Prof. LUIGI MARTINO

Biologo e Anatomico presso l'Università di Bari ( Italia )

 

CONSIDERAZIONI ETICHE E PSICOLOGICHE DI UN BIOLOGO

« SI PUO' CREDERE CHE ? »

(Saggio filosofico)

 

1) - Secondo la logica è credibile che DIO invisibile esista?

SI. Ciò è rivelato dalle grandi Opere della Natura, particolarmente molto complesse quelle biologiche, che sono di altissima genialità costruttiva, sapienza, inventiva e perfezione. Dietro alle Opere della Natura appare, sempre e chiaramente, la presenza di una ineguagliabile "Intelligenza" creativa, capace di organizzazioni evolutive di altissimo livello in campo sia macroscopico che ultramicroscopico. La cosiddetta Natura è appunto l'immanenza attiva, continua, di DIO (Entità misteriosa trascendente, Psiche cosmica, impenetrabile per la mente umana così come l'Infinito) nelle cose create per la vita dell'Universo.

La Natura, di per sé, sarebbe materia inerte, se non fosse pervasa da un afflato divino, il quale è manifestato dalle sue innumeri interazioni finalistiche armoniche vivificanti, che la rendono continuamente e complessamente attiva, fattiva e produttiva. É evidente che i Disegni della Natura sono Disegni di una Intelligenza divina.

Tutti sanno che la potenza creativa è basata sulla capacità, della organizzazione preventiva dell'opera.

Tale Intelligenza non è possibile negarla nella Natura.

È appariscente a tutti. Basta guardare un fiore sbocciante. Forse che lo sviluppo di un embrione non avviene, attraverso fatti spettacolari già in precedenza elaborati e coordinati intelligentemente tra di loro? E infine se esiste la statua, esiste lo scultore che l'ha fatta, non ha importanza che lo si veda o che non lo si veda.

Ed in ultimo, se diciamo che Dio è una potenza eterna ed infinita, ammettiamo che ancor oggi Egli è presente ovunque con tutte le sue caratteristiche.

 

2) - É credibile che DIO abbia riposta. nella Psiche dell'Uomo una Sua volontà per la Vita terrena?

SI. Egli - attraverso i sentimenti naturali umani, spirituali, dell'Amore, dell'Altruismo e della Giustizia, superanti l'Egoismo istintivo individuale - vuole evidentemente che l'Uomo collabori con Lui, liberamente e volontariamente, al perfezionamento evolutivo dell'ultima Sua creazione, quella del Corpo sociale dell'Umanità, mercé il rispetto reciproco tra gli umani, secondo una vera giustizia nelle libertà di azione e proprietà dei beni. Quella giustizia cioè per cui la propria libertà non giungesse a togliere quella altrui. Se troppa libertà sociale porterebbe a facile sviluppo della delinquenza tra gli uomini privi di scrupoli, troppi freni porterebbero d'altra parte alla schiavitù e all'impoverimento. È evidente che DIO vuole invece che sia l'Uomo stesso, libero nel suo Spirito raziocinante, a voler diventare la voce e la mano Sua sulla terra, in tale opera, con quell'equilibrio per cui tutti giungessero a considerarsi, in parità, fratelli tra di loro.

 

3) - É credibile che DIO ami le sue creature?

SI. Egli infatti ha sempre prodotto e offerto gli alimenti per tutti i viventi, dandoli gratuitamente. Egli inoltre, attraverso i meccanismi naturali biologici di guarigione, ha sempre curato e liberato dai malanni tutti i viventi, spontaneamente.

É facilmente constatabile che é la Natura il vero medico di ciascuno di noi. Se DIO restasse estraneo alla vita delle Sue creature, non vi sarebbero tali provvidenze.

 

4) - É credibile che esista lo Spirito invisibile ed immortale dell'Uomo?

SI. Se esiste lo Spirito invisibile ed eterno di DIO, può esistere anche lo Spirito invisibile ed immortale dell'IO-Uomo; esso è d'altronde rivelato dal suo libero Pensiero razionale creativo, responsabile delle sue opere, ed esiste come entità a sé, guida psichica censurante intelligente, sovrastante al corpo.

 

5) - É credibile che la Morte possa essere un evento ben accetto allo Spirito?

SI. « Non è vero che la morte sia il peggior di tutti i mali»

Essa è fondamentalmente Liberazione, Pace, Felicità in DIO, quando il corpo è diventato un peso ingravescente. Con gli occhi fissi in DIO, stando in pace con DIO, la Morte è ben accetta.

