Torre di Maccarese o Primavera .

Il nome 'Primavera' che riguarda l'intera area circostante la Torre, deriva con molta probabilità dal microclima particolarmente favorevole a cui la zona è soggetta. E’ qui che viveva la mandria di bufale degli antichi proprietari della zona, i Rospigliosi, prima della vendita della proprietà. Proseguendo sul sentiero sterrato è possibile distinguere sulla destra una costruzione circolare, oggi inserita in un bel centro agricolo, e trasformata in abitazione: si tratta dell'antico procoio delle bufale. . Oltrepassato il caseggiato ci appare la massiccia mole della Torre Primavera. Alta 15 metri e a pianta quadrata subì sempre nel Cinquecento un restauro che modificò la parte inferiore rendendola a sperone e rinforzò gli angoli con l'inserimento di blocchi di travertino. Fu voluta come molte altre torri d'avvistamento , da Pio IV (1559-1565), per sventare il pericolo delle incursioni saracene che affliggevano frequentemente le popolazioni costiere, come quella avvenuta a Maccarese nel 1748, rappresentata dal pittore Adrien Manglard in un dipinto proveniente dalla collezione Rospigliosi del castello di San Giorgio e attualmente conservato al Museo di Roma. L’ambiente naturale è purtroppo deturpato dalla presenza del depuratore di Fregene. Fu comunque in occasione dei lavori di installazione di questo impianto, avvenuti nel 1977, che fu rinvenuta una nave romana che localizzerebbe in quest'area l'antico porto di Fregenae. Per chi è amante delle escursioni la zona si presta ad una interessante passeggiata a piedi: dalla torre ci si avvia verso il depuratore, si entra nella pineta adiacente e si gira a destra fino a raggiungere il greto dell’Arrone, il piccolo fiume che nasce dal lago di Bracciano e che segna in questo tratto il confine nord di Fregene. Non c’è un tracciato e l’esplorazione richiede un poco di spirito d’avventura, ma la bellezza ancora abbastanza selvaggia delle rive e la possibilità di sostare nei capanni da pesca con i tradizionali bilancioni sospesi, ripaga ampiamente dello sforzo compiuto.