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SINTETICO  A  PRIORI

Numero  1 - Mese di Dicembre 1999

Giornale d'Istituto del Liceo

Lucrezio - Azzarita

 

 

Sommario

 

Costume e Società

Dico quello che penso

Anche noi riflettiamo

Citazioni   

Umorismo

La pagina del water

Oroscopo

Musica, Arte, Spettacolo

 

 

Legentibus

Salve, venientes in tertium millennium advenientem! Stultorum ac vilorum multitudo, fessorum ac imbecillorum propter magistrorum atrocitatem, qui semper avidi sunt vos delere (semper petunt inter discipulos caedes), quos semper intellectus deficit sed vox numquam, terrifice latrans, vobis, amici (aliquando) studiosi ac scientiam (cum mingit gallina) amantes, et dominis vestris infelice cultis, cathedris lubrice adglutinatis, ibi foede abditis sicuti cavo esurientibus, loquor, et custodibus, ostariis ostariabus locorum haec vetustae epicurea compulsae libidine scholae Lucraetio quam me paene meliori scribenti (ut docetur) iuste dedicatae: ut breviter dicam, cuicumque se credit ad legendum aptus, si quisquam est hic, haud excepto praeside, si nemo alius est talis, ut eloquentiam praesentem maxime faciat, quia nunc oblitum putatur hic sermo latinus quo cogitans utor! Minister Publicae Eruditionis saepe cum arabico eum confundere fertur.

En vobis hoc anno, Fumarola Hymna Padella Sinibalde consulibus, renovata Adsaritae ac Lucretii scholarum clarissimi ephemeridis mensilis editio, de quibus unusquisque "Credo in Unam Sanctam Scholam" orat cum iunctae sint haec duae discentium civitates nuper et magna cum gloria ad beatitudinem singulorum, in qua vero vulgantur acta ducentium consiliorum, gravissimi tituli, cronica, nuntii, res ac iudicia, existimationes, sententiae de ludis, studiis, hominibus qui sunt intra parietes nostrorum multorum aedium in parte prima tractati, in altera vero qui extra.

In has duas partes proximi fasciculi tu ipse scribere poteris brevem libellum – malis detractis verbis – mittendo quibus ephemeridis edendae operam dant, sed nunc incipiat sane tua excitantissima lectio.

Aveto!

 

 

Auguri Francesco!

Il 30 novembre appena passato un nostro compagno, Francesco Cerocchi del 5 S.A. ha avuto un pauroso incidente con il suo motorino.

Era senza casco e l'urto ed il contraccolpo gli hanno procurato un'ematoma.

Ora lasciamo da parte moralismi ipocriti (io stesso non uso il casco) e raccomandazioni che, pur giuste lasciano spesso quel che trovano, vorrei augurare a Francesco una pronta guarigione e di tornare il più presto possibile tra noi: ci mancano le sue entrate alle 8:45 e i suoi colpi di tosse durante il compito di greco.

IN BOCCA AL LUPO CECCO

Claudio Durastanti

 

 

Costume e Società

 

 

2000 o 6236?

Ogni cultura ed ogni religione ha adottato nel tempo un diverso calendario. Dagli Egizi ai giorni nostri, infatti, si sono susseguiti vari sistemi per il conteggio degli anni. Ma qual è quello corretto? In realtà nessuno può saperlo con certezza.

Nella cultura occidentale (la nostra!), sostenuta dalla forza dei media, si varcherà la soglia del III millennio il 1° gennaio del 2000, anche se, secondo la logica e la matematica, ciò si avrà il 1° gennaio 2001.

Matematica a parte, si è arrivati ad una cifra "pari", e questo dovrebbe essere un’ulteriore spinta per riuscire ad ottenere, nel III millennio, un mondo per così dire senza "resti", perfetto!! E non certo un mondo dove da qualche parte c’è sempre un conflitto in atto, quasi non ne potessimo fare a meno, un mondo dove la fame fa ancora da padrone, dove i diritti umani sono solo "ufficiali", dove in nome della religione si scatenano conflitti laceranti. Non è certo questa la "perfezione"! Festeggiamo quindi il 2000, festeggiamo questo evento al quale parteciperanno tutti, festeggiamo il mondo… Che, se non dovesse piacerci così come l’abbiamo costruito, cerchiamo di cambiare anche nel nostro piccolo, non avendo la presunzione di scaricare la responsabilità ai "potenti", a coloro che governano il mondo!

Ma, cercando di essere fedele al titolo, vorrei trattare il fatto che, nel corso della storia, vari metodi sono stati pensati per poter calcolare gli anni. Secondo gli antichi Egizi, infatti, noi dovremmo essere nel 6236, qualcosa in più di ciò che ci immaginavamo! Per il calendario ebraico, invece, il nostro 2000 corrisponderebbe al 5761; per i Babilonesi al 2749; per gli antichi Romani al 2753; secondo il calendario buddista al 2544; secondo quello induista al 1923; per quello copto al 1716; per quello islamico al 1421 e secondo quello persiano al 1378. Naturalmente si tratta di sistemi di datazione utilizzati nell’antichità, quindi non più in vigore (almeno la maggior parte), ma pur sempre sistemi che possono essere ritenuti validi, forse anche più corretti del nostro. Ma allora su cosa si fonda il consumismo che ruota intorno al tanto atteso e chiacchierato 2000?

Un’ultima curiosità (più moderna!): Y2K (year 2 kilobyte!) è la sigla usata nell’informatica per indicare il III millennio.

Alessandra Papetti

 

Solo arancia o macedonia !?!

A meno di 15 giorni dalla mezzanotte che ci vedrà tutti cittadini del 2000 mi chiedo se la globalizzazione a cui l'uomo aspira non sia uno strumento distruttivo per l'individualità delle culture mondiali. La cultura è un bagaglio che l'uomo porterà con se verso il nuovo millennio. Ciò che non va sottovalutato o frainteso è che ogni diversità fra popoli racchiude una magia e sarebbe ingiusto fonderle tutte in un'unica cultura globale. Possiamo noi confondere per poi soffocare, ad esempio, le culture tribali africane con quelle futuristiche del mondo occidentale? Sicuramente questo processo di modifiche è guidato dai "Paesi del potere", come gli Stati Uniti o il Giappone, che creano a loro immagine quello che poi definiscono globale. Il problema giunge anche alla nostre finestre perché la cultura italiana, oltre a riscontrare sempre meno interesse all'estero, si sta spegnendo pian piano anche in Italia. Dovremo essere noi giovani a muoverci, a diventare "fanatici" di ogni piccolo particolare che caratterizzi il nostro Paese o che ci riconduca ai tempi dei nostri avi. Ormai lasciamo troppo spazio a tutto ciò che ci fa evadere dal "contesto italiano" in cui viviamo a scuola forse per pensare ad altro o forse per non sembrare ottantenni. Noi giovani siamo sempre in cerca di qualcosa: perché non provare a farlo un po' più vicino a noi? Non chiedo di diventare come statue di cera di fronte alla globalizzazione o meglio "l'americanizzazione" del mondo, ma come persone aperte al progresso e allo stesso tempo fedeli alla propria cultura.

Valentina Angelucci

 

