di
Luca Panaro
I
tuoi lavori vogliono proiettarci oltre lo spazio programmato della vita
quotidiana. Nelle tue performances sembri suggerire una via d'uscita
alla "globalizzazione" mentale che ci colpisce ogni giorno.
Lavoro con la performance da una decina danni e la ricerca che
ho perseguito è molteplice e diversificata. Mi sembra comunque
che vi siano dei punti costanti nei miei lavori performativi: luso
del mio corpo come corpo simbolico e la contaminazione dei linguaggi.
Per corpo simbolico intendo dire che lavoro cercando delle simbologie
che rappresento visivamente col corpo, assemblato di volta in volta
a oggetti, suoni, parole o immagini visive (ferme o in movimento). Il
mio corpo si viene così a costituire come metafora del
vivere quotidiano, come somma di possibili altri corpi, e non
come il mio proprio corpo spaziotemporale. Per quanto riguarda lo spazio
e ricongiungendomi così alla tua affermazione iniziale, lavoro
sia in spazi adibiti, ossia in luoghi dove le persone si
radunano apposta per vedere la performance, sia, soprattutto negli ultimi
progetti, in spazi del vivere quotidiano dove mi immergo
tra la folla nella sua vita di tutti i giorni. In un certo senso quindi
non mi proietto, come dicevi, oltre lo spazio programmato della vita
quotidiana, ma mi ci calo dentro. Mi interessa molto proprio questa
contaminazione dellarte con la vita e la quotidianità.
E vero però che sto lavorando da anni a un progetto molto
articolato sulla denuncia degli schemi e degli stereotipi della vita
contemporanea, che ha diversi percorsi, molte combinazioni e infinite
sfumature. Le Mummie Vincenti, Polypolis, Via dUscita, Rimini
Rimini, sono tutti riconducibili, ognuno con una diversa prospettiva,
a questo tema. In Via duscita certo esiste un tentativo
di andare oltre lo spazio quotidiano, nel senso del non accettare le
dinamiche che ci avvolgono e ci costringono in meccanismi disumanizzanti
e stereotipati. Che poi non è proprio un andare oltre
lo spazio del vivere quotidiano ma un calarsi profondamente dentro
di esso. Negli altri lavori della serie ho focalizzato invece lattenzione
o sui meccanismi di costrizione, o sulle reazioni delle persone, o sulla
drammaticità di questa condizione dellesistere, o sullironia
e lambiguità.
Ci parli delluso dei diversi linguaggi nei tuoi lavori?
Quando scelsi di lavorare con la performance, parecchi anni fa, lo feci
anche perché mi serviva da collettore unificante dei diversi
linguaggi espressivi che usavo e che mi appartenevano (dallimmagine
alla poesia al corpo..), anche perché ritenevo essenziale per
la nostra epoca in continuo movimento e interazione, creare lavori dove
non esistessero barriere e schemi tra i diversi linguaggi e il loro
uso. Così cominciai a fare performances dove facevo interagire
diapositive, musica, poesie, corpo, luci, materiali vari, video e via
dicendo. Ora lavoro con dei progetti multimediali unitari che partono
dalla performance ma si attuano sia con lazione, che col video,
con le foto, con linstallazione o con la loro interazione. Ultimamente
sto approfondendo molto la fotografia e il video, per esempio ho concepito
performance il cui risultato del lavoro finito è solo la foto
o il video, oppure altre, come AlphaOmega, che comportano la
creazione di un video come elemento dialettico e parte integrante del
progetto. Sto lavorando anche a delle serie fotografiche che sviluppano
tematiche collegate a quelle del mio lavoro col corpo, ma attuate attraverso
lazzeramento della performance, col vuoto e lassenza.
Chi sono le "Mummie vincenti"?
