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di Luca Panaro


Realizzi delle fotografie di paesaggio, nelle quali la sfocatura sembra suggerire un punto di vista privilegiato fra il nascondersi e lo svelarsi della realtà. Su cosa intendi riflettere servendoti di questo escamotage tecnico?

La sfocatura è insita nel mio approccio alla realtà. non si tratta semplicemente di un punto di vista o di una visione "particolare", ma è piuttosto la stessa realtà che si presenta a me in tutta la sua complessità e quindi indefinitezza. Il paesaggio, che la realtà mi presenta in continuo movimento, segue l'evoluzione perenne di ciò non è, perchè non può essere stabilizzato. La pellicola fotografica non fa, semplicemente che registrare quel fluire di forme e colore.

Questa sfocatura ricorrente è frutto di una elaborazione digitale oppure viene realizzata semplicemente in fase di ripresa?

Non altero digitalmente le immagini, mi piace interagire col paesaggio non con un monitor.

Sempre paesaggi, sempre sfocati e sempre sequenzialmente numerati. Quale messaggio latende bisogna scorgere dietro questa voluta ripetitività?

Ci sono sicuramente delle costanti nel lavoro:il paesaggio, l'utilizzo dello sfuocato e la serialità.
Il messaggio? Questo fa parte della sensibilità individuale di che fruisce le immagini: la mia percezione della realtà mi ha portato a mostrare la visione che l'obiettivo ha potuto cogliere, che è solo una delle tante possibili... un'interpretazione, una lettura dello spazio, che si accorda al mio spazio interiore.

Modena, 3 Ottobre 2002





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Federica La Rosa è nata nel 1971 a Basilea in Svizzera. Vive e lavora a Bologna.

Come seconda laurea studio al dams indirizzo arte alla facoltà di lettere e filosofia di bologna [ ho seguito un corso di graphic designing presso lšew & associati del link project a bologna (2000) [ corso triennale di formazione superiore in arti applicate di vevey (cepv) in svizzera (1997-00) [ ho frequentato workshops di fotografia creativa con minkkinen, fontcuberta, radisich, claass, cresci, guillon, gibson; di fotografia di moda con sarah moon, déléssert, pétremand; di grafica e fotografia pubblicitaria con neumann e maiocchi; di fotografia off-camera con nino migliori; di fotografia nel cinema con roby muller; di stampa b/n con roberto salbitani; di procedimenti antichi di stampa con brandt [ mi sono laureata con lode in scienze agrarie nel 1996 [ ho vinto una borsa di studio erasmus presso l'univerità del kent a canterbury (1994/95) [ ho conseguito la maturità scientifica nel 1989 [ lavoro come graphic designer presso studio ago di bologna (dal 2000 al 2002) [ collaborazione free-lance con l'agenzia marka [ curo l'organizzazione di mostre di fotografia presso la galleria arte e arte www.arteearte.it (dal 1999) [ ho realizzato cataloghi e brochure per diversi artisti (dal 1999) [ ho collaborato con il cif di bologna realizzando riprese e montaggi video (1998-2001) [ ho collaborato con lo studio fotografico alfa tau di bologna (1999-2000 [ ho partecipato a diverse mostre collettive: nel 2002 'arteincontemporanea emila-romagna' a modena [ nel 1997 il paesaggio fotografico dell'architettura: città, gente, orizzonti a cura della cineteca del comune di bologna [ nel 1998 presso la galleria unter den linden a berlino [ nel 1999 il presso thŽatre de l'agora di evry (esonne) [ mostre personali: nel 2002 presso click art a milano, a cura di enrica viganò [ hobbies amo la lettura in genere [ amo pasolini regista e scrittore, il cinema neorealista di rossellini [ amo la fotografia di sugimoto, meatyard, shoji ueda [ ho lavorato come volontaria in missioni in india e tanzania