Il corpo, in se stesso, non ha importanza; esso è un semplice abito materiale che si smette e si restituisce alla Natura da parte dello Spirito. Sono validi solo i ricordi delle opere compiute, vero abito spirituale di ciascun uomo. Noi siamo disposti ad accettare tutti gli eventi naturali umani, e li sopportiamo con semplicità istintiva e rassegnazione.

DIO ha fatto tutto bello, anche la morte nella sua vera essenza.

 

6) - É credibile che DIO giudicherà gli Uomini?

SI. Egli implicitamente non potrà non distinguere tra chi avrà voluto fare la Sua Volontà e chi non l'avrà voluto fare, togliendo agli altri, con consapevolezza, il dono divino della gioia di vivere.

 

7) - È credibile che l'Atto di Volontà sia Atto di libero arbitrio?

SI. Tale atto è libero di essere variato, sempre, in ogni istante; è la decisione finale volontaria responsabile, derivante da un Giudizio di "Credenza» di «Interesse prevalente personale positivo».

Sentimento, Interesse, Credenza.

Pertanto è sempre correggibile e variabile sia per errori accidentali di valutazione delle premesse, sia per nuove influenze esterne sui varii punti di vista da valutare. La scelta comunque avviene sempre, contemporaneamente, tra due vie distinte, quella del Bene altruistico e quella del Male egoistico. Il modo costantemente uniforme di decidere di un Soggetto caratterizza poi la sua indole comportamentale.

 

8) - È credibile che la Natura. nel fissare innatamente l'indole primiera di ciascun uomo. adoperi come Modelli le indoli dei varii animali?

SI. Questa visione di costituzione della Psiche umana, pur se appare strana alla nostra considerazione, potrebbe essere credibile.

Comunemente noi siamo già portati infatti ad indicare spesso l'indole di un individuo paragonandola a quella di un animale, come constatazione pratica di fatto. Per l'appunto diciamo che un tale è un leone, e un altro è un coniglio. E cosi di seguito, indichiamo le varie indoli con corrispondenti termini animaleschi, bestiali; un soggetto lo designiamo come lupo, un altro come agnello, e cosi di seguito come volpe, cane, gatta, pecora, cagna, sciacallo, iena, mandrillo, oca, galletto, gazza, aquila, colomba, gufo, serpe, vipera, maiale, talpa, mulo, squalo, orso, etc.

Lo studio dell'indole di un animale potrebbe farci così prevedere il comportamento fondamentale di un uomo che gli fosse paragonabile, e, viceversa, una indagine psicologica potrebbe farci individuare il tipo dell'indole bestiale, posta nel fondo dell'Inconscio di ogni uomo. È nei delinquenti che sono riscontrabili più di frequente tali riferimenti. I Disinibiti poi vivono anche essi nella loro bestialità istintiva. L'Inconscio sarebbe pertanto costituito fondamentalmente dalla vera bestialità propria, presente in ogni uomo. L'uomo sarebbe appunto fondamentalmente una bestia, controllata però dallo Spirito responsabile, sovrastante, provvisto di freni inibitori.

 

9) - É credibile che il caso accidentale possa costruire da solo. strutture materiali capaci di una funzione finalistica, che da transitoria divenisse stabile?

NO. Tutti sanno che più eventi ( considerati come fatti accidentali, convergenti insieme a promuovere un effetto dato) non sarebbero più ritenuti come fortuiti qualora si ripetessero stabilmente più volte. Invece sarebbero ritenuti come provocati da una intelligenza nascosta. Il caso poi, che agisse utilmente una sola volta, sarebbe inefficace, inefficiente. I1 Caso pertanto non può aver dato origine e stabilità alla Vita nella Materia inerte, perché questa avrebbe avuto già bisogno di una sua intima organizzazione ordinata preventiva intelligente, minuta molto complessa, anche per i viventi più elementari (quali sono ad esempio i vlrus.

Per di più la Vita stessa non sarebbe tale se non predisponesse nel contempo pure la sua complessa trasmissibilità, autonoma ed automatica, da materia ad altra materia. Qui si ripropone lo scherzoso problema se è nato prima l'uovo o la gallina.

La Natura materiale, non può trasformarsi, da sola, se non ci fosse una Intelligenza, che, in essa già preparasse preventivamente la trasformazione.

Ciò lo afferma la ricerca biologica, inequivocabilmente, e, in maniera più evidente, l'indagine embriologica. Senza progetto, non c'è costruzione, e quindi senza intelligenza non c'è organizzazione!


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