<>

Fernando Pessoa... spiegato ad un amico

18 Giugno 2001

Pessoa in portoghese significa persona. Fernando Pessoa aveva senso dell'humour. Giocò tutta la vita con il significato ambiguo del suo cognome: non pubblicava quasi mai i suoi scritti con il nome anagrafico, ma quelli che a prima vista potrebbero sembrare pseudonimi in realtà erano volti di un unico uomo. Ti è mai capitato di sentirti sdoppiato? Bene, a Pessoa capitava al mattino appena sveglio, mentre faceva colazione, mentre si radeva, quando usciva di casa per andare a comprare un giornale, quando andava in ufficio, mentre lavorava, mentre corteggiava la sua ragazza, quando dormiva, addirittura! Era come se alla sua nascita non avessero abbastanza corpi per mandare giù una decina di anime e avessero dovuto arrangiarsi con quel bizzarro bambinetto occhialuto (penso che Pessoa sia venuto fuori dalla pancia della mamma con quei caratteristici occhialoni sul naso!). Oppure come se avessero dimenticato qualche pezzo fondamentale e si fosse venuto perdendo i pezzi strada facendo, man mano che viveva. Non doveva essere piacevole. E che cosa fa Fernando? Non si scompone più di tanto, lui! Si inventa un nome diverso per tutte quelle strane personalità che si trova a litigare dentro (gli eteronimi di cui ha parlato Antonio Tabucchi, uno dei massimi studiosi di Pessoa al mondo), così magari imparava a riconoscerle e a temerle meno. E iniziò a scrivere. E pubblicava ogni volume firmando con il nome di chi aveva scritto, o meglio della personalità che si era trovata a scrivere quel libro. Pubblicò pochissimo in vita con il nome di F. Pessoa, le sue opere portavano il nome di Bernardo Soares, Alvaro de Campos, ... Faust. E la cosa pazzesca, ma perfettamente plausibile è che persino nelle lettere alla fidanzata si comportava come se quei nomi appartenessero a terzi, ad amici comuni con cui anche la giovane Ophelia avesse a che fare. Lei lo assecondava. Dirai che, povera ragazza, cercava di fare onore al suo nome visto che tutte le Ofelie prima o poi hanno a che fare con il loro Amleto! Io credo, però, che lei lo capisse davvero, Pessoa voglio dire, con tutto quello che celava dietro gli eteronimi e le sue strane storie che a volte sapevano di balla e che anche se nella realtà lo erano, per lui non lo erano affatto. Certo non so se consiglierei di partire alla scoperta di Pessoa dalle Lettere alla fidanzata. Anche perchè lette così subito senza aver prima conosciuto l'uomo e il suo modo di vivere (o forse è meglio dire di non vivere?!) e di scrivere, sembrano davvero molto ridicole. E lo sono. Perchè Pessoa non riusciva mai a prendersi sul serio, era troppo ironico, e anche se amava Ophelia gli pareva assurdo trovarsi nei panni dell'innamorato rimbecillito, così l'imbarazzo si travasava nelle lettere. Se hai intenzione di leggere qualcosa di suo ti consiglio "Le poesie di Alvaro de Campos" se ti piace la poesia, il "Faust" se ti piacciono i monologhi teatrali, il "Libro dell'inquietudine" se sei già pieno di zelo ed entusiasmo e vuoi partire col piede giusto. Io mi sono innamorata della sua interpretazione del Faust! I silenzi bianchi di carta mi hanno sempre affascinato. I punti sospensivi. Le lacune del testo. Gli schizzi di comunicazione azzardati e poi lasciati lì, magari aperti su una parola a metà. Il mistero di quello che nasconde tutto quel silenzio mi trascina come il seduttivo senso di vuoto e di oblio davanti a una voragine. Ossessione quasi morbosa per tutto quello che l’artista non ha potuto o voluto dire. Perché forse tutti gli scrittori sono un po’ faustiani e chi va oltre le potenzialità umane è destinato a pagare con la vita. E con un’opera incompiuta.

Sebina

 

N. d. A. Questo articolo è nato da un collage di mail che avevano come oggetto Pessoa. Siete in molti ogni giorno a chiedermi notizie sullo scrittore portoghese di cui sono tanto appassionata: questo mi ha convinto a dedicargli uno spazio per ora piuttosto piccolo su Maab. Naturalmente non pretendo di aver scritto nulla di illuminante al riguardo e mi scuso con i "non-profani" che magari si troveranno a leggere queste righe riscontrando molte banalizzazioni e imprecisioni nel modo di spiegare la vicenda umana e la poetica dello scrittore portoghese! Ma penso che se amiamo davvero qualcosa o qualcuno non possiamo fare a meno di andare a raccontarlo in giro e che se ci capita di provare delle emozioni la cosa più bella sia comunicarne almeno una parte alla persone a cui teniamo, anche a chi ha altri interessi e altre priorità. Questo è ciò che ho tentato di fare con Fernando Pessoa. Ringrazio soprattutto Simone, Salvo e Alex che sono stati i primi destinatari delle mie fanaticissime mail e che sono stati tanto pazienti da sorbirsi tirate impressionanti quasi senza fiatare! E ringrazio chi mi ha fatto leggere per primo il monologo di Maria del Terzo Atto del Faust. Tutto questo è partito da lì. E se deciderete di leggerlo anche voi capirete perchè...

Per finire , una piccola scelta di siti Web per approfondire e la bibliografia essenziale.

 

APPROFONDIMENTI...

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE (prosa e poesia)

Per chi comincia proprio adesso e vuole farlo bene, consiglio su supporto cartaceo un'antologia di brevi saggi di Antonio Tabucchi da poco uscita in economica

Antonio Tabucchi, Un baule pieno di gente. Scritti su Ferdinando Pessoa (Milano, Universale Economica Feltrinelli, 2000; p. 153, l. 12000)

"Il libro dell’inquietudine" (Milano, Feltrinelli 1987)
"Il Marinaio" (Torino, Einaudi, 1988)
"Una sola moltitudine" (vol I e II; Milano, Adelphi, 1979, 1984)

Oppure potete cliccare subito sui seguenti indirizzi Web:

http://www.nps-online.net/pauthor/userdata.asp?iduser=46 ...scheda della Net Poets Society

http://digilander.iol.it/latigna/libri/pessoa.htm ...un interessante spazio privato

"Faust" (Torino, Einaudi, 1989)
"Poesie di Alvaro de Campos" (Milano, Adelphi, 1993)
"Pagine esoteriche" (Milano, Adelphi, 1997)

Se poi avete la fortuna di conoscere il portoghese ...

http://www.secrel.com.br/jpoesia/pessoa.html ... è il massimo: ci trovate l'opera completa!

http://www.geocities.com/Paris/LeftBank/2238/pessoa1.htm ... una scelta di poesia in lingua originale

http://www.cfh.ufsc.br/~magno/ ... PESSOA REVISITADO: ottimo e completo anche dal punto di vista grafico: ci trovate persino un album fotografico con Pessoa a 6 anni!

"Una cena molto originale" (Milano, A. Mondadori, 1995)
"Il poeta è un fingitore" (Milano, Feltrinelli, 1988; duecento citazioni raccolte da Antonio Tabucchi)
"Lettere alla fidanzata" (Milano, Adelphi, 1988)
"Il violinista pazzo" (Milano, Mondadori)