Prof. Luigi Martino

Docente di Anatomia Umana Normale nella Università di Bari (Italia)

Ideatore (1950) del metodo ecatimerico di cranio-metro-localizzazione
(Bibl: Archivio Italiano di Anatomia ed Embriologia - Volume LXXVII - fasc. 2 - 1972 - Sansoni edit. - Firenze)

Cervello Umano in 3D

Human Brain in 3D

Editore: Giuseppe Laterza. Via Suppa, 16 BARI (Italia) - Lit. 60.000

ATLANTE
di mappe metrizzate di sezioni seriali di cervello umano
alla visione frontale, laterale e assiale

Versione Italiana

Ogni cranio - inquantocché rigido e provvisto di un piano verticale sagittale-mediano (piano spaziale di simmetria) e di un piano ortogonale orizzontale glabello-iniaco - può essere metrizzato uniformemente su tutti e tre i piani spaziali ortogonali a mezzo di una scala retta propria proporzionale-intrinseca "glabello-iniaca" centesimata (detta scala ecatimerica).

Il punto cranico fisso anteriore di riferimento (punto zero glabellare) può fissare, rispetto a sè, tutti gli altri punti della testa, superficiali e profondi, interni; questi possono restare infatti localizzati e fissati, ciascuno, entro il cranio, dall'esterno, da tre proprie corrispettive coordinate cartesiane localizzatrici ecatimeriche (sagittale S, verticale V, laterale L) - (stereotassi cerebrale). I valori ecatimerici sono trasformabili in millimetrici.

Un atlante anatomico umano può raccogliere ed indicare in tutti e dall'esterno le localizzazioni presuntive metro-proporzionali delle sedi anatomiche cerebrali della "medio-normalità".

English version

Each cranium - since it is stiff and, already by nature, provided of a vertical median-sagittal plane, so called symmetry spatial plane, and a orthogonal horizontal "glabello-iniac" plane - can be evenly metrically squared on the three orthogonal spatial planes (sagittal S, transversal T, frontal F). Measurements can be made by means of an individual proportional centesimal its own scale (hecatimetric scale), obteined by subdiving the intrinsic rectilineer "glabello-iniac diameter" into 100 equal parts (so called hecatimers).

The anterior cranial fixed point of reference (glabellar point or zero point) can fix all the other superficial or deep points of the same head, from outside; any point in the crania space, indeed, can be located and fixed by its own three corresponding localizin hecatimeric cartesian coordinates, sagittal S, vertical V, lateral L (cerebral stereotaxy). Hecatimeric measures can be converted into millimeters.

An atlas can gather and indicate, from outside, the presumptive location of the anatomical cerebral centres in the "medio-normal" population.

In soggetto vivente una propria TAC cefalica può dare i precisi valori metrici personali delle 3 coordinate stereotassiche di un focolaio cerebrale per eventuale diretto intervento su di esso. Il punto fisso di riferimento è il "50 ecatimerico", riconoscibile in tutte le scansioni a mezzo di un archetto coronale centrale AC esocranico. Le coordinate S ed L vengono date dalle RX immagini, quella V dallo stesso apparecchio (in traslazione in direzione del vertex cranico).

In the living person, all of the three stereotaxic hecatimetric coordinates of a given cerebral focus (P) can be individually and exactly measured in a cranial CT scan, eventually for a surgical intervention. In this case the fixed cranic point of reference is the "50 hecatimeric point", recognizable, in the whole scans, by means of an external coronal arc (AC) positionated on the central front plane on the cranium. The coordinates S and L are indicated from the RX-images, while the coordinate V is indicated from CT apparatus (in translation towards cranic vertex).


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