Il mio bisnonno andava a dormire con le galline

Non c'è niente da ridere .... Lui come i suoi coetanei che sarebbero i vostri bisnonni... Quindi siamo tutti sulla stessa barca. Ebbene si: lui si svegliava con il canto del gallo, sfruttava fa luce del giorno per vivere la sua giornata e poi se ne andava a dormire quando calava il sole. Certo, se gli andava leggeva un libro accendendo una candela ... e il mio bisnonno perse la vista. Alcuni urtandola mandarono a fuoco tutta la casa. Fu cosi che la sera preferirono andarsene a nanna. E' strano. Più ci penso più sembra assurdo. Per secoli la vita ha avuto questo ritmo. Nell'arco di cento anni ... anche meno, torniamo a casa in macchina sfidando il caos del traffico, accendiamo la luce, poi la tv o magari lo stereo infilandoci il nostro cd preferito. Se il mio bisnonno lo sapesse credo che si mangerebbe le mani. Certo magari come tutti quelli che hanno combattuto con realtà più scomode avrebbe da ridire: i rapporti umani si raffreddano ogni giorno di più, la fretta che inghiotte l'uomo moderno, lo smog, la televisione che eclissa i vecchi discorsi familiari, ....E non avrebbe tutti i torti però sono convinta che anche lui di lì a poco, affitterebbe un film, lo infilerebbe, nel videoregistratore e rimarrebbe lì due ore con i pop-corn in mano pregando di non fare rumore. Perché, mi chiedo, tutto appare così all'improvviso? Apriamo un libro di storia e tra una riga e l'altra ".I primi del Novecento sono caratterizzati da una serie di scoperte scientifiche e tecnologiche tra cui quella dell'elettricità..." già nel 1879 a Londra il suo primo centralino telefonico e l'uso del telefono si diffuse in tutta Europa…" ma come?! così dal nulla? D'accordo, dalla rivoluzione industriale le innovazioni si sono susseguito ma di punto in bianco l'energia elettrica sapete meglio di me cos'ha comportato! I tram, la luce nelle case, il cambiamento radicale di stili di vita !Perfino quando i miei erano piccoli la tv non era ancora stata inventata... poi si infiltrò un po' invadente nelle case e imponeva la visione di un solo canale (..c'era già Mike però, che lo regalavano nella tv..). Quest'anno ci sarà chi si regalerà per Natale STREAM con tanto di cellulare gratis ... Già, il cellulare,. Bella invenzione! Ora chiunque può trovarvi in qualunque posto voi siate, ... è una persecuzione! Almeno prima se facevamo tardi la sera c'era la scusa che non avevi la tessera per telefonare. La tessera poi! Bella davvero! Con qualche, amico ogni tanto andavamo in giro a chiedere "Scusi che ha 200£, dovrei fare una telefonata!'.. e li scattavano i gelati, le caramelle.. quando la tessera si è intromessa nei nostri affari ..: "Scusi avrebbe 200£?" "No ma ho la tessera!' e a quel, punto telefonavi al primo che ti saltava in mente per dirgli che stavi bene ..ma a lui non fregava mai niente! Ritornando al nostro discorso mi viene da pensare come sarà il mondo fra cento anni ... Ron si rivedrà con la sua donna, l'uomo forse metterà piede su Marte ( ... la Luna ! Me la stavo dimenticando!! L'uomo mette piede sulla luna grazie agli shuttle.. mamma mia !..), le macchine, non ci saranno più, l'AIDS sarà considerata una malattia come le altre e spunterà fuori chissà quale altro virus ! Ci sarebbe da parlare una vita di quello che il mondo è stato o diventerà ma io mi fermo qui perché devo controllare, la posta elettronica su Internet. Eppure più ci penso più mi sarebbe piaciuto che il mio bisnonno e le sue galline facessero un salto nell'epoca di oggi.. anche se forse le galline non noterebbero tanta differenza…

Emanuela Gatto VB-Azzarita

 

 

La corsa al "pensiero"

Natale è alle porte e la domanda che da qualche giorno ci poniamo tutti è se e come riusciremo a soddisfare mamme, papà, fratelli, amici ..… Chi lo sa! Il dilemma si ripropone ogni anno e il risultato è sempre lo stesso: ricerca affannosa di regali che siano proporzionati alle nostre tasche. Purtroppo per noi, il budget di cui siamo a disposizione non rispecchia esattamente i nostri desideri. Impossibile, poi, poter seguire le proposte delle vetrine caotiche di questo periodo, ogni negozio consiglia l'articolo più ricco e costoso con la scusa che impone un 'megafígurone". Calcolata la cifra da spendere, in modo molto approssimativo e sempre arrotondata per difetto, ecco che è in arrivo un altro problema, che non ci lascia nemmeno il tempo di riprendere fiato: seguire la moda o l'istinto? Sicuramente, come direbbe il vecchio Quelo: "La seconda che hai detto!". Usando l'istinto nella scelta si da' al regalo un pizzico di pepe in più che manca persino al più sofisticato degli oggetti, se privo di fantasia. In fondo è inutile crearsi tutti questi problemi per affrontare un ricorrenza calda come il Natale.

Sono certa che qualche saggio cinese abbia detto: "Il pensielo non muole mai, anche se un fiole tu legalelai".

Valentina Angelucci

 

 

 

Rubrica delle ragazze

dalla moda al benessere con allegria

Care ragazze,

d'ora in poi vi aiuteremo, attraverso i nostri articoli, a superare i tanti problemi che ci ossessionano.

La nostra rubrica è strutturata in due parti: "la pillola della saggezza"; nella quale analizziamo il problema sotto il profilo "filosofico", e la "pillola dei consigli", nella quale vi proponiamo alcune "ricette" di cosmesi selvaggia per migliorare il vostro aspetto.

 

LA PILLOLA DELLA SAGGEZZA

Apriamo questo piccolo spazio dedicato interamente a voi trattando uno dei temi che affliggono gran parte delle adolescenti: "la PERFEZIONE". Spesso ci si propone di raggiungerla solo fisicamente, ma per realizzare questo obiettivo bisogna necessariamente ricercare il proprio equilibrio interiore, lo stare bene con se stessi, partendo dalla certezza che ciascuno di noi "vale", in quanto parte preziosa ed essenziale di questo immenso universo.

Perciò la mattina, ci guardiamo allo specchio, non disprezziamoci ma impariamo a pensare tra di noi: "io valgo".

La società consumistica ci "bombarda" con insistenza, proponendoci un'immagine di perfezione che varia secondo le mode, mettendo molte volte a disagio chi non si rispecchia in questo modello. Ma ragazze, chi l'ha detto che quella è la perfezione? Non dobbiamo lasciarci condizionare, ma vivere liberamente la nostra vita.

… E DEI CONSIGLI

Nonostante i vostri tentativi di scacciarlo Mr Brufolo persiste????? No problem!!!!!

Ecco alcuni consigli che vi saranno molto utili per neutralizzare il nemico più temuto dalle ragazze. Non ricorrete a quattro strati di fondotinta più cipria per nascondere quegli antiestetici punti neri, bianchi, rossi; esistono, infatti, dei trattamenti naturali che, applicati più volte sulla pelle, la idratano levigandola e togliendo le impurità.

Vi proponiamo alcune ricette naturali adatte ai vari tipi di pelle che, se seguite scrupolosamente, assicurano ottimi risultati.

PER PELLI GRASSE: preparate una salsa di succo di limone e aggiungete del prezzemolo tritato, spalmate accuratamente sulla pelle "l'intruglio", lasciate agire per dieci minuti, dopo di che risciacquate. Inutile dire che avvertirete un po' di bruciore ma resistete!!!!!

PER PELLI SECCHE: mettete il barattolino del miele a riscaldare dentro una pentola piena d'acqua calda facendo in modo che il miele diventi fluido, in seguito spalmatelo uniformemente sulla pelle, lasciate agire per venti minuti e risciacquate il viso con acqua tiepida. Questo trattamento ripetuto più volte vi renderà la pelle morbidissima!!!!

La prossima edizione vedrà come protagonista il grasso e le tecniche più all'avanguardia per eliminarlo attraverso le diete benefiche e allo stesso tempo non nocive.

Ciao

Sara e Ilaria

 

 

ORE 23.00

ORE 23.00

La luce del monitor illumina la stanza buia.

La freccia del mouse si posa sull'icona "CONNESSIONE A INTERNET". Digitare password ... connessione in corso..

BIIP....BIP-BIP...

Verifica nome utente, e password in corso...

CONNESSO.

Avete mai provato? Siete mai entrati nel mondo di IRC? Cos'è? ... d'accordo, proverò a spiegavelo in parole semplici..

Facciamo finta che vi troviate in una città... Una città piena di palazzi. Ecco questi palazzi si chiamano SERVER ed in ognuno di essi vi sono degli appartamenti con delle stanze. Le stanze si chiamano CANALI o CHAT.. ci siete? mi seguite? Dai, non è difficile. In ognuna di queste stanze, ad ogni ora del giorno ci sono delle persone. Per la prima volta in vita vostra potete sia entrare in più stanze contemporaneamente, sia parlare magari con più persone singolarmente allo stesso momento.. si, esatto: il dono dell'ubiquità a volte è possibile. Il tutto avviene in tempo reale.

Come? Certo che non potete vedere in viso le persone ... ognuna ha un nome, un NICK... anche voi lo possedete,. si, un nome che volete quello che più vi piace... No.. non potete sentirli parlare, ma potete leggere quello che hanno da dire... D'accordo, d'accordo, si annullano i rapporti umani.... non siamo qui per giudicare, no? Siamo qui per diventare SURFISTI per una sera... i surfisti di Internet.

Allora provate ad uscire da voi stessi, chiudete gli occhi... La vostra vita di ogni giorno non ha importanza stasera.. Rimanete voi e quello che avete da dire. Quello che avreste voluto essere. Quello che vorreste diventare. Raccontatevi. Dai... non è difficile... nessuno vi conosce, nessuno sa chi siete. Volete parlare di musica? O magari raccontare la vostra giornata? C'è un nome tra le persone che sono in questa stanza, che vi interessa? Nessuno qui giudica. Si ascolta. Molti in chat ascoltano.....come siete materiali... certo che non c'è suono.

E' importante?

