Domenica 6 ottobre 2002

Giornata dell’Oratorio

 

Lettera degli animatori ai genitori

 

Ricordiamo tutti quando eravamo bambini.

C’era uno spiazzo di terra battuta dietro la scuola, dove conoscevamo ogni pietra, ogni buca e dove bastava un pallone per cominciare a sognare. E quel fazzoletto di erba nel cortile del condominio dove ad aprile fiorivano le margherite… Con un pezzo di legno e una sedia sgangherata si entrava in un mondo fatto di spade e cavalieri temerari. Ricordiamo tutti quando eravamo bambini. Anche una striscia d’asfalto era un tesoro se avevi un gessetto in tasca o un pugno di nocciole da scommettere.

Bastava poco, quando eravamo bambini. Un po’ di spazio e il sole e gli amici speciali che rendevano unico ognuno di quei pomeriggi magici, quando hai finito i compiti e ti senti libero e forte. Come un eroe dei fumetti.

Siamo stati tutti bambini. Noi animatori. Voi genitori. E ora siamo “grandi”. Almeno c’è sempre qualcuno pronto a ricordarcelo!  Ma forse, molti di noi sono rimasti bambini dentro, anche se si vergognano di ammetterlo. Perché per crescere bene serve solo una cosa. Stare con altri bambini e inventarsi un mondo da bambini. L’oratorio è nato apposta per questo. Perché i vostri figli facciano i bambini. E noi con loro. In un mondo che invecchia, noi lottiamo per restare piccoli, come quei piccoli che amava Gesù.

Noi animatori abbiamo bisogno di voi, cari genitori.

Di voi in quanto mamme e papà. E in quanto bambini! Parlateci di voi e dei vostri figli. Chiedeteci di noi e delle attività dell’oratorio. Parliamo dei nostri sogni, di ciò che siamo, di ciò che vogliamo diventare. Di ciò che vogliamo costruire.

Si è ragazzi e si sa che si può far tutto,si costruiscono castelli con la sabbia, con le carte, con tutto quello che capita sotto mano! Poi diventi adulto, e ti lasci prendere dalla paura che qualcuno possa distruggere ciò che hai fatto. Allora non costruisci più. E il tuo mondo, quello dei tuoi bambini, diventa un deserto.

Oggi è la giornata dell’oratorio. Dei ragazzi. Di quelli che hanno immaginazione. E mani da usare. E’ la giornata di coloro che vogliono costruire. E’ la giornata di noi adulti che ci crediamo ancora.

Impariamo a raccontarci i nostri castelli di sabbia! Da animatori ci stiamo provando. Adesso tocca a voi. Non lasciateci da soli.

Non dimentichiamo come ci si sente a costruire le cose. Noi siamo qui per questo. Per non permettere che i vostri figli se lo dimentichino mai. Come ci si sente, liberi e forti… Quando si è bambini.

 

Sebina Pulvirenti