Mi piace usare qui le parole del critico Roberto Vitali, personaggio
carissimo e fondamentale del mondo artistico bolognese a cui ero legata
da affetto e stima sincera, che ha presentato la mia mostra Le mummie
vincenti poco prima della sua scomparsa: Il progetto Le
mummie vincenti ha un carattere multimediale entro cui cose diverse
una performance dal vivo, una videoinstallazione con materiale
video tratto da performances estemporanee realizzate in mezzo ai centri
cittadini, foto, poesie si fondono entro un gioco di mutui occhieggiamenti
che coinvolgono il pubblico stabilendo con esso un rapporto di attiva
complicità. (
)
Le mummie vincenti evocate dallartista in diversi
modi altro non sono che coloro la cui presunta vittoria si fonda sulla
chiusura in se stessi ignorando gli altri, tragici commedianti di una
storia che riduce luomo ad un manichino privo di vita la cui vittoria
ha come prezzo una morte di cui neppure ci si accorge. O, con
le parole di Bruno Sullo per il catalogo della videoinstallazione alla
Salara di Bologna: Le Mummie vincenti sono un amaro, impietoso
rapporto sulluomo contemporaneo: soprattutto nelle grandi città
esiste una situazione dimprigionamento in una rete fitta di consuetudini,
ruoli prefissati, rapporti sociali artificiali, condizionamenti più
o meno occulti. Sono gabbie solide ed ingombranti che impediscono il
fluire naturale della vita, ma sono anche talmente comuni da essere
divenute invisibili: gli uomini diventano mummie che hanno perduto il
sapore della libertà e si concentrano nei meccanismi interni
alla loro prigionia per ricavare da essi motivi di successo e di vittoria.
Pensi che l'arte abbia gli strumenti necessari per sensibilizzare l'opinione
pubblica in merito a queste problematiche?
E una risposta difficile, e anche un problema spinoso.
Mi sembra di alternare momenti di fiducia in un ruolo dellarte
nella società come altra via del comunicare, ad altri dove mi
sembra invece più pertinente allarte la dimensione delloggettivare,
dellindagare e del registrare le varie dinamiche della realtà,
senza porsi il problema di un possibile effetto sulla società.
In questo periodo mi sento più portata a questa seconda ipotesi,
anche perché credo che il compito dellartista non sia quello
di cambiare il mondo, ma di produrre oggetti poetici
comunicativi. Se poi questi lavori hanno un incidenza (e nella storia
ce ne sono stati anche parecchi esempi) nel percorso dei singoli individui
o di un gruppo sociale, non è una cosa che riguarda lartista
né da esso programmata. Penso inoltre che oggi come oggi lopinione
pubblica sia poco toccata dallarte anche perchè larte
è quasi completamente assente dai percorsi informativi e mediatici
più diffusi, che la rende una nicchia fruibile purtroppo ai pochi
che ci gravitano intorno. Sicuramente però mi interessa laspetto
di scambio emozionale e concettuale che si instaura con il fruitore,
e devo riconoscere che il verificare effetti o emozioni sugli altri
è un momento di grande pienezza che ripaga anche della fatica
e degli sforzi compiuti. Mi è capitato spesso, alla fine di alcune
performance, di essere abbracciata da persone che non conoscevo o di
ricevere gesti di affetto, e mi ha procurato una grande gioia. Questo
è tra laltro uno degli aspetti che mi interessano della
performance, il suo essere un lavoro che presenta il corpo reale e fisico
dellartista al corpo reale e fisico di chi la fruisce oppure la
incontra per caso. Anche nelle azioni di Polypolis in mezzo alla
folla delle varie città europee, infatti, tra il disinteresse
o lincomprensione o anche il fastidio, emergevano sempre persone
che si sintonizzavano col lavoro e cercavano il dialogo (e uno degli
obiettivi di questo progetto era anche la reazione delle diverse città
e delle diverse persone alla performance, con le loro differenze e le
loro affinità).