La verità del chattare (parlare in tempo reale con messaggi scritti in una chat ) è che in fin dei conti sì parla con se stessi. Ci si rende conto di dire cose che non avreste mai detto ad una persona, dì essere diversi o magari di desiderare di essere diversi da come la società vi vuole.

Però Internet non ha solo pregi eh! Intendiamoci. Capita di diventarne dipendenti... proprio così, perché a volte ci piace questo gioco e quando ci prendiamo gusto ci infiliamo nel meccanismo. Il rischio è proprio questo. Desiderare qualcosa che non esiste. Eclissarsi dalla realtà. Fingere. Per poi accorgerci che questo mondo reale non ci piace più, perché in realtà noi non siamo le stesse persone che prendono vita nella rete, perché in realtà gli altri ci vedono diversi da quello che siamo su Internet e noi invece siamo fieri del nostro io-virtuale.

Si gioca di fantasia, sì plasmano illusioni. Ma tutto ciò nella vita di ogni giorno non ci è concesso.. e allora? Continuiamo a fuggire?

Credetemi, il carnevale deve finire lì. Ci vuole coraggio per trasformarsi ma se decidiamo di farlo è meglio che ciò avvenga anche dopo aver premuto l'icona

DISCONNESSIONE.

Emanuela Gatto

 

 

 

GOOD BYE NOVECENTO

"Bit, black out, byte, cliccare, compattare, display, feed-back, formattare, gigabyte, hard disk, hardware, home computer, joystick, kilobite, laser disk, lap top, link, password, personal computer, scanner, software, telebeam, virus, word processing, work station, input, output, shift, laps lock, back space, mouse, monitor, floppy disk, scandisk ... amico, se li conosci sei dentro altrimenti sei out. Fratello, non fare il fagiano, lascia il paleozoico!"

Certo che Hollerith ha combinato proprio un bel "casino" (HOPS! Volevo dire pasticcio)! Non bastavano l'advertising, l'anchorman, il battage, I'HDTV, lo showview, i networks e gli home videos né tantomeno le tariffe, i codici PIN o PUK, opzioni e i dual band!

Dite un po', ma voi ve lo immaginereste E.T. con una fetta di pandoro nella mano destra (ogni allusione a fatti e persone è puramente casuale) e un minicellulare nella sinistra mentre guarda "Tell chi el telun"? Già lo vedo, seduto su di una poltrona gonfiabile con E.TINA che, stanca di schiacciare pulsanti di robot che cucinano o puliscono, maledice il giorno in cui il marito, con il suo disco volante, si è presentato davanti al padre per chiedere la sua ... lampadina!

Ma vogliamo parlare di E.TINO (per chi non l'avesse capito è l'ipotetico figlio di E.T.)? Meglio di no perché è talmente assurdo quello che stò dicendo che non so dove potrei andare a finire.

Sicuramente molti di voi si staranno chiedendo dove io voglia andare a parare: cosa ci si aspetta veramente dal 2000?

E' incredibile come sia stato divinizzato questo tanto atteso terzo millennio e forse hanno ragione gli "Elio e le storie tese" quando dicono che non si tratta che di un numero tra tanti. E' inutile farsi mille illusioni: anche se la tecnologia migliorerà la nostra vita, troveremo sempre il pelo nell'uovo perché per l'uomo il pane non è così essenziale come la polemica.

E, alla luce di questa considerazione, non resta che domandarsi: "FUSSE CA FUSSE TUTTO'NO BISNESSE"?

Sara Domolo

Dico quello che penso

 

Non dico quello che penso

Finalmente l’Italia sta tornando all’integrità morale e politica di non così tanto tempo fa e sta riacquistando una sua dignità. Non più battute facili, ironia da due soldi, orrende immagini che distorcono la realtà: la satira non ha diritto di esistere, è solo lo sporco guadagno di chi vuole farsi quattro risate a scapito di integerrime personalità continuamente esposte alle critiche infondate di un qualunque cittadino. W la censura! Finalmente si potrà risparmiare rabbia e tempo, si ascolteranno solo le persone che si sanno in grado di esprimere un’opinione significativa e ragionevole, non si incorrerà più in spiacevoli diverbi, si avrà sempre una maggioranza compatta che potrà compiere indisturbata il suo potere… Dobbiamo liberarci di questi fastidiosi fardelli: Forattini sta già a Parigi, ma la strada è lunga, D’Alema avrebbe ancora troppe cause da portare avanti, diamogli una mano, fidatevi, state certi che il vostro apporto non farà la fine degli aiuti umanitari della Missione Arcobaleno, né sarà uno dei tanti cantieri aperti per poter mettere da parte un po’ di soldi a sostituzione delle pensioni invisibili… sarà trattenuta solo una percentuale minima, l’indispensabile per salvare la faccia, si sa in politica… Bisogna fermare tutta questa libertà dilagante che mette in crisi lo Stato: il popolo per il proprio bene ha il dovere di lasciare che siano solo le persone capaci a guidare la Nazione, non ha senso che si mettano degli incompetenti a fare critiche superficiali e inutili. Aboliamo i referendum, in finale sono rimasti in quattro fessi ad essere convinti di poter contare qualcosa nella direzione politica del Paese, è inutile concedere questa apparente possibilità, è una formalità burocratica che non arricchisce nessuno (a parte qualche poveraccio che si riduce a scrutatore, ma è una minoranza del tutto superflua). E se qualcuno dovesse essere contrario… bè l’Europa unita, oltre che a rubarci soldi, non è stata fatta apposta? Esistono efficientissimi mezzi di comunicazione che valicano i confini in pochissimo tempo e non bisogna neanche aspettare alla dogana. Voglio respirare aria nuova in un paese che dimostri tutto il suo valore: vai Massimo, "intasca" i 40 milioni e continua a far sentire il peso della tua legge, la giustizia ha bisogno di questi esempi eccelsi.

Against

 

I cloni

Un fenomeno molto sviluppato nella nostra scuola è l’essere tutti uguali . Capiamoci , non sono razzista e con "uguali " non intendo di colore della pelle o il quartiere di provenienza (dato che sono "di periferia" e questo non mi spiace affatto ) . La cosa che lascia perplessi molti di noi che ci consideriamo " diversi " è l’assoluta omogeneità che si sta cercando tra la gente che popola il L. Caro .

Sono entrata in una classe dove tutti vestivamo allo stesso modo , pensavamo e dicevamo le stesse cose e l’unica persona "diversa " era considerata un reietto , qualcuno da schernire o per il quale provare pietà .

Si rischia di diventare una serie di cloni , ma chi è a decidere cosa e chi clonare ? (Credo che ) bisogna non farsi abbagliare dalle pubblicità dirette o meno ; la gente deve ragionare con la propria testa , scegliere di suo cosa sia bello e non comprarsi un qualcosa "perché ce l’hanno tutti " oppure "perché è FIRMATA e costa molto " . Non è con un paio di scarpe costose che si dimostra il valore di una persona: sono le sue idee a dimostrare quanto valga !! Sono convinta che spesso gente come questa non sia spinta nelle sue scelte dalla sua effettiva volontà, ma semplicemente dal bisogno di sentirsi importante e accettata da tutti .

In questo modo si compie un errore gravissimo: ci si allontana sempre di più da ciò che si è veramente arrivando a cambiare completamente personalità .

Il nostro modo di essere e di apparire deve essere fine a noi stessi: cominciare a pensare e scegliere con la nostra testa , vedrete che vi piacerà molto di più ciò che otterrete .

DOPI

 

 

NEMICI AMICI- Storia di una scuola divisa a metà

 

