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L' udienza che Pio XII mi concede il 26 gennaio
1948 non fa seguito, come al solito, ad una mia richiesta, ma
ad una chiamata improvvisa giuntami per telefono da parte del
commendator Giovannini, il quale mi comunica che il Santo Padre
vuole vedermi subito [...] introdotto nello studio del Pontefice
alle ore 12.00, vi rimango per quaranta minuti. Pio XII si compiace
di aver saputo dal Cardinale Pizzardo che io dirigo il lavoro
necessario per la mobilitazione elettorale della Chiesa italiana
ed io gli illustro i compiti che ho assegnato a quattro differenti
uffici: l'Ufficio mobilitazione, l'Ufficio psicologico, l'Ufficio
stampa e l'Ufficio spedizioni. Poiché anche di questo si compiace,
Gli faccio presente che i Comitati Civici non potevano essere
né apparire come un'emanazione dell'Azione Cattolica perché nel
Concordato si vietava all'Azione Cattolica di occuparsi di politica.
Questa volta non più i fascisti ma i comunisti ne avrebbero approfittato
per sabotare la nostra opera di mobilitazione dei cattolici italiani.
Per differenziare meglio il nuovo compito da quello dell'Azione
Cattolica chiedo al Santo Padre di concedermi un Assistente Ecclesiastico,
indicandoGli la persona di Padre Lucio Migliaccio, che avevo conosciuto
ed apprezzato nella diocesi di Chiusi […].
Il Pontefice desidera essere puntualmente informato e mi dice
di chiedere udienza ogniqualvolta ne abbia bisogno. Soggiunge
poi che deve molto pregare e ricorda che san Bernardo chiamava
"maledictae" le altre occupazioni, di cui però Lui non poteva
fare a meno […].
Infine chiedo al Santo Padre di dedicare una sua fotografia agli
Animatori di questa campagna elettorale; osservo però che si sarebbe
dovuto trovare loro un nome meglio definito, ed Egli mi risponde:
"Faccia lei, io ho fiducia in lei". Difatti ricevo il giorno seguente
la fotografia, che riporto, con la dedica autografa che recita:
"A vivificare le anime con lo spirito di Cristo tendano sempre
l'opera e la preghiera del nascente "Movimento Animatori". E noi,
benedicendo una così generosa impresa, invochiamo la protezione
di Colei che delle anime è potente soccorritrice, Maria.
Dal Vaticano, 30 Gennaio 1948 - PIUS pp. XII".
Le parole usate dal Santo Padre in questo
autografo hanno molta importanza, perché l'espressione "nascente
Movimento" significa che la "nuova impresa", cioè i Comitati Civici,
è un organismo che si distingue per la sua finalità ed estensione
dall'Azione Cattolica; i Comitati Civici sono quindi un'organizzazione,
un'iniziativa nuova che ha lo scopo di animare un'impresa destinata
a tutte le istituzioni cattoliche italiane (diocesi, parrocchie,
Ordini e Congregazioni religiose, scuole, Confraternite, organizza-zioni
laicali di ogni tipo ed età) e, mediante esse, a tutti i cattolici
consapevoli, perché sappiano come comportarsi nella imminente
battaglia elettorale. Quest'ultima non ha soltanto un significato
politico, ma anche religioso: sconfiggere il Fronte Popolare che
avrebbe introdotto in Italia gli obiettivi e i metodi del comunismo
sovietico.
Inoltre il "nascente" movimento dei Comitati Civici, considerato
una "generosa impresa", assumeva una connotazione religiosa, essendo
oggetto della benedizione del Pontefice, il quale invocava su
di esso la protezione di Maria Santissima, "che delle anime è
potente soccorritrice".
Questo autografo di Pio XII è dunque una sorta di "magna charta"
dei Comitati Civici, in quanto uno Statuto non fu mai elaborato
né, di conseguenza, fu mai abolito […].
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