Da parecchi anni realizzi performances rinchiusa in una scatola. Il
volto triste che ti ha accompagnato per tutto questo tempo, si è
liberato dal trucco, assumendo un'espressione più solare e giocosa.
Da ostacolo fastidioso alle "Mummie vincenti" lungo le strade
delle città di tutto il mondo, sei diventata una di loro, al
mare, a Ferragosto, confusa nella massa e felice di esserlo. Perchè
questo cambiamento?
Questo cambiamento è stato un percorso lungo e meditato. Mi
sono resa conto via via che mi interessa sempre di più lambiguità,
perché la vita è ambigua e le risposte sono molteplici
e instabili. In Polypolis vi era un senso se vogliamo aggressivo e drammatico,
di disagio e denuncia sociale. Un percorso di riflessione su tematiche
ben precise e secondo punti di vista piuttosto dichiarati. Poi mi sono
accorta che diventa molto più interessante mescolare le carte
in tavola e aprirsi a unambiguità di punti di vista, soluzioni,
proposte. Ho sentito il bisogno di riappropriarmi di quellarma
fondamentale che è lironia. E stato un percorso al
tempo stesso personale e artistico, per non dire anche epocale,
perché lo ritengo unesigenza del nostro tempo e una sua
caratteristica, almeno per quantp riguarda larte. In Rimini
Rimini ho lavorato quindi anche sul lato ludico del nostro essere
inscatolati, sullironia dellassurdo/reale e sulle ambiguità
che viviamo
ed emerge un sottile cortocircuito: ci accorgiamo
di essere inscatolati? oppure lo scegliamo? oppure risulta infine che
questa omologazione ci fa divertire e ci dà sicurezza? Le risposte
sono aperte, e non mi interessa ora dare soluzioni. Anche in una performance
molto recente, Possibility, ho ripreso la tematica di Via
dUscita, ma rendendola ambigua e sospesa: sul mio corpo reale
inscatolato si stagliano le immagini del video Via duscita dove,
in un crescendo di liberazione e sfrenatezza, distruggo le scatole che
mi bloccano, emergendone nuda e gioiosa. Il mio doppio del video si
libera, ma il mio corpo reale della performance rimane imprigionato
e sulla superficie delle sue scatole bianche si proietta la virtualità
del liberarsi. Se nel lavoro di Via duscita davo delle soluzioni
e delle proposte, ora mi interessa mettere in gioco le ambiguità
e le pagine aperte multidirezionali del nostro tempo.
4 Novembre 2002
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Liuba (1967) vive tra Milano e Bologna.
Web site:www.liuba.net
Mostre personali e performances:
2002
- ArtandGallery, Milano, Luoghi di concentramento, a cura di
Manuela Gandini, esposizione e performance
- MAPP, Museo dArte Paolo Pini, Milano, installazione permanente,
a cura di Marco Meneguzzo
- Accademia di Belle Arti, Bologna, performance e proiezione video,
a cura di Barbara Ceciliato
- Milano, Centro Cittadino, Lo smog nero e i bambini in bianco,
a cura di Manuela Gandini
- Centro civico, Marano S/P (MO), AlphaOmega, performance e video,
per Emergency
- Centro Civico, Comune di Grottammare (AP), AlphaOmega, performance,
a cura di Lucilio Santoni
Sala Benjamin, Q.re Saragozza, Bologna, performance, in Exit6,
a cura di C-Voltaire
2001
- Salara, Bologna, Polypolis, videoinstallazione e
performance, a cura di Pierluigi Capucci, Cafe9.net e Bologna 2000
- Palazzo Marini, Rosignano Marittimo (LI), Le mummie vincenti,
esposizione e performance, a cura di Bruno Sullo
- Matchmusic Satellite, trasmissione ART TV, Via duscita,
