Il Matrimonio

Nell'anno 1469 si ebbe il matrimonio tra Lorenzo Medici e Clarice Orsini, figlia di Jacopo Orsini, un nobile romano di Monterotondo, e sua madre era la sorella del Cardinale Latino, personaggio di spicco della Curia Papale. Gli Orsini erano soldati di professione ed erano proprietari di grandi appezzamenti di terreno a nord di Roma e nel territorio napoletano. Un alleanza con questa signoria non avrebbe altro che giovato ai Medici, avrebbe compensato la debolezza militare di Firenze ed avrebbe concesso ai Medici una certa influenza sul Papato ed inoltre avrebbe rafforzato i rapporti con Napoli. Fu anche una scelta diplomatica, in quanto Piero il Gottoso era consapevole che se la sposa fosse stata una nobile concittadina di Lorenzo non avrebbe fatto che: gratificare una famiglia e suscitare l'invidia di molte altre. Per rafforzare l'alleanza si recarono a Roma i cognati di Pietro il Gottoso, Giovanni e Francesco Tornabuoni ; anche Lucrezia la madre di Lorenzo volle recarsi a Roma per vedere di persona la futura nuora e da quel breve incontro commento a Lorenzo e al marito che era una ragazza alta e chiara di carnagione. Alcuni giorni dopo si fece in modo che Lorenzo incontrasse Clarice ed egli di ritorno sembrò soddisfatto. Al momento opportuno fu siglato il contratto e fu stabilita la dote di Clarice pari a seimila fiorini, sotto forma di denaro, gioielli, abiti. Clarice si sposò per procura a Roma, e l'arcivescovo di Pisa, Filippo de Medici, rappresentò il suo parente. Il 7 Febbraio 1469 l'evento fu celebrato a Firenze con un torneo. La competizione si svolse nella Piazza di Santa Croce sotto la giuria di Roberto da Sansaverino, i concorrenti erano diciotto. Lorenzo scese in campo montando il cavallo donatogli dal Re di Napoli. Lorenzo indossava un cappello di velluto adornato di perle e portava con se lo scudo in cui vi era incastonato il grande diamante conosciuto come <<il Libro>>. Sul soprabito indossava una sciarpa con ricamate delle rose ed il motto <<le temps revient>> scritto in perle. Per affrontare il combattimento cambiò il cappello con un elmo, sormontato da tre piume azzurre e montò un destriero regalatogli da Borso d'Este. Il torneo si concluse con la meritata vittoria del Magnifico e ricevette come primo premio un elmo d'argento con Marte sul cimiero. Frattanto i fratelli Tornabuoni scrivevano da Roma missive che elogiavano Clarice. Venne il momento che Giuliano, fratello minore di Lorenzo ,si recò a Roma a prendere la futura cognata. La mattina del 4 giugno, Clarice arrivata la notte prima a Firenze, si recò verso la porta d'ingresso di Palazzo Medici, aspettando Lorenzo. Al suo arrivo fu posto un ramo di olivo davanti a tutte le finestre del palazzo, secondo una tradizione Fiorentina. Iniziarono per Lorenzo e per la città di Firenze tre giorni di festeggiamenti: Il primo giorno Clarice e una cinquantina di donne circa pranzò in loggia rivolta verso il fiorito giardino, mentre nella balconata sovrastante Lucrezia Tornabuoni intratteneva le dame più avanti con l'età; sotto le arcate del cortile sedeva il Consiglio dei Settanta, e nel cortile pranzavano gli uomini più giovani.

Al centro del cortile sul piedistallo della statua del David di Donatello, furono disposte preziose coppe di rame che contenevano una svariata quantità di vini toscani. Dopo alcune ore si concluse il pranzo ed i partecipanti poterono riposarsi, dopo furono consegnati i regali alla sposa: degno di nota è il Libro delle Ore, scritto a lettere d'oro su carta azzurra, regalo di Giovanni Becchi, il primo precettore di Lorenzo. Tutto il secondo giorno fu dominato dalla pioggia. Il Terzo giorno i due Sposi e la Compagnia si recarono a celebrare la Messa nella Chiesa di San Lorenzo. Il Matrimonio tra Lorenzo de Medici il Magnifico e Clarice Orsini era ormai ufficializzato. Da questo matrimonio nacquero dieci figli, di cui tre morirono durante l'infanzia e tre maschi e quattro femmine sopravvissero. Nel 1488 Clarice si ammalò di tubercolosi; Questa malattia infettiva la portò alla morte. Finiva così il matrimonio tra Lorenzo de Medici e Clarice Orsini, e nonostante che Lorenzo aveva definito questo un mariage de convenance, lui fu molto scioccato dalla sua morte.

 

Marco Portolano