14 Gennaio 2001
Stella
cadente
CONSIGLI PER LA LETTURA : tenere uno specchio a
portata di mano.
"All'inizio è il buio. Nero, soffocante. Poi
un ago d'argento buca il silenzio. Argentino, tintinnante,... E' il ricordo di
un cristallo frantumato. Una nota della quarta ottava superiore. Inciso di una
sinfonia di Mercurio. Un astro. E' timido, quasi silente, poi più sicuro,
diventa ammiccante e arde, arde sempre più forte. Freme, trepida, ma arde e di
un fuoco sconosciuto. Impara a gridare così, prima di aver aperto gli occhi,
prima di aver parlato. E brilla, splende, rifulge, fino ad offuscare la Luna.
Fino a raggiungere te.
Alza gli occhi e lì, dal nulla, vedrai nascere una
stella. Ma non guardarla a lungo, non amarla troppo.
Cade una stella. Un angelo è morto.
Il buio torna a vivere, cicatrizza la ferita
provocata da quell'ago lancinante. Ma sente ancora male. La stella è caduta,
però la morte l'ha trovata viva. Non ha smesso di rifulgere, splendere,
brillare,... è caduta. Improvvisa come è venuta. E' corsa via veloce. Le
stelle hanno paura degli addii.
Cade una stella. Un angelo è morto.
Non ho mai visto cadere una stella. O forse sì. Ma
nemmeno delle stelle posso aver fiducia, anche loro così ingannevoli e
bugiarde... Le stelle... Qualcuno ha detto che stanno lì per ricordarci che un
giorno è da loro che noi dovremo tornare...
Io l'ho sentita. La risata di una stella. Quel
suono argenteo, tintinnante, che addormenta le montagne. L'ho sentita. Una volta
sola. Ed è caduta...
Cade una stella. Un angelo è scivolato sulla
terra. Angelo maledetto, condannato ad amare ! Amare... Se stesso o gli altri.
Costretto ad amare e a perdere le ali. Costretto a vivere. Ma a vivere dove ?
Alza gli occhi e guarda in quello specchio. Dimmi
cosa vedi...
Ed è buio, nero, soffocante, silenzio... e un
suono tintinnante... "