a cura di Fabiola Naldi
- Contropiani, Bologna, Exit 5 - Roberto Vitali, Via duscita,
performance, a cura di C. Voltaire e Fiorile Arte
- Spazio Logos, Festival de lUnità, Modena, AlphaOmega,
performance e video, a cura di Patrizia Silingardi
2000
- Bruxelles, Avignone, Praga, Bologna, Polypolis,
performance nelle capitali europee della cultura 2000 e streaming
internet, a cura di Cafe9.net e Bologna 2000
- Artissima , Lingotto, Torino, S-catenarsi, performance
- Zoom c/o Villa Serena, Bologna, Le mummie vincenti,
esposizione e performance, presentazione di Roberto Vitali, rassegna
a cura di Antonio DOrazio
- Fiorile Arte, Bologna, Via d'uscita, videoinstallazione
e performance interattiva, a cura di Patti Campani
- Esposizione on line sul sito: www.eterea.20m.com/Eventitemp.htm, a
cura di Alberto Gallingani
- Fiorile Arte, Bologna, Le mummie vincenti, video, a
cura di Roberto Vitali
1999
- C.R.T, Milano, Una mummia per la città, performance,
in PoetAzione a cura di Nanni Balestrini e Michelangelo Coviello
- Galleria Avida Dollars, Milano, Percorso, esposizione
e performance
- SeleArt 99, Novegro (MI), Liberazione, performance
- Imola (BO), Musica della pietà, performance,
nella rassegna Imola in musica
- Hotel Forte Crest, San Donato (MI), Il guscio,
performance
1998
- Viadana (MN), Prima Rassegna Internazionale di Performance,
Galassie tra le nebbie, performance
- Praga Cafè, Bologna, esposizione e performance
- Circolo Culturale Bertolt Brecht, Milano, Liberazione, performance
- Galleria Cortina, Milano, S-catenarsi, performance
- Rosignano Marittimo (LI), performance e installazione
a cura de La Casa dellArte
- Grotte di Rescia, Porlezza (CO), performance e installazione,
a cura di Riccardo Lisi
1997
- Il campo delle fragole, Bologna, Passaggi, performance
- Teatro S. Salvatore, Bologna e Sala Estense, Ferrara,
regia, scenografia e performance per lo spettacolo dei Viulàn
- Praga Cafè, Bologna, Oltre il limite, esposizione e
performance
1996
- Teatro Dehon, Bologna, Blossom, esposizione
e performance, a cura di Paolo Badini
- Teatro Out/Off, Milano, Blossom, esposizione e
performance, a cura di Mino Bertoldo
- Sant'Anna Arresi (CA), installazione nel centro cittadino e performance,
in Percorsi '96, a cura di Ovidio Piras
- Praga Cafè, Bologna, Liberazione, azione e installazione
multimediale
1995
- Asti, centro storico, Il linguaggio falta qualcosa, installazione,
a cura di ufficio giovani artisti
- Sorano (GR), Liberazione, performance
- Perfomedia, Ponte Nossa (BG), I mille volti
di Dio, performance, a cura di Emilio Morandi
- Castel S.Pietro Terme (BO), Uomo del mio tempo, performance,
a cura di Anna Boschi e i Santini del Prete
- Bologna, centro storico, Srotolarsi nella città, performance,
in Percorsi nella città fantasma, a cura di Liuba e Paolo
Badini.
1994
- Portici di San Luca, Bologna, Pellegrinaggio artistico multimediale,
performance
1993
- Villa delle Rose, Bologna, installazione, a cura di Gianni
Venturi
- Centro darte Masaorita, Bologna, Vicolo Bolognetti, Bologna,
Open Art Cafè, Lissone (MI), La Margherita dai petali colorati,
performance multimediale con musiche di Gaby Bulltmann
- Bloom, Mezzago (MI), Poesia sonora dimprovvisazione,
con Gianni Venturi
- Centro darte Masaorita, Bologna e Laboratorio
darte Lo Specchio di Dioniso, Bologna. ll ranocchio rosso e
le fragole, performance multimediale con musiche di Nicola Cursi.