Noi, corpo studenti. Ci hanno sempre accusati di essere menefreghisti, privi di valori, di rispetto, di essere viziati e irriconoscenti. , di non conoscere. E forse lo siamo. Il giovane degli anni novanta è così, annoiato e disinteressato, anche ad interessarsi (esclusi naturalmente coloro che rappresentano le eccezioni che confermano la regola). Figli della generazione di Internet e del telefono cellulare, giochiamo a fare gli adulti, ognuno a modo suo. Ci nascondiamo dietro ad ideali politici dei quali conosciamo poco e niente, pretendiamo libertà ed indipendenza perché niente di quello che abbiamo c'è mai costato niente; viviamo con sufficienza e seguiamo il primo idiota che si leva al di sopra della massa e urla qualcosa; è difficile oggi pensare qualcosa di originale che abbia un senso perché pensare non è il nostro sport preferito; viviamo in un perenne stato di fanciullezza (o per meglio dire: ce la divertiamo e basta) che ha tutta l'aria di volersi trattenere anche per i prossimi anni; ma nel nostro essere Peter Pan rimane quella genuinità che è caratteristica del bambino, quella che tanto facilmente è manovrabile da chi è più adulto (o almeno più furbo). Ci manipolano il cervello con la televisione, con la pubblicità, con il consumo di massa, con la moda che cambia ogni quindici giorni, con i giornali. Ora vogliono manovrarci anche a scuola. Viviamo in una scuola che da tre anni a questa parte ha iniziato un cammino nuovo tentando di mettere insieme due realtà ben distinte e diverse nella loro natura, due realtà che hanno provato a dialogare in tanti modi, e che sempre hanno dovuto interrompere il dialogo per fare spazio alle rivendicazioni di questa o di quell'altra parte, sempre in guerra per rivendicare qualcosa che non esiste più. Oggi esiste il Lucrezio Caro, scuola che, oltre a possedere delle classi ad indirizzo classico e sperimentale, possiede anche delle classi ad indirizzo scientifico del fu Manfredi Azzarita, che non avendo più una presidenza ed una segreteria proprie, non esiste più come realtà a sé, ma è entrata a far parte di una realtà più grande, in nome di quello che è il diritto allo studio, uguale per tutti i cittadini italiani; un diritto allo studio che deve realmente far coincidere l'etimologia della parola con la realtà dei fatti. Veniamo a scuola per ricevere quegli strumenti che ci permettano di sopravvivere nel mondo già fin troppo caotico che c'è a pochi metri da noi, e con il quale iniziamo a scontrarci già in questi anni in cui prendiamo coscienza di essere dei cittadini (se non l'avete ancora fatto, non è mai tardi per cominciare); veniamo a scuola non per vedere l'ennesima testimonianza di un'Italia che vive di sotterfugi e di stupidi giochetti di potere di cui abbiamo già tante testimonianze aprendo un giornale, ma per imparare a far si che questa mentalità stupida ed autolesionista possa cancellarsi dal nostro modo di agire e di pensare.

Dovrebbero insomma capire tutti quei professori che continuano a portare avanti una loro Guerra Fredda personale (al fine di rivendicare non si sa che cosa) a suon di dispetti e colpi bassi (dannosi per loro e per tutta la scuola) che noi siamo e viviamo in una scuola unica, che si chiami Lucrezio Caro o Azzarita non importa, ma ciò che importa è che il servizio che offre agli alunni sia realmente di qualità. Ci sono tante persone (neanche troppe, a dire la verità) nella scuola che lavorano dalla mattina alla sera, facendo molto più di quello che dovrebbero, per far sì che la nostra scuola possa divenire sempre più una realtà efficiente e concreta, e ogni tanto si sveglia il disfattista di turno (sono quasi sempre gli stessi) che si muove segretamente, passando sopra le teste di tutti, per far si di mandare tutto a rotoli, perché ciò che si fa non è di suo gradimento.

Girando per le varie sedi della scuola ho scoperto che agli alunni non interessa minimamente come si chiami la scuola, chi sia il preside o i suoi collaboratori; interessa solo vivere bene e tentare di alleviare "le sofferenze" dello studio. Proprio per questo spero che in futuro siano gli alunni i primi a contestare chi volesse creare scompiglio nella scuola, impedendo che accadano fatti strani, come ad esempio è accaduto quest'anno, quando un/a professore/ssa ha contattato telefonicamente, per via privata, degli alunni della succursale di Via Venezuela 45 per impedirgli di entrare a far parte della Lista 2, candidata al Consiglio d'Istituto.

Permettiamo ai professori di dire tante cose non troppo belle su di noi (e questo perché sono vere), non diamogli l'occasione di darci dei burattini e degli idioti (anche se detto a fatti e non a parole).

Leonardo Sinibaldi

 

Anche noi riflettiamo

 

QUANDO SI DICE VOLER BENE

Il mio amico apri' il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in carta di riso :"Questo - disse - non e' un semplice pacchetto ,e biancheria intima". Getto' la carta che lo avvolgeva e osservo' la seta squisita e il merletto ." lo compro' la prima volta che andammo a New York ,8 o 9 anni fa. Non lo uso ' mai .Lo conservava per una "occasione speciale ".

"Bene …credo che sia la occasione giusta" . Si avvicino' al capo e colloco' il capo vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri .Sua moglie era appena morta .

Sto ancora pensando a queste…parole hanno cambiato la vita.

Adesso leggo di più e pulisco di meno. Mi siedo in terrazzo e ammiro il paesaggio senza fare caso alle erbacce del giardino. Passo più tempo con la mia famiglia e gli amici e meno tempo lavorando. Ho capito che la vita deve essere un 'insieme di esperienze da godere, non per sopravvivere.

Ormai non conservo nulla. Uso i miei bicchieri di cristallo tutti i giorni. Mi metto la giacca nuova per andare al supermercato , se decido cosa e se ne ho voglia. Ormai non conservo il mio miglior profumo per feste speciali, lo uso ogni volta che voglio farlo .Le frasi "un giorno.." e "uno di questi giorni .." stanno scomparendo dal mio vocabolario. Se ne vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo, voglio vederlo, ascoltarlo o farlo adesso. Non sono sicuro di cosa avrebbe fatto la moglie del mio amico se avesse saputo che non sarebbe stata qui per il domani che tutti prendiamo tanto alla leggera. Credo che avrebbe chiamato i suoi familiari e gli amici intimi.

Magari avrebbe chiamato alcuni vecchi amici per scusarsi e fare la pace per una possibile lite passata. Mi piace pensare che sarebbe andata a mangiare cibo cinese, il suo preferito. Sono queste piccole cose non fatte che mi infastidirebbero se sapessi che le mie ore sono contate.

Infastidito perché smisi di vedere buoni amici con i quali mi sarei messo in contatto "un giorno" …Infastidito perché non scrissi certe lettere ai miei fratelli e ai miei figli con sufficiente frequenza, quanto li amo.

Adesso cerco di non ritardare trattenere o conservare niente che aggiungerebbe risate e allegria alle nostre vite. E ogni giorno dico a me stesso che questo giorno è speciale…

Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto… è speciale.

Anonimo

 

 

Citazioni

 

 

a cura di Francesco Fumarola

(scelte in base a criterio tematico e con finalità didascaliche, riportate in ordine logico e con modifiche rarissime;

la serie proseguirà nel prossimo numero, salvo proteste o veti, cui diamo fin d’ora ragione)

Se volessero agire secondo i principi della pedagogia, non dovrebbero proibire a un giovane ciò che lo rende felice quando non hanno da offrirgli in cambio qualche altra cosa che egli desideri: studiare una scienza significa amarla per se stessa, con passione; costringere a studiarla è come uccidere. J. W. Goethe

I professori scrivono con il gesso dell’imbecillità e non riescono neppure a copiare, copiare, copiare. F. T. Marinetti

Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare. O. Wilde

Chiunque pretenda di vedere una cosa senza errori, o di correggerla, è un cretino. A. Pope

Vedi di non presentare come autori dotti solo quelli che la pensano come te. U. Ojetti

Si impara solo da chi si ama. Ci è inutile ascoltare le lezioni di insegnanti che non vorremmo. J. P. Ecrermann

Impara solo da te stesso. A. Shoenberg

Passare troppo tempo a studiare è pigrizia. F. Bacon

La scuola sviluppa tutte le attitudini, ma soprattutto la stupidità. A. Checov

Altro è essere un uomo erudito ed altro è essere un uomo. G. Baretti

L’apprendere molte cose non insegna l’intelligenza. Eraclito

E’ meglio essere ignorante di una cosa piuttosto che apprenderla male. Publilio Sirio

Ciò che dobbiamo imparare, lo impareremo facendolo. Aristotele

Per natura gli uomini sono vicini. L’istruzione che viene loro impartita li allontana. Confucio

La gente che ha letto molto, di rado fa grandi scoperte G. Ch. Lichtenberg

Prima che a scrivere, bisognerebbe imparare a pensare. Boileau-Desprèaux

Tutti i libri sono troppo lunghi. Voltaire

La letteratura non può essere una materia scolastica. Essa è una difesa contro le offese della vita. C. Pavese

Perché studiare le regole della poesia? La poesia non nasce dalle regole, se non per leggero accidente. G. Bruno

Al giorno d’oggi vi sono professori di filosofia – i quali a nulla servono – ma non filosofi. H. A. Thoreau

S’inganna e perde tempo chi, con la grammatica, vorrebbe combattere l’uso o insegnare una lingua. M. de Montaigne

Vano è imparare a tradurre. La traduzione ha tutt’al più il valore di un’eco. G. H. Borrow

Solo una scuola privata, in quanto a idiozia, supera una scuola pubblica e un golf club messi assieme. Anonimo

Andavo a scuola e mi chiedevo, non avendone la minima idea, a che cosa servisse. Certo, avevamo la nostra colpa, che era di scrivere o leggere o studiare meno di quanto si esigeva da noi, non erano la memoria o l’ingegno a farci difetto, ma ci piaceva divertirci, e questo era motivo per esser puniti da persone che in fin dei conti si comportavano proprio come noi! Facevo il contrario di quello che i genitori e i professori mi imponevano. Già non amavo lo studio, ma detestavo di esservi costretto. Odiavo con tutta l’anima il greco, di cui mi riempivano la testa da ragazzo, e la letteratura. Omero sarà pure un sapiente tessitore di favole, ma da ragazzo mi riusciva indigesto. da S. Agostino

 

 

Umorismo

 

XXL-The Spizz Files

 

Ore 17:17 (di un venerdì 17), residenza cittadina della famiglia Mulder.

