Alta sperimentazione in questi freddi giorni Castellani per il nuovo sistema rivoluzionario di trasporto che
consentirebbe di raggiungere in tempi rapidissimi e senza un briciolo di fatica, la piazza XX Settembre dal
parcheggio dell'ospedale, evitando quindi la fastidiosa costruzione del tanto abborrito quanto inutile "Tapis
Roulant" che doveva nascere per svolgere quel tragitto. Alcuni tecnici del Cremlino con l'avvallo di alcuni
personaggi politici della Duma Castellana hanno devoluto i loro stipendi alla "sperimentazio-brevis" di questi
nuovi oggetti "prevolanti-sotteranei" che hanno riempito di stupore gli astanti durante le prime prove.
Ma chiediamo di cosa si tratta all' ing. Prisko Mitìlus per gli amici A'Cozza che insieme ai suoi fidi colleghi ha
per primo portato in Italia il nuovo speciale brevetto: " Da molti tempi pensari di tvari modi di supero
osctacok slidarnosc convulsi...Si e a noi ci vengono le convulsioni ad ascoltarla, venga al sodo, dicettimo
noi, scordandoci completamente la bella e forbita lingua di Dante. Continua Prisko mangiando un uovo:
"venko al sodo, si zupera ostackoli, penetratoli". A questa affermazione le signore presenti si toccarono
profondamente e assumendo un'espressione complice nei confronti di Prisko lo invitarono a dimostrargli in
che modo potevano superare i loro ostacoli quotidiani. Fu allora che l'intendente dell'ingegnere tale
Pasqualino Celluso di chiare origini Lagunari, ma di mamma Celtica, disse, "Ingegne' so pronti li fagiuoli se pò
partì...Lo stuprore misto alla morbosità pervadette le folle e quì perdettimo anche ogni residuo sintattico
linguistico in pratica ci manchettero le pa...............Ci si riprese solo quando l'enorme palla somigliante ad
una mongolfiera ci si parò davanti all'improvviso. Colorata sensuale, con quelle venature rosse e turgide
ricordavano tanto le grandi labbra di donne di altri tempi. Era giunto il momento. "La per na mongolfira"
disse Gigen Brustolen mentre sgranocchiava le sue ghiande; "Ma no sa capesset te tan ved clè un quel
speziel" gli rispose "Glande" Zorzi dett al bell'usel. Poi fu il silenzio. Un soffio inprovviso e un tanfo orribile si
diffuse per tutto il parcheggio. Era stato acceso il generatore di Biogas il momento era topico. Prisko invitò
i volontari ad infilare la maskera e salire a bordo della navicella che, nello stuprore che si toccava con mano
penetrò nella parete d'erba a destra della baracchina delle piadine. La terre si richiuse dietro quell'enorme
palla. era svanito anche l'odore per cui la gente potè tornare a respirare e rimase con la bocca aperta, solo
una leggera vibrazione mista a un leggero sussulto di fondo aleggiavano ancora nell'aria. Era successo
tutto così all'improvviso che tutti erano rimasti sbattezzati. Ora tutti si chiedevano che fine avessero fatto
i temerari e cominciarono a correre su per la scala arrivarono senza fiato davanti all'ufficio postale appena
in tempo per vedere sbucare la sagoma dello strano pallone "con-fiato" uscire dalle viscere della terra nella
piazzetta di fronte alla Trattoria Romagnola, salire di qualche metro, mentre i sampietrini della piazza si
ricomponevano diligentemente dietro di sè e andava a concludere felicemente il suo viaggio di fianco alla
chiesa di Santa Maria Maggiore. Ad accogliere i nostri eroi però solo un paio di gatti, ma non c'era tempo
per gioire, era di nuovo il tempo di lavorare sodo per Prisko. Aveva già quasi pronto un nuovo pro-getto.....
Alla prossima puntata.

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"La per na' Mongolfira .
I pro-getti di Prisko (prima leggi e poi guarda)