Vite sospese

Ho guardato un gabbiano bruno

sospirare ad un cielo lontano,

sognar di arrivare dov'è giunto nessuno,

pianger le ali che aveva già in mano.

Ho ascoltato un'affranta sirena,

ansiosa di insegnare l'amore,

sussurrare alla luna una pena

che sapeva solo di vano languore.

Ho gridato a gran voce ad un uomo perduto

che cercava da bere in un deserto fluente,

era assetato di qualcosa che aveva già avuto,

si spegneva, ardendo per un fuoco inesistente.

Una tempesta abbandonata

ad un ricordo di vento,

una fiamma imprigionata

nel letto di un fiume lento,

una vita sospesa e immolata

al miraggio di un sogno iridato,

per questo la vita l'ho amata,

perchè imparasse a sfidare quel tragico fato.

Essere...

Tacite voci e sussurri sciupati in silenzi.

Ritratti sbiaditi di aria e di vento.

E' perdere tutto...

E' vedere un gabbiano volare

e la canna del fucile che lo uccide.

E' annegare in un lago d'acqua celeste

per svegliarsi in una pozzanghera di fango.

E' pensare che forse sarebbe meglio non amare.

E questo è morire.

E donare frammenti di vita

che si sciolgono nel vento

e fermare le ali del Tempo

con una forza che non sai cosa sia

e cullare dolcemente il passato

e tendere ad un'alba che sa di tramonto

e adorare un purissimo giglio

che un bel giorno trovi appassito...

E' la vita.

Essere angeli maledetti

e perdere le ali.

Abbiamo pubblicato due poesie della nostra collaboratrice Trysben . Altre ne seguiranno.

Trysben (naturalmente si tratta di un nick!) ha 17 anni e frequenta il liceo classico. E' un'ecologista convinta e ama la poesia simbolista e romantica. E... che ci crediate o no, odia tutto ciò che ha anche una vaga parentela con la tecnologia (Internet compreso)! Facciamole cambiare idea!  Scrivetele al mio indirizzo mail anibes@tiscali.it !