine decidiamo di andare
li'. Sto' vision era un buco su due piani, dove al primo mettevano musica
orrenda e al secondo musica schifosa. Cosi' ci rendiamo conto di aver
buttato i primi 10 pounds e verso le due ce ne torniamo a casa beccandoci
la prima pioggia londinese.
Secondo giorno
Sveglia alle 8:30 e alle 9:15 siamo alla mensa a fare colazione. Essendo
domenica avevamo programmato di andare al Petticoat Lane Market dove dopo
un lungo giro tra le varie bancarelle acquistiamo una raccolta di 4 CD per
13 sterline. Dopo pranzo (si fa per dire) decidiamo di andare da Harrods
che purtroppo troviamo chiuso, cosi' ce ne torniamo in albergo. Mentre
Alfredo si fa' un po' di "coma" io esploro il posto nel quale avremmo
trascorso la settimana, trovando la kitchenetta e altre stanze piu' o meno
interessanti. Alla fine mi reco alla Hall dove incontro due ragazze di
Bologna.
Dopo aver discusso su cosa avrebbe fatto la notte di capodanno ognuno di
noi ci salutiamo e anch'io decido di entrare in "coma" per un po'. Verso
le 21:30 andiamo a prendere la metropolitana per il centro, apprestandoci a
passare un magico fine anno nella capitale piu' bella d'Europa. Dopo aver
girato invano per ore in cerca di un posto dove cenare verso le 11:00 con
una botta di culo riusciamo a trovare due posti da Pizza Piazza dove ci
divoriamo lasagne e pizza.
Alle 11:40 usciamo dal locale e ci dirigiamo abbastanza in fretta verso
Trafalgar square dove migliaia di persone stavano gia' attendendo il nuovo
anno. Appena scatta la mezzanotte vediamo migliaia di tappi volare e gente
che si mette a schizzare lo spumante a destra e a sinistra (per fortuna non
ci hanno beccati!) e tutti iniziano ad augurare un Happy new year.
Centinaia di Happy new year dopo e dopo aver impresso su pellicola quei
fantastici momenti decidiamo di trasferirci in albergo a fare un po' di
baldoria.
Arriviamo verso le 5:00 am e praticamente stavano gia' tutti dormendo.
Cosi' entriamo nella stanza, prendiamo la bottiglia di Champagne e ci
mettiamo nel corridio a stapparla e a fare schiamazzi di ogni tipo. Mentre
facevamo un casino pazzesco saltando di qua' e di la' io dico ad Alfredo
che quei disgraziati sotto la nostra stanza dovevano essere mezzi morti e
continuando a pensare a chi poteva esserci sotto ci addormentiamo tra un
bicchiere di champagne e l'altro.
Terzo Giorno
Stavolta la sveglia e' verso le 11:00,che secondo me e' gia un record
considerato c'eravamo addormentati verso le 6:00 e che c'eravamo bevuti una
bottiglia di Champagne. Ci prepariamo in un attimo e ci dirigiamo verso
l'Harrods. Essendoci gli sconti ho notato che finalmente i prezzi erano
piu' o meno abbordabili e nel reparto libri adocchio uno Shaker molto bello
con il libro dei cocktail per 9 pounds e 40.
Cosi' lo segno nella mia lista degli acquisti promettendomi di tornare al
piu' presto. Il resto della giornata fino alle 4 lo passiamo cercando un
supermercato , ma dopo ore di ricerca ci rassegnamo e mangiamo due pezzi di
pizza. Verso le 5:00 ce ne torniamo in albergo dopo un giro al Trocadero.
Appena arriviamo Alfredo si appresta per la solita oretta di "coma", mentre
io mi sto un po' nella Hall. Dopo un po' rientrano le bolognesi e ci
mettiamo a parlare. Mi raccontano del capodanno e che a una di loro
avevano "scippato" la borsa che fortunatamente poi ha ritrovato (ovviamente
semivuota).
Io gli racconto del nostro "bordello" fatto alle 5 del mattino e loro mi
rispondono che a quell'ora stavano dormendo profondamente. Poi le
accompagno alla stanza e quando vedo che era proprio quella sotto la nostra
inizio a ridere come un pazzo. Loro sorprese mi chiedono il motivo delle
mie risate e io le spiego cosa stava accadendo la notte precedente al piano
di sopra. Dopo mi dicono che in effetti la mattina avevano notato sul
soffitto delle crepe che prima non c'erano e appena le vedo scoppio in un
'altra risata.
Alla fine ci diamo appuntamento per le 9 nella kitchenetta per cucinare un
bel piatto di spaghetti (che avevamo portato da casa). Appena salgo in
camera racconto ad Alfredo l'accaduto e le risate sono tremende! Dopo aver
divorato gli spaghetti decidiamo di farci un giro in centro tutti e quattro
e fra un discorso e l'altro si fanno le due.