Principali esposizioni collettive:
2002
- Chiesa e Castello di Andora (SV), IX Biennale darte contemporanea,
a cura di Giorgio Bonomi
- Villa Lais Biblioteca del municipio, Roma, Due molte tante mani
per i diritti umani, esposizione e performance
- Milano, ArtandGallery, Luoghi di concentramento, a cura di
Manuela Gandini
- Comune di Andora, IX Biennale dArte Contemporanea Paraxo
2002, a cura di Giorgio Bonomi
- Bologna, Sala Benjamin, Exit 6, a cura di C.Voltaire
2001
- Contropiani, Bologna, Exit 5 Roberto Vitali, collettiva,
a cura di G. Pedullà, P. Campani, R. Fanti, G. Buttaro
- Castello Visconteo, Pavia, Arte giovane europea, a cura di
Elena Pontiggia e Rossana Bossaglia
- O Artoteca, Milano, I miei migliori amici, a cura di Vegetali
ignoti
- Circolo Cult. Bertolt Brecht, Milano, No stop video dautore
- Rivolta dAdda (CR), Contemporanea-mente, a cura della
Galleria Avida Dollars
2000
- Centro Cultura Navile, Bologna, Exit4, collettiva, a cura di
C. Voltaire
- Aut Aut, videoinstallazione, nella rassegna Arte Video Tv 2000,
Bologna, Giardini di Villa Serena, a cura di Carlo Terrosi
- Galleria Internazionale, Milano, Sei donne, collettiva e performance,
a cura di Franco Migliaccio
1998
- Circolo Culturale Bertolt Brecht, Milano, Esperienze. Parole,
colore, materia, a cura di Franco Migliaccio
- Galleria Bertand Kassel, Innsbruck (A)
- Centro Culturale Sassetti, Milano
1997
- Comune di Corsico (Mi), rassegna estiva, installazione
e performance
- Campo delle fragole, Bologna, Exit, a cura di C-Voltaire
1996
- Castello Pasquini, Castiglioncello (LI), Poeti in
visione, collettiva e performance, a cura di Bruno Sullo
- Tunnel d'Arte, Porlezza (CO), collettiva e performance, a cura
di Michela Mantovani
1995
- Galleria Avida Dollars, Milano, Contemporanea-mente
II
- Galleria Saga II, Copenaghen (DK), Ambiguo. 6 Italienske Kunstnere
1994
- Centro giovanile Comunale, Budrio (BO), Giovani artisti bolognesi
- Galleria Avida Dollars, Milano, Contemporanea-mente
1993
- Vicolo Bolognetti, Bologna,Via Irnerio 53. Evento collettivo di
pittura, performance e poesia
- Spazio arti visive F.lli Rosselli, Bologna, Cinque giovani artiste
- Centro Civico, Q.re Borgo Panigale, Bologna, Alla ricerca della
margherita, mostra collettiva su una fiaba di Liuba
1992
- Open Art Cafè, Lissone (MI), Trenta artisti per Harta
Video:
Le mummie vincenti, Italia 1999, colori 1310
Performances, Italia, 2000, colori, 1815
Via duscita, Italia, 2000, colori, 1300
Polypolis Brussels, Italia, 2000, colori, 1120
Polypolis Bologna, Italia, 2000, colori, 1310
Polypolis Avignon, Italia, 2000, colori, 930
Polypolis Prague, Italia, 2000, colori, 1300
Parto per AlphaOmega, Italia, 2001, colori, 315
AlphaOmega, Italia, 2002, colori, 530
Polypolis Frankfurt, Italia, 2002, colori, 83
Bibliografia essenziale:
-Liuba di Fabiola Naldi, Juliet, n° 105, dec.
