di
Luca Panaro
La
fata Turchina ritratta in un provocante controluce che ne evidenzia
le curve mozzafiato, Biancaneve con sguardo ammiccante pare inebriata
anzichè avvelenata dalla mela del peccato, Alice come una moderna
Lolita si compiace dall'essere scrutata dal Bianconiglio di Play Boy.
Cosa significa tutto questo?
Tutto
ha inizio con un viaggio di qualche giorno a Las Vegas, un luogo che
mi ha colpita molto
diciamo che mi ha lasciata k.o.
È una città relativamente piccola dove tutto è
immenso, sovradimensionato. Tutti i riferimenti architettonici sono
sballati: palazzi che da fuori sembrano grandi e semplici si rivelano
machiavellici labirinti di tunnel con il cielo al neon in cui perdi
lorientamento e ti ritrovi sempre a passare per il casinò
qualunque direzione tu prenda.
Le strade hanno minimo 5 corsie per carreggiata, attraversare la strada
è una sorta di pellegrinaggio
quando arrivi a metà
ti senti un po idiota.
E poi scale mobili sopraelevate, cascate barocche, piramidi egizie,
galeoni, eruzioni vulcaniche, piazza San Marco, castelli fluorescenti
Niente è reale, tutto è l esasperazione di ciò
che dovrebbe essere e questa esagerazione fasulla stordisce fino ad
affascinare.
Avevo voglia di riassumere tutto questo quando sono tornata. Avevo molte
foto del luogo, ma nessuna sembrava rendere l idea.
La cosa più smaccatamente tipica che avessi come souvenir erano
i volantini delle squillo che distribuivano ad ogni angolo: l
impaginazione approssimativa, la grafica kitsh ai massimi livelli, i
nomi di queste ragazze Briana, Stacia, Brooklyn, Maylina, Crystal,
Harmony, Tara, Marci, Georgia, Tiffany, Nikki, Sammi, Cindy, Shelly,
Melody, Sky, Tiara, Missy, Lani, Barbie, Honey, Brandy, Karey,
surreali come gli slogan college student exhibitionist almost
virgin 100% pleasure guaranteed not as innocent as i look!
- could be in your bedroom in 30 minutes youve never had
room service til youve tried me college girl help me earn
my way through school! - bored housewife give me what i cant get
at home! young sweet innocent the real deal! Not an agency
so hot i cant keep my panties on! very cute great personality
all natural local vegas girl! Call me at home riassumevano
alla perfezione i contrasti esasperati che tanto mi avevano colpita.
"disneyland@lasvegas"...
Si dice che Las Vegas è la Disneyland degli adulti
e non cè paragone più indovinato.
Ho voluto esasperare questa formula perché mi interessa laspetto
della mistificazione
Nei volantini di cui ti parlavo prima spesso
vedevi la foto della stessa ragazza con nomi e recapiti differenti
Melody non esiste!
Anche Snow White, Alice e la Fata Turchina non esistono. Ma pur non
esistendo, in quanto icone hanno una vita propria nell immaginario
collettivo.
Ed è sempre nell immaginario collettivo che va a pescare
qualunque operazione di marketing efficace.
Ogni quadro riporta una cifra espressa in dollari, cosa vuol dire?
Ovviamente, il prezzo.
Ho ritoccato un po le cifre dei depliant perché si tratta
di gente famosa
Ah ah.
Alice costa di più perché è minorenne.
I tuoi quadri, come i fumetti a cui si ispirano, potrebbero benissimo
vivere sul piccolo formato. Perchè scegli di realizzarli in grande?
In genere il grande formato accresce in maniera esponenziale l
impatto cromatico, ed è per questo che le mie ultime opere sono
sempre più grandi.
Ma per quanto riguarda la serie disneyland@lasvegas si è trattato
di una scelta precisa (la grande dimensione come anche le proporzioni
tra i lati -il famoso formato cartolina- e il largo uso di vernice fluorescente)
al fine di rendere quel senso di spiazzamento che solo l esagerazione
può provocare in chi osserva.
Quanto hanno contribuito le favole dell'infanzia da una parte e la
cruda realtà della vita dall'altra nella realizzazione dei tuoi
dipinti.
Partiamo da lontano
Secondo una delle leggi fondamentali della memetica (una curiosa scienza
che da svariati anni studia il passaggio delle idee dallideosfera,
in cui esistono sotto forma di concettualizzazioni astratte, alla biosfera,
ovvero il mondo reale nel quale acquistano una consistenza definita
e si possono riprodurre) nel momento in cui unidea trova il modo
di diffondersi e riprodursi come qualunque essere vivente, ha anche
trovato il modo per appartenere a questa realtà.
I personaggi delle favole non esistono, ma chiunque li conosce.
Cè un ponte tra ciò che è reale e ciò
che non lo è. Ed è più consistente e più
radicato nel nostro quotidiano di quanto non ci si aspetterebbe.
Con questo presupposto non è difficile farsi influenzare equamente
dalla cruda realtà come dalle (spesso ancor più crude)
favole.
Premesso questo, se i personaggi delle favole fossero donne reali in
carne e ossa Biancaneve sarebbe una casalinga a tempo pieno, formosa,
docile e un pò sfruttata
la Fata Turchina con i suoi capelli
blu e la bacchetta una punk sadomaso e la piccola Alice una candida
teenager con centinaia di fantasie tutte sue.
disneyland@lasvegas è una serie che basa la sua ideazione sull
esistenza di un immaginario collettivo in continuo mutamento.
disneyland@lasvegas è una serie.
Ci tengo a sottolinearlo perché si tratta di un lavoro specifico
a seguito di impulsi determinati, circoscrivibili. Luso del colore
e le scelte degli elementi sono stati frutto della necessità
immediata di esprimere una condizione che mi era ben chiara a priori.
Questi fattori accomunano tutti e tre i lavori nonostante la differente
atmosfera che ho scelto per caratterizzare ogni singola tela.
Mi piace lavorare con i trittici, permette di considerare l opera
in corso su più livelli di lettura, è una bella sfida.
29 marzo 2003
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Mara Aghem è nata a Torino nel 1977 . Vive e lavora a Moncalieri.
More info: www.mara-aghem.com