di
Luca Panaro
In
occasione di "Arte in Contemporanea" presenti una performance
in collaborazione con Cristina Mirandola. Entrambi, ai due estremi di
un "Tavolo" lungo sei 6 metri, mangiate e bevete utilizzando
posate e bicchieri legati da fili. Perchè avete fatto in modo
che ogni gesto non possa accadere senza la partecipazione di chi si
ha di fronte?
Perchè nella vita quotidiana è così, ogni gesto
che fai verso un'altra persona ha una ripercussione. "Tavolo"
è una metafora della comunicazione e della presa di coscienza
della presenza dell'altro.
Dal sodalizio artistico con Cristina Mirandola sono nate altre performances?
No.
Parlaci di "Ameriña. Territorio Fluctuante", il tuo
progetto realizzato in occasione di BIG Torino 2002.
Ameriña è una rivista, un contenitore d'idee diverse
che girano intorno allo stesso, e molto flessibile, concetto: il rapporto
dell'individuo con la storia, e come questo rapporto, legato alla comunicazione,
ha modificato l'identità. La rivista Ameriña e uno spazio
aperto dove sono state invitate a partecipare diverse persone da differenti
campi di pensiero; fanno parte della rivista i lavori di artisti, storici,
filosofi e scrittori, provenienti da diversi Paesi. I punti di vista
sono mescolati e messi a confronto per riflettere sui significati di
storia e di identità, mettendo in discussione le "certezze",
insinuando un dubbio. Il nome Ameri–a fa riferimento al continente,
alla terra scoperta, al territorio "nuovo". La parola gioca
con l'idea di mescolanza e di continente conquistato. "Territorio
fluttuante" è il "territorio" concettuale in cui
si muove questo progetto, territorio senza limiti, mutevole, è
il territorio di chi viaggia, dei nomadi, è un luogo mentale
come Ameriña che fa riferimento a un continente senza bordi,
a nuovi territori. Ameriña-territorio fluttuante è un
progetto che continua, le domande da cui è nato sono senza risposta,
il porsi le domande e analizzare le cose porta ad altri sviluppi, è
un percorso. Importante è il rapporto con il pubblico, per questo
ha preso forma la rivista: un oggetto che si porta a casa, che si sfoglia.
L'installazione presentata alla Biennale è un chiosco di riviste
in Via Po. Il chiosco è nella strada, è familiare ma non
troppo, rassicurante ma non del tutto ed infine sconcerta. E' il gioco
del dubbio che si insinua tra la fretta e la curiosità dei passanti.
Se la Storia può ingannare, la comunicazione può fare
altrettanto. Le finte riviste che riempiono il chiosco, con copertine
(forse) assurde ammiccano all'informazione alla quale siamo abituati.
Ho costatato quanto sia facile giocare con l'informazione, dire cose
su cui poi la gente non riflette grazie alla facilità ad assimilare,
accettare l'informazione, qualunque essa sia.
Modena, 3 Ottobre 2002
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Juan Esteban Sandoval Arango è nato nel 1972 a Medellin in Colombia.
Vive e lavora tra Medellin e Biella.
Titoli di studio
1991-1996 Laureato in Arte presso Universidad Nacional de Colombia,
sede Medellin.
1998-2000 Ottiene il Diploma di Incisore-Stampatore rilasciato dalla
Comunità Europea presso la Scuola Internazionale d'Arte Grafica
"Il Bisonte", Firenze.
2000 Partecipa a UNIDEE in Residence a Cittadellarte, Fondazione Pistoletto,
Biella (Italia).
Mostre personali
1998 "Opera Grafica", Museo Universitario, Universidad de
Antioquia, Medellin (Colombia).
Mostre collettive (selezione)
2002 "Arte al centro di una trasformazione sociale responsabile
Ð La Nuova Agorà Ð", Cittadellarte, Fondazione Pistoletto,
Biella, (Italia).
2002 "10 tavoli dellÕArte", (in collaborazione con C.Mirandola),
Cittadellarte, Biella, (Italia).
2001 "BIG Torino 2002 Ð BiG Social Game", Biennale Internazionale
di Arte Giovane, Torino (Italia).
2001 "Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile",
Cittadellarte, Biella, (Italia).
2000 "Tendopoli Informatica", Cittadellarte Fondazione Pistoletto,
Biella (Italia).
2000 "Arti Visive 3 - l'occhio in ascolto", Palazzo Ducale,
Genova (Italia).
2000 "Triennale Internazionale di Grafica" (artista invitato),
Chemalieres, (Francia).
1999 "Mostra Nazionale di Giovani Artisti", Museo Universidad
de Antioquia, Medellin (Colombia).
1998 "In Alto", Centro Cultura Contemporanea Container, Firenze
(Italia).
1996 "Tiempo de Exposici˜n 12...7", Camara de Comercio de
Medellin, Medellin (Colombia).
1995"I Mostra-Premio Joven Estampa de AmŽrica Latina", Casa
de Las Américas, La Habana (Cuba).
1994 "Lugar Comùn", Instituto Politécnico Colombiano
Jaime Isaza Cadavid, Medellin (Colombia).
1993 "Artas Artes", incontro nazionale di studenti d'arte,
Universidad Nacional de Colombia, Santa Fè de Bogotà (Colombia).