Lalbum desordio "Prima dellalba", prodotto da Davide Rosa per Milano 2000, viene pubblicato da EMI nellottobre 97 Il gruppo parte in un tour di 80 concerti Dallalbum vengono estratti 3 singoli: "Gli Angeli", "Orlando" ed "Ego" Partecipano con "Gli Angeli" a Sanremo Giovani, al Neapolis Tuborg Festival, al Night Express con i Simple Minds interpretando tra le altre una cover di "Dont You", a Montecarlo Nights ospitando Trilok Gurtu come guest alle percussioni "Gli Angeli" vince il Premio Titano di San Marino come Migliore Canzone dellanno e per molti mesi è uno dei brani più trasmessi da tutte le radio
Chi li ha conosciuti con "Prima dellalba", il loro debutto discografico uscito nellottobre 1997, se li ricorderà come un gruppo raffinato, capace di scrivere e arrangiare canzoni pop in un linguaggio etereo e originale, finendo per rappresentare una piccola ma sicura novità nel panorama musicale nostrano. Non è un caso che "Gli angeli" , uno dei brani presenti su quel disco, sia ancora trasmesso frequentemente dalle radio e sembri una canzone destinata a rimanere nel tempo. Lo stesso si potrebbe già dire di REIKO, il nuovo singolo dei Madreblu che anticipa la pubblicazione del loro secondo album, NECESSITA. Ma andiamo con ordine. La prima cosa da dire è che NECESSITA è un album che mette al centro del suo mondo la voglia di evolversi. Se "Prima dellalba" poteva essere considerato il punto di partenza del gruppo, NECESSITA equivale al primo battito dali, al tentativo - riuscito - di prendere il volo. Dai Madreblu è uscito Valerio, ma in compenso sè stretta ancora di più, cementata da una lunga tornata di concerti, lintimità artistica di Gino e Raffaella, che hanno lavorato alle nuove canzoni vivendo praticamente insieme e in diretta le varie fasi della registrazione. Gino ha scritto arrangiamenti e progressioni armoniche che potessero piacere e adattarsi alla personalità di Raffaella, che dal canto suo ha creato melodie e testi in sintonia con quelle musiche. Da una prima fase di lavoro molto serrata sono nate e si sono sviluppate quasi tutte le canzoni presenti sul disco, lavorato tra la fine dello scorso anno e linizio del 99. Questo ha portato ad un suono dinsieme molto fluido, omogeneo, forse a tratti più spigoloso del suo predecessore, ma al tempo stesso più personale. Sì, perché NECESSITA significa anche e soprattutto questo: provare a fare ciò che si ha in mente, senza lasciarsi distogliere dalla volontà degli altri o dalle proprie distrazioni. Significa avere il coraggio di pensare con la propria testa e manifestare i propri bisogni e le proprie urgenze, piuttosto che fingersi perfetti. Tradotto in musica, questo concetto diventa voglia di mettere ancora più a fuoco la propria identità, attraverso canzoni personali dal punto di vista dei testi e originali per quanto riguarda le musiche. Cè la voglia di dire e cantare ciò che si è e ciò che si sente davvero e - possibilmente - di lasciare un segno. Questa esigenza rende NECESSITA un album dalla duplice natura: da un lato - maggiormente etereo - attento a cullare e ad alimentare i propri sogni, dallaltro ben piantato con i piedi per terra a chiedere - a rivendicare persino - la propria originalità. Il lavoro fatto da Raffaella con i testi è in questo senso molto curato e attento, collocando storie tuttaltro che confortevoli in uno scenario musicale apparentemente spensierato. NECESSITA diventa così un album di pop lontano dallaccezione - spesso negativa - che di questo genere viene data: un album tuttaltro che superficiale o commerciale, ma al contrario pieno di una sostanza che convive in armonia con la godibilità della musica. Proprio come ha già messo in luce il primo singolo "Reiko", e come provvederanno a fare ancora di più gli altri nove brani che completano lalbum. «Questo disco è la nostra evoluzione. La risposta alle domande che ci hanno e che ci siamo fatti. Come dire - sempre gli stessi e mai più come prima. E' come se appena prima di iniziare questo lavoro avessimo messo delle esche per attirare il suono giusto, per affinare quello che c'era già, per plasmare meglio il nostro blocco di creta ancora troppo grezzo. Non fraintendete! Questa è tutt'altro che la fine della nostra ricerca. E' l'inizio di una strada con gli argini un po' più definiti, è il nostro viaggio per crescere e diventare più sicuri (almeno sulle scelte che non vogliamo fare!!!). Necessità perché ognuno di noi ha le sue da soddisfare e le sue da domare». (Madreblu) |
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