Quarto giorno
Ci svegliamo alle 9 riuscendo a fare anche colazione (la mensa chiudeva
alle 9 e mezza) e prendiamo la metropolitana fino a Regent park,
proseguendo a piedi fino al museo delle cere di Madame Tussaud's (che mi
apprestavo a visitare per la terza volta). Dopo circa un'oretta di fila
siamo dentro.
Le statue sono piu' o meno quelle di tre anni fa , di nuovo c'era Mel
Gibson (con il quale ci siamo sparati una foto), Hugh Grant (gettonatissimo
, ma essendo un po' anticonformista l'ho evitato) e altri piu' o meno
interessanti. Passando dal reparto cinema vediamo il nuovo James Bond con
rispettivo scenario Goldeneye e il mitico Harrison nei panni di Indiana
Jones. Alla fine un giro nello Spirits of London , nel quale si e'
trasportati da una macchina (tipo luna park) tra le varie epoche di Londra
(si passa dalla Londra di Shakespeare a quella di Benny Hill). Dopo e' la
volta del planetarium nel quale sono rimasto shoccato per tutta la durata
dello spettacolo.
I sedili della sala ora sono in pelle e con un design alla Star Trek e il
nuovo laser e' davvero eccezionale: purtroppo non ho parole per cercare di
descrivere quello che vedevo, bisogna provare di persona. Il pranzo ce lo
sprariamo al Deep Pan "Buffet" dove con soli 3 pounds e 20 (circa 8 mila
lire) puoi mangiare tutta la pizza e pasta che vuoi. Con la megafame che
avevo accumulato mi riempio circa otto volte il piatto tanto che dopo circa
3 quarti d'ora la cameriera mi chiede se avevo finito e allo stesso tempo
mi sottrae il piatto.
Piu' pesanti di qualche chilo ce ne andiamo a farci un giro per Oxford
street e verso le 6:00 torniamo in albergo. Li ci incontriamo con le
Bolognesi e ci mettiamo d'accordo per andare all'Hippodrome quella sera.
Appena ci troviamo la davanti ecco che un altro "amigos" si avvicina.
Prima di arrivare avevo detto a tutti di esultare come pazzi al suono della
parola Heavy Metal, cosi' appena chiedo all'amigos che tipo di musica ci
fosse quella sera all'Hippodrome lui automaticamente mi risponde : "Heavy
metal". Allora tutti quanti sorridiamo e diciamo: "Good , very good!"
tanto che l'amigo ci resta con una faccia da ebete e continuando a seguirmi
mi dice: "But it's ten pound!!".
Alla fine praticamente messo k.o. se ne va piuttosto insoddisfatto mentre
noi entriamo nel magico Hippodrome. Di mercoledi' non c'ero mai stato e
devo dire che hanno messo della bella musica (commerciale) e ad ogni
canzone che ci piaceva particolarmente ridevamo dicendo:"It's heavy
metal!". Verso le 2:30 ce ne torniamo in albergo soddisfatti della serata
heavy metal...
Quinto giorno
Anche oggi riusciamo a fare colazione nei limiti concessi e subito ci
mettiamo in cammino per il Momi (Museum of the moving image). Appena
entrati mi accorgo subito che non era quello che mi aspettavo , infatti
questo racconta la storia del cinema dalle origini fino a qualche decennio
fa, deludendo le mie aspettative di trovare effetti speciali e altre cose
di questo tipo.
Per pranzo riusciamo a trovare un supermercato (non vi dico l'emozione)
dove compriamo pane per i sandwich e l'occorrente per imbottirli. Comprato
il tutto ci viene la pazza idea di andare a mangiare all'Hyde Park. Appena
arrivati ci mettiamo su una panchina e di corsa prepariamo i sandwich tra
un salto e un altro per evitare di congelare (c'era un vento gelido
pazzesco, ad Alfredo e' diventato un ciuffo bianco...). Dopo il
rapidissimo pranzo andiamo a Piccadilly dove avevamo l'appuntamento con le
ragazze per andare al Trocadero.
Una volta arrivati, la prima cosa che facciamo e' l'Alien (che dovrebbe
essere una simulazione dal vivo del famoso film). Appena dentro al
labirinto ci spostiamo da un cunicolo all'altro finche' non si spengono le
luci e restiamo al buio. Io mi trovavo per ultimo e ad un certo punto noto
nel buio una figura che si muove per andare nella stanza accanto
(sicuramnte non essendoci altre entrate hanno spento la luce per permettere
all'alien di fare la sua apparizione da quella stanza) cosi' do' qualche
calcio al buio sperando di acchiapparlo e dopo un paio di tentativi sento
l'alien ruzzolare a terra!
