di
Serena
Goldoni
Le immagini che presenti in questa occasione colpiscono per l'enigmaticità
delle forme, per un senso di mistero che affascina e spiazza allo stesso
tempo lo spettatore, il quale si ritrova in un resa del senso della
realtà tutta personale, dove l'illusione cela un significato altro,
in una finzione dove però esiste una ricerca di una armonia formale
molto forte. Puoi parlarcene in maniera più approfondita?
L'approfondimento è superficiale. La realtà è banale. Banale è la superficie
delle cose. La superficie è misteriosa… Il punto di contatto è la superficie
delle cose.
! etica è estetica? ! estetica è etica?
Il senso delle cose modifica la realtà. Il senso si modifica continuamente
nella notte e nel giorno e continuamente cambia il significato delle
immagini.
… così il lavoro deve, verticalmente, svilupparsi in modo multi direzionale.
Orizzontalmente in modo contraddittorio.
Tutto così lentamente. Lentamente, una infinita ricerca di un precario
equilibrio.
Il precario equilibrio di un'immagine recitata.
… catalizzata per un nuovo processo immobile.
Il titolo che hai scelto per queste immagini, SENZATITOLO "Stan Laurel
& Oliver Hardy VS Houdini", avvicina queste opere ad alcuni tuoi lavori
precedenti; qual è il collegamento fra di essi?
Principalmente io.
In questa occasione le immagini che presenti sono poste di fianco
ad un loro doppio. In altre fotografie che mi hai mostrato, operi collegando
tra loro immagini diverse, cercando, mi sembra, di trovare una certa
via di comunicazione, una reciproca compensazione, equilibri, come dici
tu, nascosti davanti a te. Come maturano queste associazioni?
Tutto può essere il proprio contrario. O portato ad esserlo.
La messa in scena è una relazione con il proprio doppio.
Il doppio simulato (in realtà vi è sempre una sensibile differenza nella
seconda immagine) è un modo per allontanarsi dal senso.
28 agosto 2003
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Rocco Bizzarri è nato nel 1971 a Carpi.
Vive e lavora a Modena.