di
Luca Panaro
Durante
la posa davanti all'obiettivo offri ai tuoi modelli la possibilità
di instaurare un dialogo, di lasciarsi andare in uno sfogo personale
o di avere con te un intimo colloquio. Lo scatto fotografico non è
che il risultato di questa "Intimità svelata" o forse
- come hai dichiarato tu stesso - si tratta solo di una serie di bugie
su carta?
Non ha importanza perché c'è un equilibrio surreale
che regge l'immagine e impedisce al soggetto di fuggire.
Parlaci nel dettaglio dei retroscena legati a "Le gemelle innamorate"
e dell'intimità creatasi mentre cercavi di rubare l'immagine
che loro stesse creavano di sè.
Le due ragazze fotografate sono amiche molto intime e la sera che
ci incontrammo giocavano con la loro ambiguità sessuale. Non
riuscivo a capire se il loro atteggiamento era sincero, così
cominciai a fare una serie di domande provocanti eccitando la situazione.
A sorpresa mi si rivelarono inaspettatamente pudiche; dopo varie fotografie
ho capito che tra loro si volevano molto bene fino a condividere tutto,
ma non sessualmente come volevano far immaginare. In conclusione nella
mia immagine fotografica appaiono senza viso, nella stessa posa, pudiche
e maliziose, come due gemelle vinte dal loro amore di stare insieme.
Nei tuoi scatti sembri suggerire una storia la cui narrazione rimane
interrotta, congelata dalla staticità della fotografia. E' tua
intenzione stimolare il fruitore delle tue immagini a completare la
storia da te soltanto accennata?
Certamente, anche se ogni immagine possiede una sua storia, infatti
le foto di questo progetto sono solamente uno scatto simbolico di una
serie di intimi racconti.
Modena, 2 Ottobre 2002
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Mariano Marini è nato nel 1971 a Cesena. Vive e lavora a Sala
di Cesenatico (Fc).