La sera è ormai prossima mentre un uomo (si fa per dire), il faro che nelle tenebre fa luce agli occhi dei cittadini che ignari vivono mestamente e spensieratamente la loro vita, non coscienti dei pericoli che quotidianamente li minacciano... Insomma è quasi sera quando il nostro agente del F.B.I. Spizz Mulder si desta dal suo sonno pachidermico (ovvero pesante 'na cifra) pronto a far parlare ancora una volta di sé risolvendo i più fitti misteri dell'occulto.

Recatosi in ufficio dopo aver consumato un lauto pasto a base di trippa con fagioli (che forgia il carattere), carbonara e 12 uova crude (futile tentativo di emulare il buon Rocki Balboa), al nostro affezionato fu subito sottoposto un difficile caso dalla sua compagna di (dis)avventure Carmela Scully, nota bellezza dell'est, vincitrice dei concorso acconciatura femminile della p(u)olizia Lucrezina.

L'astuta compagna del nostro eroe (prossimamente compagna anche nella vita) si era accorta di possedere nella sua scrivania alcune fette di mortadella misteriosamente ingiallite. Spaventata da

tutto ciò era andata a controllare la data della scadenza sul retro della confezione che dava ancora per buone le fette di mortadella per l'anno corrente e per quello successivo.

Appena Spizz Mulder apprese la notizia, con il suo fiuto da cane da tartufo (anche se all'apparenza sembra più un cinghiale) si accorse che sotto c'era puzza di truffa (o di mortadella scaduta). Poteva il produttore della sua marca preferita di mortadella averlo pugnalato così alle spalle come un vietcong della peggiore specie (anche Spizz era reduce dal Vietnam ma non cantava i Beatles e i Rolling Stones, era stonato!)?!? oppure il nostro eroe che aveva fatto della mortadella il suo scopo di vita si era imbattuto in una specie aliena prossima ad ottenere la conquista del mondo per mezzo di armi batteriologiche? 0 era lui che non sapeva leggere? La seconda che hai detto! Iniziò subito le indagini. Si recò in mattinata dal suo macellaio di fiducia Caruso M. (che vuole rimanere anonimo, 2°d per chi lo conosce) in cerca di prove capaci di giustificare un fatto di tale gravità. Intento ad affettare Ida, la sua scrofa migliore, Caruso sentita da lontano la puzza di Spizz Mulder, tentò la fuga. Raggiunto da quell'odore pestilenziale cadde svenuto dopo pochi metri. Al suo risveglio il suo esercizio era già stato perquisito da capo a piedi e vi erano state trovati nell'ordine: 15 kg di mucca pazza, 2 preservativi usati al sapore di fragola, 3 cadaveri umani, le prove della risoluzione dei caso J.F.K., un bullone dell'Apollo 13, il cadavere di Hitler, l'Arca perduta, 3 quadri di Picasso, la borsa di Andreina, 3 testate nucleari, l'agenda privata di Totò Riina e un paio di mutande usate dell'agente speciale Spizz Mulder (nome in codice: Nessuno) con tanto di targhetta per la lavanderia.

La situazione si faceva pesante (e questo potrebbe far pensare all'alito di qualcuno), ma il nostro eroe, che nelle vene aveva azoto liquido (c'è sempre nei film di fantascienza), si recò nel laboratorio del Vate della scienza, il Bill Gates del terzo millennio (ormai prossimo), l'uomo che lavorando nella C.I.A. durante la guerra fredda era riuscito a sventare la minaccia del pericolo Rosso, insomma lui, Albert Fumarolenstein, detto anche Doctor Terror.

Questi preso atto della gravità della situazione analizzò la mortadella e vi trovò dentro tracce di sangue alieno (che come si sa è verde) un po' vecchio già in decomposizione.

Con il suo acume Spizz Mulder riuscì ad arrivare ad una risoluzione del caso più che accettabile: Caruso M. vendeva carne aliena per carne di maiale. Il macellaio truffaldino finì in carcere per il resto dei suoi giorni (almeno fino alla maturità, semmai ci dovesse arrivare per errore) e Spizz, deluso dalla società, abbandonò la carne di maiale (per ripiegare su quella di manzo).

Alieni, comunisti (o come direbbe Mario Brega, "communisti"), massoni, terroristi di ogni nazionalità, religione, etnia, pedoni che non attraversate sulle strisce, e anche voi automobilisti che tagliate il rosso ai semafori manco foste Mika Hakkinen, e voi pischelli che fumate nei cessi della scuola invece di stare in classe, insomma tremate, Spizz Mulder vi osserva, vi controlla, e se 'sgravate', ve se magna.

Leonardo Sinibaldi

 

La pagina del water

 

 

In questa deliziosa (!) rubrica si propongono delle alternative culturali di vario genere. Per finanziare il progetto con opere o soldi rivolgetevi a Arrigo Marchiori, II A.

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* Misoginia? No, scienza! :-) *

Procedure per l'utilizzo del Drive in Bancomat

PROCEDURA MASCHILE

1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat.

2. Abbassare il finestrino.

3. Inserire la carta nel bancomat e digitare il PIN.

4. Digitare l'importo desiderato.

5. Ritirare la carta, il contante e la ricevuta.

6. Richiudere il finestrino.

7. Ripartire

PROCEDURA FEMMINILE

1. Avvicinarsi con l'autovettura al bancomat.

2. Fare retromarcia fino ad allineare il finestrino al bancomat.

3. Riavviare il motore che nel frattempo si e' spento.

4. Abbassare il finestrino.

5. Trovare la borsetta e svuotare tutto il contenuto sul sedile passeggeri per trovare la carta.

6. Localizzare la trousse e controllare il trucco sullo specchietto retrovisore.

7. Provare ad inserire la carta nel bancomat.

8. Aprire lo sportello per facilitare l'accesso al bancomat a causa dell'eccessiva distanza dall'auto.

9. Inserire la carta.

10. Reinserire la carta nel verso giusto.

11. Risvuotare la borsetta per cercare l'agenda con il PIN scritto sul retro della pagina di copertina.

12. Digitare il PIN.

13. Premere Cancel e digitare il PIN corretto.

14. Digitare l'importo desiderato.

15. Ricontrollare il trucco nello specchietto retrovisore.

16. Ritirare il contante e la ricevuta.

17. Svuotare ancora la borsetta per trovare il portafogli e riporci il contante.

18. Riporre la ricevuta insieme al blocchetto degli assegni.

19. Ricontrollare il trucco ancora una volta.

20. Ripartire e percorrere 2 metri.

21. Fare retromarcia fino al bancomat.

22. Ritirare la carta.

23. Risvuotare la borsa, trovare il portafogli e collocare la carta nell'apposito comparto.

24. Ricontrollare il trucco.

25. Riavviare il motore che nel frattempo si e' spento.

26. Guidare per 5 o 6 chilometri.

27. Togliere il freno a mano.

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* Le piaghe sociali *

Un uomo sta tornando a casa la sera quando gli viene in mente che era il compleanno della sua bambina e non le aveva ancora comprato niente. Allora si

ferma in un negozio di giocattoli e chiede:

"Quanto viene quella Barbie in vetrina?"

"Quale? Abbiamo Barbie va in palestra che viene 39.900, Barbie al ballo di gala a 39.900 lire, Barbie fa shopping 39.900, Barbie in spiaggia 39.900, Barbie in discoteca 39.900 e..... Barbie Divorziata 750.000 lire"

"Ma come, fa l'uomo, perché questa viene 750 mila e tutte le altre 39.900?!"

"Beh sa, Barbie Divorziata viene con la macchina di Ken, la casa di Ken, i mobili di Ken, la barca di Ken, il cane di Ken, il gatto di Ken...."

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* Le persecuzioni *

Siamo nell'antica Roma, alla solita strage di cristiani. I malcapitati credenti sono nell'arena, la folla nello stadio urla assetata di sangue. Ecco, si aprono sferragliando i cancelli dei leoni, e subito questi, digiuni da giorni, si lanciano contro i martirizzandi. Allora tutti i cristiani, insieme, si inginocchiano e cominciano a pregare cantando: "Padre, ti preghiamo di rendere cristiane queste fiere, cosicche' scampiamo da questa orribile fine..." le belve sono sempre più vicine, la preghiera sempre piu' insistente finche' i leoni si fermano a pochissimi metri dai cristiani e, tutti, compiti, recitano sottovoce: "Signore, prima di affrontare questo pasto vogliamo ringraziarTi..."

