Biografia del Magnifico

Lorenzo, detto per antonomasia il Magnifico, nacque nel 1449 a Firenze da Pietro di Cosimo il Vecchio e da Lucrezia Tornabuoni e sin da piccolo ricevette un educazione umanistica. Nel 1466 iniziò a far parte della Balia e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 si sposò con la nobile Clarice Orsini. Nello stesso anno dopo la morte del padre, signore di Firenze, accettò la cura della città e dello stato, pur restando ufficialmente un privato cittadino. D'allora mostrò di essere un fine diplomatico ed un accorto politico. Modificò in parte alcuni ordinamenti di Firenze per ottenere un potere più saldo e più legale. Divenne membro a vita del Consiglio dei Cento. Nel 1472 guidò Firenze nella guerra di Volterra per rafforzare il dominio della città nella penisola italica. Fino ad allora le relazioni con il papato erano state buone, ma presto finirono col guastarsi a causa delle mire su Imola di Girolamo Riario, nipote dell'attuale Papa Sisto IV della Rovere: avvenne che Jacopo e Francesco dei Pazzi, rivali politici della signoria Medicea, si accordarono con l'ambizioso Francesco Salviati, arcivescovo di Pisa, ed ordita la congiura, di cui era consapevole anche il Papa Sisto IV, uccisero in Santa Maria del Fiore il 26 aprile del 1476 Giuliano, fratello del Magnifico e quest'ultimo ferito riuscì a rifugiarsi nella Sacrestia. Ci fu una violenta reazione dei Fiorentini che linciarono in un primo momento Jacopo dei Pazzi e poi impiccarono gli altri due congiuranti Francesco dei Pazzi e l'arcivescovo di Pisa Francesco Salviati ad una delle finestre del palazzo della Signoria. Inoltre dopo che Sisto IV lanciò la scomunica a Lorenzo e l'interdetto contro la città si ebbe la guerra. Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia e con il Ducato di Milano per contrastare il Papa e il suo alleato Ferdinando di Napoli, ma la situazione per Firenze si era fatta critica. Cosi il Magnifico con stupore delle più alte autorità della Penisola, si recò il 6 Dicembre del 1479 a Napoli per cercare di stipulare un patto di non belligeranza con Ferdinando, che accettò rendendosi conto della potenza che avrebbe potuto assumere lo stato della Chiesa negli anni futuri. Sisto IV ormai solo fu costretto a cedere. Questa situazione non fece altro che rinforzare il prestigio di Firenze e della sua "guida" . Iniziò d'allora in Italia una politica: di alleanze con Firenze, da parte delle città come Lucca, Siena, Perugia, Bologna; una politica di acquisizioni territoriali: Pietrosanta nel 1484, Sarzana nel 1487, e Pian Caldoli nel 1488, ristabilendo anche rapporti con Forlì, Faenza e Napoli. Nel 1482 si alleò con il Ducato di Milano per contrastare la città di Ferrara (Pace di Bagnolo); poi si alleò con il Papa contro la Repubblica di Venezia, svolgendo l'incarico di oratore ufficiale di Firenze alla dieta della lega papale in Cremona nel febbraio del 1483. Però quando il Papa Innocenzo VIII mosse guerra a Ferdinando di Napoli, il Magnifico decise di allearsi con quest'ultimo. La pace nel 1486 tra Papa Innocenzo VIII e Ferdinando fu gran merito di Lorenzo il Magnifico. In questo periodo storico costituì l'ago della bilancia d'Italia, conferì con la sua straordinaria abilità politica e diplomatica una politica di pace e di equilibrio in tutta l'Italia. Lorenzo oltre ad essere un grande mediatore, si volse a rendere potente i membri della sua Famiglia: il figlio Giovanni divenne Cardinale e la figlia Maddalena sposò Franceschetto Cybo, figlio di Innocenzo VIII. Lorenzo dei Medici detto il Magnifico morì nella villa di Careggi nel 1492, lasciando un grande vuoto nel ruolo, di ago della bilancia della storia d'Italia, che aveva ricoperto così eccezionalmente.

Marco Portolano