Purtroppo gli altri non si sono accorti di nulla e dopo qualche secondo si
riaccendono le luci e l'alien esce tutto incazzato dalla suddetta stanza
facendo saltare in aria la maggior parte del gruppo (comunque mi e' stato
abbastanza lontano, forse non voleva buscarne ancora). Andiamo avanti
cosi' per circa venti minuti e quando ci ritroviamo fuori ci rendiamo conto
di aver buttato altri 9 pounds. Dopo l'alien e' la volta dell'emarginator
che e' una simulazione virtuale di vario genere.
Per primo ci spariamo il "Desert duel" che e' una corsa pazza in mezzo al
deserto dove ne succedono di tutti i colori.Poi e' la volta del "Cosmic
Pinball" (che io avevo avevo gia' fatto quest'estate) dove si e'
sballottati a destra e a sinistra dentro un enorme flipper spaziale. Alla
fine soddisfatti e un po' shoccati ce ne torniamo in albergo per un po' di
"coma".
Al risveglio essendo ancora molto stanchi decidiamo di cenare al Mcdonald's
li vicino e di bere qualche birra al pub dell'albergo tra una partita di
biliardo e l'altra, mentre le ragazze si divoravano qualche centinaio di
tavolette di cioccolato (avevamo la macchinetta alla Hall...). Verso le
2:30 ce ne andiamo a dormire non prima pero' di aver distrutto un altro po'
la stanza sottostante (e le crepe aumentarono!).
Sesto giorno/Settimo giorno
Ci alziamo abbastanza tardi, anche perche' quella era la nostra ultima
notte di sonno, e andiamo da Harrods per comprare lo shaker. Verso le 2:00
compriamo il solito set per sandwich al supermercato e stavolta andiamo a
mangiarlo al caldo nella nostra stanza, potendo cosi' mangiare con calma e
senza pericolo di diventare statue.
Finito il lussuoso pasto chiamiamo le ragazze (con la solita bussata da
piano a piano (stavolta si stacca un pezzo di calcinaccio!)) e andiamo
all'Hard Rock Cafe' per comprare qualche souvenir. Alcuni souvenir dopo
tocca al Planet Hollywood dove mi accorgo di non potermi permettere la
felpa dovendomi cosi' accontentare della maglietta. Fatte le ultime
compere torniamo in albergo a posare la merce e ci prepariamo per il gran
finale.
Usciamo verso le 10:00 e dopo un mega quarter pound with cheese Meal,
giriamo un po' cercando di trovare una discoteca non troppo expensive. A
parte l'Hippodrome e l'Equinox erano tutte sei pounds ma a me e Alfredo non
ci convincevano. Alla fine una delle ragazze ci dice che la discoteca che
avevamo davanti era grande e abbastanza buona. Io prendo un bigliettino
che illustrava la serata e leggo : "Indie - Guitar - Rock ".
Non mi convince molto comunque alla fine decidiamo di entrare. Appena
dentro passiamo attraverso un corridoio in cui ai lati vi erano due
striscioni neri con murales assurdi e io mi comincio a preoccupare
maggiormente. Appena vediamo la pista, io Alfredo e l'altra ragazza
restiamo shoccati: per cominciare la musica era assurda (una specie di
Indie- Underground pompata al massimo), poi c'erano murales anche nella
faccia del Dj e per finire la gente che ballava era totalmente fuori di
testa.
Non ci restavano che due alternative: la prima era di farci qualche canna
insieme ad un'endovena di eroina per poter ballare quella musica; la
seconda di starcene seduti finche' potevamo sopportala. Optiamo per la
seconda anche' perche' non potevamo tornare a casa in quelle condizioni ...
Dopo circa 2 ore non ce la facevamo piu' la testa si muoveva sola e
cominciavano ad apparire i primi sintomi di esaurimento nervoso, cosi'
decidiamo di uscire dall'inferno.
Mentre usciamo nella hall per terra ci sono tutti quelli stremati da
qualche sostanza stupefacente e ad un certo punto uno si alza , si sbatte
tre volte la testa nel muro (pensate che ho sentito i botti della testa con
la musica messa al massimo!) e poi cade a terra svenuto.Usciti di la' ce ne
torniamo in albergo a fare "bordello" e alle 4:30 c'e' gia' il cab che ci
aspetta. Cosi' salutiamo le bolognesi e saliamo sul cab che ci porta a
Victoria Station e nel tragitto inevitabilmente siamo invasi da un'ondata
di tristezza.
Umberto Bonica