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* La storia *

Una nave della flotta romana e' ormeggiata al porto di Ostia. Il centurione scende sotto coperta e si rivolge agli schiavi rematori:

- Schiavi! Ho due notizie da darvi, una buona ed un'altra cattiva. Quella buona e' che sta arrivando Giulio Cesare...

- E quella cattiva?

- Ha detto che vuole fare sci d'acqua...

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* Quadretti bucolici (o bucolichi?) *

Per i contadini l'ora legale e' un problema, non riescono a mettere avanti il gallo!

(Beppe Grillo)

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Oroscopo

a cura di Francesco Scoppola

 

Franko e le stelle

 

Ariete: Vi aspetta un periodo fan-ta-sti-co caratterizzato da grandi soddisfazioni nel campo della scuola per ciò che concerne i voti. Anche se siete un pò stanchi la salute vi sosterrà per almeno un mese. In amore possedete un notevole fascino condito da molta sessualità che potrebbe far nascere storie durature con un leone o una bilancia.

VOTO: 8

Toro: State attraversando e attraverserete un momento molto difficile. A scuola non supererete il banale 6 rischiando d cadere più in basso. Dovete trovare l'ottimismo che vi aiuterà a superare una condizione fisico-mentale pessima. In amore si vede una luce all'orrizzonte, ma è ancora troppo presto, non vi scoraggiate.

VOTO: 4+

Gemelli: Le previsioni per il vostro futuro non potrebbero essere più rosee. Sarete continui protagonisti in tutti i campi a partire dalla scuola fino ad arrivare ad altri ambienti. Tutto sarà accompagnato da una vitalità che vi farà dimenticare il passato stress. In amore siete il segno più favorito e non fallirete un colpo specialmente con un leone o un acquario.

VOTO: 9

Cancro: Il vostro anno finisce come è iniziato: bene, ma non troppo. Accuserete un calo nei risultati scolastici in perticolare verso gennaio e ciò cambierà negativamente il vostro umore. In amore si avverte il sapore di un ritorno di fiamma focoso con uno scorpione o un sagittario. Nel complesso non è un periodo negativo però il riscatto parte da voi.

VOTO: 6+

Leone: La stanchezza accumulata si fa sentire e questo vi impedirà di proseguire con scioltezza la vostra vita, ma attenzione il periodo che segue non sarà nero. In amore prevedo una notte di Capodanno meravigliosa con un gemelli o un capricorno. State però attenti a non dare troppo peso all'amore perché il settore scolastico è a rischio.

VOTO:7-

Vergine: Il periodo che vi trovate ad affrontare può comodamente essere definito di transizione, in vista di un felice futuro. Infatti l'apatia sarà la vostra costante fino a metà gennaio. Nel campo sentimentale non ci saranno né alte né bassi, mentre a scuola stupirete tutti con un buon voto in una materia molto difficile. Incomprensioni in famiglia.

VOTO: 6-

Bilancia: Siete finalmente arrivati alla fine dell'anno e con esso portate via una serie di bei ricordi. E' un momento eccellente per le tante incredibili novità che si affollano nella sfera sentimentale (pesci, cancro) e professionale. Unico neo di questo periodo è la forma fisica che risente del troppo stress. Fortuna al gioco.

VOTO: 7/8

Scorpione: Certo non si può proprio dire che il futuro sia rosa, ma non importa perché il vostro carattere forte vi farà superare questo momento dove la scuola non produce stimoli, la forma fisica rimane stabile e i contrasti in famiglia aumentano quotidianamente. In amore giratevi intorno e noterete che un vecchio amore non v'ha dimenticato.

VOTO: 5+

Sagittario: Siete degli incurabili sentimentalisti e ciò vi condurrà alla scoperta di una nuova intensa relazione amorosa con un cancro o un pesci. A casa come a scuola non ci saranno problemi anzi pure fisicamente il momento è strepitoso. Siete i migliori e lo sarete per un pò di tempo: non montatevi la testa, sarebbe pericoloso.

VOTO: 10

Capricorno: Miei cari capricorni è ora di svegliarsi dal torpore invernale e di tornare a combattere come facevate non molto tempo fa. Non studiate, non uscite e vi chiudete in voi stessi, se dovesse continuare così il vostro avvenire sarebbe già ben delineato. Datevi da fare per superare l'apatia e lo stress e così avrete risolto i vostri problemi.

VOTO:4/5

Acquario: Sono finite le polemiche coi genitori e così ha inizio un nuovo capitolo della vostra vita nel quale l'amore (gemelli, ariete) sarà appassionato, ma dispettoso. A scuola subirete un'impennata dei voti positivi che alzerà la vostra media di un punto, e così il vostro consueto pessimismo diventerà fervido ottimismo.

VOTO: 8-

Pesci: Per ora può andare ancora così, ma in futuro si deve migliorare. Le circostanze esterne vi rendono inquieti e i rapporti cogli altri sono e saranno tesi. L'amore ritorna prepotentemente grazie alle avances di una vergine che saprà rapirvi. La forma migliora col tempo e tornerete dei leoni vigorosi e forti. Fortuna al gioco.

VOTO: 7+

 

 

Musica, Arte, Spettacolo

 

Bluvertigo... sarà veramente la fine?

Con Zero, l’ultima fatica dei Bluvertigo, termina la trilogia acida che Marco Castoldi, in arte Morgan, si era riproposto di fare. E come ogni trilogia che si rispetti, anche l’ultimo album è in perfetto stile Bluvertigo: molto differente dai primi due, Acidi e Basi e Metallo non Metallo, porta comunque con se l’inconfondibile sound ideato nella maggior parte dei brani da Morgan. Questo ultimo album sottolinea la crescita sei Bluvertigo, affermatisi nel mondo della musica con Acidi e Basi (1995), con un utilizzo sempre maggiore di suoni sempre più elettronici, ma legati in modo eccezionale tra loro dalla mente, se vogliamo anche un po’ malata, di Morgan. Al momento la canzone più conosciuta del nuovo album è La Crisi, forse perché l’unica ad avere un video, ma troviamo altri brani molto d’impatto, come Zero, e altri molto rilassanti e forse un po’ più impegnati come Always Crashing in the same Car (nonostante sia una cover di David Bowie), Sono=Sono, Sovrappensiero. Già l’album ha un effetto devastante su chi lo ascolta, se poi ci si aggiunge un’esperienza Live è proprio la fine (provare per credere: io ho creduto): ragazzi sballottati da ogni parte, botte, spinte da panico, masse di gente che convergevano sopra poveri innocenti... niente cattiveria in quello che si faceva, solo un sano e impegnativo pogo! Ma non bastava l’euforia del pubblico, ci si metteva anche Morgan ad incitare le masse: un’esperienza unica. L’esecuzione dei brani dal vivo (la maggior parte dei quali presi dal nuovo album) è stata ottima, nonostante le varie coreografie di Andy e Morgan e qualche spettacolino dell’ultimo (tipo leccata di basso, strip e salti vari).

Parlando in modo un po’ più approfondito dell’ultimo album vi potrei riportare molti commenti di amici e non che criticano lo stile e la fantasia, ma in realtà non farò così, perché a mio parere non è così. Anche io le prime volte che l’ho sentito sono rimasto un po’ deluso, forse perché ero abituato a Metallo non Metallo, ma poi mi sono reso conto che era un vero e proprio capolavoro, bisognava solo saperlo ascoltare. Se uno si pensa di trovare un fuck-simile di Metallo non Metallo oppure di Acidi e Basi, si sbaglia di grosso; l’ho ha detto lo stesso Morgan al concerto: "Ogni tanto bisogna cambiare!" ed è proprio così che hanno fatto i Bluvertigo, cambiando ma rimanendo sempre fedeli al loro stile, forse è proprio questo che li rende unici. L’unica cosa che forse mi ha deluso un po’ e la mancanza di un sito web ufficiale (anche se ce ne è uno, ma mi rifiuto di credere che possa essere ufficiale) e completo... speriamo che con il tempo si rendano conto di questa mancanza.