2001 jan. 2002
-Liuba Tracce, anno 5 n° 10 - 2002
- Il corpo messo a nudo, anche, di Giorgio Bonomi, Titolo,
n°36 anno XII autunno 2001
-Le mummie vincenti di Liuba, Il tirreno, 27 settembre
2001
-Le mummie vincenti di Bruno Sullo, presentazione mostra,
Palazzo Marini, Comune di Rosignano Marittimo ( LI), 29 settembre
14 ottobre 2001
-Il messaggio artistico delle giovani generazioni di Rossana
Bossaglia, catalogo della mostra Pavia Giovane Arte Europea,
Castello Visconteo, Pavia, 8 30 settembre 2001
-Liuba, sense and sensibility di Bruno Sullo, presentazione
catalogo mostra personale Polypolis, Salara, Bologna,
15 18 marzo 2000
-Stefania Carrozzini, presentazione catalogo mostra personale
Polypolis, Salara, Bologna, 15 18 marzo 2000
-Vite inscatolate in un inutile valzer, Il Domani,
Cultura e Spettacoli, 15 marzo 2001
-Salara a tutta performance Il Resto del Carlino,
15 marzo 2001
-Polypolis, i video di Liuba, La Repubblica,
15 marzo 2001
-Mummie vincenti di una nuova metropolys di Fabiola Naldi,
ART TV, match music satellite, 23 febbraio 2001
-Polypolis di Pierluigi Capucci, Cafe9.net, settembre 2000
-Oscillazioni, catalogo Festival della performance,
Firenze, 22 23 luglio 2000
-Aut Aut, di Omar Vici, presentazione della videoinstallazione
in ArteVideoTv, Bologna, Villa Serena, giugno 2000
-Via duscita di Patti Campani, presentazione della
mostra, Fiorile Arte, Bologna, 6-19 maggio 2000
-Le mummie vincenti, di Roberto Vitali, recensione della mostra
su Zero in condotta, dicembre 1999
-Festival estivo dellArte Definit-iva, Toscana
delle culture, estate 1999
-S-CATENARSI Arte e performance, su Il Corriere della
Sera, 23 dicembre 1998
-Azione- performance, La Repubblica, 23 dicembre
1998
-ESPERIENZE Parole, colore, materia,di Franco
Migliaccio, presentazione della mostra, circolo culturale Bertolt Brecht,
Milano, 23 marzo 3 aprile 1998
-Liuba Picini, teatro Out Off, La Repubblica, 20
febbraio 1996
-Teatro Out Off Liuba Picini, su Il corriere della
sera, 20 febbraio 1996
-Natura, gioco, sensualità, forme primitive di Michela
Mantovani, catalogo della mostra Tunnel dArte, Porlezza
(Como) 29 giugno 14 luglio 1996
-Liuba Picini. Le parole le immagini- il sentimento
di Attilio Fortini, presentazione della mostra, Torre civica di Sarnico
(BS), luglio 1996
-Liuba Picini di Bruno Sullo, catalogo della mostra,
Castello Pasquini, Castiglioncello, (LI), 20 gennaio-4 febbraio 1996
-Blossom di Paolo Badini, presentazione della mostra, Teatro
Dehon, Bologna, 9 gennaio 9 febbraio 1996
-Esposizione di Liuba Picini, su La Repubblica Bologna,
9 gennaio 1996
-Milano: Cento Artisti sulla strada, contemporaneamente
di Andrea Sola, Pandora, ottobre 1994
-Pellegrinaggio poetico, Il Resto del Carlino, 8
settembre 1994
-Larte? Un aspetto di questo mondo, Il Cittadino,
4 dicembre 1993
-Lissone Harta, Il Corriere della Sera,
17 dicembre 1993
-Spazio Arti visive Fratelli Rosselli, Harta,
n° 22, recensione della mostra,dicembre 1993
-Bestie Uomini e Dei, Harta, n° 22, rassegna
Bologna Sogna a Villa della Rose, dicembre 1993
-Bologna, via Irnerio 53, Harta n° 21,recensione
della mostra, marzo 1993