Mimmo IV B

Per contattarmi e per inviarmi proteste (anche se non posso garantire della vostra incolumità a posteriori):

mimmo996@tin.it

ICQ# : 30863897 / Active List# : 54391404

 

 

DREAM THEATER: IL TEATRO DEI SOGNI

Stiamo solcando le soglie del nuovo millennio e alle sue porte si affacciano fieri, orgogliosi del loro nuovo lavoro, i Dream Theater. Sicuramente la gran parte di voi non ne ha mai sentito parlare a causa della loro appartenenza a quel genere chiamato "metal" che, insieme ad altri stili musicali (es. ska, dark, jazz, classica, ecc.), non viene per niente considerata dai mass media, soprattutto dalla televisione, non essendo "prodotti" commerciali; inoltre viene spesso erroneamente identificato come, "musica di Satana" dalle persone di una certa età, o come "musica di m***a che fa solo casino" dalla maggior parte dei ragazzi ignoranti (cioè che ignorano ciò che riguarda il metal…). Nonostante tutto i Dream Theater, con il loro ultimo "Scenes from a memory", hanno riscontrato un enorme successo in Italia piazzandoli in nuova entrata al settimo posto dei dischi più venduti, sopra di ben 3 posti a Mariah Carey in nuova entrata (dati del 18-11-’99 Nielsen c.r.a.), un duro colpo per MTV che li boicotta ormai da 6 anni, fin da quando non vollero mandare in onda il video di "Another day" (stupenda) nonstante le motivate insistenze dei produttori e fans. La loro musica è rock progressive (non il progressive da discoteca che tutti voi conoscete) con influenze metal (infatti il loro genere si chiama prog metal), ma ha svariate venature di molti altri generi, una formula che, grazie alla loro personalità, dà vita ad una musica sempre innovativa e originale. Le loro caratteristica fondamentale è: tecnica fenomenale unita alla melodia più pura. Le loro influenze principali provengono dai gruppi dei seventies, capisaldi del rock e della musica in generale, come ad esempio Pink Floyd e Led Zeppelin, oppure come Queen, Rush e Yes. I membri sono dei musicisti con i "controcoglioni" (scusate il francesismo) che hanno duramente studiato per anni, dei quali 3/5 sono diplomati al "Berklee college of Music" (la più importante scuola americana di musica). Il loro bagaglio tecnico mette in ginocchio e ridicolizza gruppi come Oasis o Blur, e fa mettere a piangere e correre impauriti dalla mamma gente priva di conoscenze musicali tipo Backstreetboys. I loro nomi sono: Mike Portnoy (batteria), un semi dio, più metronomo che uomo, che con i controtempi e i sedicesimi ci va a letto; John Petrucci (chitarra), il mio idolo, le sue virtù lo rendono un filosofo al pari di Aristotele; John Myung (basso), le sue dita sono come tentacoli di una piovra in calore; Jordan Rudess (tastiere), spettacolare jazzista dalla maestria regia, nuova linfa vitale del gruppo; James LaBrie (voce), la sua voce può essere dolce come un usignolo e graffiante come una motosega. Ecco…questi sono i cinque uomini del teatro dei sogni.

Sicuramente sarete rimasti in pochi a leggere fino a questo punto o forse state leggendo questa riga solo per puro caso perché vi ci è cascato l’occhio, comunque va bene. Comunque vi consiglio veramente di sentirli: all’inizio sono un po’ difficili da capire, soprattutto per chi fino ad adesso è andato avanti a Eros Ramazzotti o a Spice Girls, ma alla fine ti piacciono troppo, di più, sempre di più, ne vuoi ancora, e ti incavolerai come me perché non vengono a suonare a Roma!…certo puoi venirmi a dire che non ti piacciono (il rispetto è la prima cosa) i gusti sono gusti, ma se me viene uno che me dice che nun sanno suonà, oppure, che nun capiscono gniente e che la vera musica è quella da discoteca, oppure ancora che un dj di Radio Globo me dice, commentando ‘na canzone, che il chitarrista (?) degli 883 (!!!) "si è veramente spaccato le mani", bhè… allora io mi inc***o !!!… Ci starei le ore a "discutere" e a sbattere la tesa sul muro per questi fatti, ma non vorrei scrivere solo parolacce e "smadonnate"… dunque torniamo all’articolo.

Purtroppo le mie parole non sono sufficienti per capire ciò che li rende così affascinanti ed inimitabili…bisognerebbe ascoltarli ed analizzarli nota per nota per trovare l’essenza. A chi fosse interessato consiglio "Images and words" (1992), la loro "opera maxima", affiancata al suddetto novello "Scenes from a memory" (1999). I loro altri fantastici capolavori sono: "When dream and day unite" (1988), un altro cantante ed un genere che si avvicina di più al metal, buon disco; "Awake" (1994), eccellente prova del gruppo con un John Petrucci armato di Ibanez a sette corde e sonorità più "oscure"; "A change of seasons" (1996), album contenente cover tra cui Queen e Pink Floyd, e la tracklist della durata di 22 minuti (sicuramente uno dei loro brani migliori); "Falling into infinity" (1997), l’unica toppa della loro storia poiché brutto tentativo commerciale, comunque con qualche buona canzone, mai da buttare. Inoltre due super album dal vivo: "Live at Marquee" (1993) e "Once in a livetime" (1998). In più, dalla loro bravura e, soprattutto, dalla loro creatività e fantasia, sono nati anche moltissimi side projects firmati dai loro nomi: fra i più importanti lavori ci sono i "Liquid tension experiment" dove Mike, John e Jordan si sono incontrati con il mitico "nonno" Tony Levin, bassista dei King Crimson, ed hanno sfornato ben due capolavori. Altri ottimi progetti sono "Explorers club" , "Gordian Knot", "Platypus", questi ultimi due che vedono Myung al basso, e "Mullmuzzler", il primo disco solista di James LaBrie; molte anche le partecipazioni a tribute albums per gruppi come Queen con "Dragon attack", Rush e un "Tribute to the titans" per Jethro tull, Pink Floyd, Genesis, Rush, Yes e molti altri. In effetti le loro produzioni sono state molte, contando che non ho citato tutti i side projects, e, a questi, si sommano due home video, "Live in Tokyo" e "5 years in a livetime", un videocorso rispettivamente di Petrucci, Myung, Rudess e ben due per lo zio Mike e, secondo alcune fonti, pare che stiano progettando un film (!!!) sull’ultimo disco.

L’ultimo disco, "Scenes from a memory", è un concept album, cioè un album dove le varie tracce hanno tutte un filo conduttore, in questo caso una vera e propria storia, che fonde le varie canzoni in un'unica "esperienza" (es. "The Wall" dei Pink Floyd). Questo disco è il seguito della gloriosa "Metropolis - part I" di "Images and words" che, pensate un po’, fa riferimenti anche alla fondazione di Roma e a Romolo e Remo! Il titolo intero è "Metropolis - part II: Scenes from a memory" e, la storia, è abbastanza complessa per questo vi dico solo la trama essenziale: Nicholas scopre, attraverso l’aiuto di uno psichiatra, di essere la reincarnazione di Victoria, una ragazza che nel 1928 è stata assassinata, e, grazie ai propri ricordi, scopre che era stata uccisa dal suo fidanzato, un candidato senatore, poiché lei se la faceva con il fratello, e aveva ucciso anche lui che in seguito sarebbe stato imputato come assassino e suicida…poi finale a sorpresa da brivido! Probabilmente non ci avete capito niente, in effetti neanch’io l’ho capita tutta, comunque la storia è più affascinante ricostruirla da soli attraverso i testi e i dialoghi scoprendo i suoi significati più profondi, i suoi colpi di scena, le sue più paranoiche rivelazioni e, naturalmente, scoprendo le sue favolose melodie che ne fanno da cornice.

Comunque per avere altre informazioni vi consiglio di visitare i siti internet www.dreamtheater.net, il sito ufficiale, o www.italiandreamers.net, il sito del fan club italiano.

I Dream Theater sono veramente i migliori, gli unici che ti permettono di sentire uno stesso disco per più di un anno di fila senza mai stancarti, e che, ad ogni ascolto, scopri sempre una sfumatura o una nuova vibrazione che prima non avevi percepito. Auguro a tutti voi, soprattutto a coloro che apprezzano la musica, di conoscerli, scoprirli e amarli perché nessuno come loro sa trasmettere certe sensazioni. …Forse in un altro giorno, come in una scena da un ricordo, quando sentirete il freddo sangue della città che vi richiamerà a casa, vi ritroverete a nuotare in un lago di fuoco, e, solo stando svegli, capirete che è ora di prendere il tempo… Apri i tuoi occhi e scopri che, dove le immagini e parole stanno correndo profonde, dove il giorno e il sogno si uniscono, dove, cadendo nell’infinito, vieni circondato da voci, si innalzano ombre ad offuscare il ballo dell’eternità.

Alessandro "Jordi" Giordani

IV B

 

 

LE GRANDI INTERVISTE DI FRANCESCO SCOPPOLA:

GIULIA STEIGERWALT

H 15:10 dovevo arrivare alle 15:00, ma in certi casi e meglio tirarsela. Sono profumato, o è forse meglio dire che non puzzo e dopo 30 secondi d'esitazione il mio dito si avvicina al citofono e

preme il fatidico bottone. COMINCIAMO!!!!

Dopo cinque piani di scale a piedi (l'ascensore era occupato) trovo Giulia sulla porta che mi stava aspettando. È vestita sobriamente con dei Levi's rossi a costine, le Dr Martin's nere e una felpa grigia, intanto mi fa strada verso la sua stanza.

L'intervista sta per cominciare e lei non sembra per niente imbarazzata, io invece faccio del mio meglio per sembrare rilassato.

1-COM'È NATA L'IDEA DEL FILM?

Silvio andava sempre da Gabriele, suo fratello e regista del film, raccontandogli tutti i cavoli suoi un po' come il rapporto esistente nel film tra Silvio e Daniele Silvestrin. Ad un certo punto Gabriele, dopo aver chiesto a Silvio di scrivere qualche cosa su quello che gli succedeva, ha preso in mano questi scritti e così è nato "come te nessuno mai".

2-COME, E IN BASE A COSA SEI STATA SCELTA?

Innanzitutto una mattina a scuola mi hanno dato il volantino dei provini, ma non volevo assolutamente partecipare. Poi un giorno quando stavo a casa con una mia amica, sotto sua pressione mi sono convinta ad andare.

Dopo il provino sono stata chiamata a casa e, dopo aver fatto un'ulteriore prova con Gabriele Muccino, mi hanno affidato la parte della protagonista.

3-COME HAI VISSUTO QUESTA ESPERIENZA?

All'inizio mi sembrava tutto un gioco, non mi ero ancora capacitata che stessi girando un film. Per tutta la durata delle riprese mi venivano a prendere la mattina alle 6:00 e tornavo la sera a casa alle 8:00, considerando anche il fatto che ho perso 45 giorni del secondo quadrimestre a scuola.

Di conseguenza lì per lì è stata veramente dura, ma poi alla fine tutto si è ristabilito.

La mattina quando arrivavi sul set c'era un casino spaventoso, tra le comparse che erano circa 400, e gli addetti alla fine non mi riuscivo a capacitare di dove fossi.

4-CON TUTTO IL CAST DEL FILM SEI STATA ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, COME TI È SEMBRATO L'AMBIENTE DEL CINEMA?

Non mi è piaciuto per niente, pieno di gente falsa che pensa solo a tirarsela. A Silvio invece è piaciuta da morire perché a lui piace prendere le cose così come vengono e poi se le riesce a gustare.

5-È CAMBIATO QUALCHE COSA NEL RAPPORTO COI TUOI COETANEI?

Coi miei amici non è cambiato niente, ma in altri casi invece sì, come ad esempio adesso io sto concedendo un'intervista a un ragazzo della mia età e ciò mi fa sentire ridicola. L'unica cosa che si è aggiunta in questo periodo sono i complimenti dei miei compagni di scuola e questo non può che farmi piacere.

6-COME HANNO PRESO I TUOI GENITORI QUESTO TUO IMPEGNO?

Mio papà quando lo ha saputo, ha iniziato a dirlo a tutto il mondo mentre mia mamma pur lasciandomi totale libertà, mi continuava a ricordare di non tralasciare lo studio ma in conclusione alla prima dei film a Venezia sono stati tutti e due estremamente felici.

 

7- L'ARGOMENTO DEL FILM "LA DIFFICILE CRESCITA DEI RAGAZZI DURANTE L' ADOLESCENZA" SECONDO TE È AFFRONTATO IN MANIERA GLOBALE OPPURE PARZLALE?

Sicuramente l' argomento è affrontato in maniera realistica però va messo bene in chiaro che vengono rappresentati 2 tipi di ragazzi e ragazze e non tutti i giovani d'Italia perché esistono altri 3000 tipi diversi. L'errore, in film come questi, è la generalizzazione un aspetto che deve essere superato

 

8-COSA E’ L'OCCUPAZIONE DEI GIORNI NOSTRI? TU HAI MAI OCCUPATO?

Io ho partecipato all'occupazione quando stavo in quarto e quinto ginnasio. Partendo da questo bisogna considerare I' occupazione come un tema molto delicato All'interno di questa trovi tanti ragazzi ognuno dei quali la vive in maniera differente, vi è il convinto che ci crede fermamente, vi è il Silvio della situazione che ha in Valentina il suo scopo e così tanti altri.

Io vedo l'occupazione sia come un momento fondamentale di aggregazione tra i ragazzi che come un punto importante per la crescita, ciò è successo a me, dopo aver occupato mi sono infatti sentita cambiata e mi sono iniziata a porre problemi che prima non mi ponevo.

9-COSA HAI IN COMUNE CON CLAUDIA?

Sicuramente il fatto di andare dietro a un ragazzo per una cifra di tempo, nel mio caso 1 o 2 anni, ma io non avrei sicuramente il coraggio di dichiararmi, non perché non voglia, ma proprio per la mancanza di sangue freddo, sono troppo timida. Claudia rimane il personaggio con più spessore psicologico, è l'unica che si sofferma realmente sui problemi quali l'amore, la morte ecc.

Ho preferito fare questa parte rispetto a quella di Valentina in quanto alla fine lei risulta più "cattiva".

10-COME È STATO E COME È IL RAPPORTO COGLI ATTORI, SIA SUL SET CHE NELLA VITA REALE?

Silvio all'inizio mi stava molto antipatico anche perché c'erano stati dei precedenti, mentre adesso siamo diventati molto amici e ci vediamo tutti i giorni. Ottimi i rapporti anche cogli altri attori come Ponzi e Martino.

1l -ATTRICE PER IL FUTURO O SOLO UNA BELLA ESPERIENZA DA CONSIDERARE COME PRIMA E ULTIMA?

Fico, bello, ma molto stressante, stare tutto il giorno sotto i riflettori ti porta a non capire niente la sera quando torni a casa e poi conciliare i due impegni (scuola-set) è stato difficile. Non penso che accetterei tutti i ruoli che mi dovessero proporre, ma valuterei solo quelli che si accostano a me o comunque che siano di mio gradimento.

12-I GENITORI SONO TUTTI COME LI DESCRIVE IL FILM: DISTANTI ANNI LUCE DAI FIGLI?

Molti ragazzi dopo la visione del film si sono ritrovati nel rapporto genitori-figli che Silvio aveva coi propri, però non è sempre così infatti la frase di Silvio "fra genitori e figli ci saranno sempre delle barriere" è forse un po' troppo dura. Io ho con i miei genitori un ottimo rapporto, a volte mia mamma è la prima a sapere certe cose, ti ripeto non bisogna mai generalizzare.

13 ANNA GALIENA E LUCA DE FILIPPO: UN TUO COMMENTO SULLA LORO POSIZIONE DI ATTORI ESPERTI A CONTATTO CON VOI GIOVANI INESPERTI

Pur non avendo recitato nessuna scena con loro mi sono trovata molto bene in quanto erano sempre disponibili e si avvicinavano per parlarti, mi ricordo di quando, durante una conferenza stampa ero imbarazzatissima di fronte ad un sacco di giornalisti, mi si è avvicinato Luca De Filippo e mi ha detto "e mò che cosa gli dici" cercando di mettermi a mio agio.

14-IN CONCLUSIONE CHE TIPO SEI? Non so che rispondere, sarebbe meglio che a giudicarmi siano gli altri, l'unica cosa che posso dire è che sono una persona equilibrata

L'intervista è finita e vi chiederete che cosa penso di questa giovane ragazza (17 anni) che mi sono oggi trovato ad intervistare, la risposta è semplice, infatti posso affermare con certezza di aver visto una giovane disponibile, carina nei modi (e non solo), senza alcun fronzolo per la testa e pienamente ancorata coi piedi a terra.

H16:10 Giulia mi accompagna alla porta. Spingo il pulsante dell'ascensore e tiro un respiro di sollievo ................. Sì CE L'HO FATTA!!!!!!!!!!!!!!

Francesco Scoppola

 

 

 

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Ringraziamenti

 

 

Publishing                  Riccardo Orlanducci Direttore Responsabile

                                Luca Mercuri Coordinamento editoriale

 

Capi redazione         Emanuela Gatto

                              Donatella Di Filippo

Grafica e                  Fabio Rossi

produzione                  Lorenzo Biondi

                                Arrigo Marchiori

                                Ernesto Scoppola

 

Collaboratori              Claudio Durastanti

                                Valentina Angelucci

                                DOPI

                                Sara e Ilaria

                                Sara Domolo

                                Leonardo Sinibaldi

                                Mimmo

                                Francesco Scoppola

                                Alessandro "Jordi" Giordani

 

Art editor                  Lorenzo Ticci

 

 

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