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  Santa Francesca Saverio Cabrini è la leggendaria Madre degli emigranti che scoprì gli Italiani in America.
La sua vita è veramente un'epopea o un romanzo di avventure alla Jack London.
Nata a Sant'Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850, dopo aver fondato a Codogno l'Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore nel 1880, viene inviata da papa Leone XIII in America per assistere le centinaia di migliaia di Italiani emigrati, malpagati, sfruttati, maltrattati, vere vittime di organizzazioni senza scrupoli.
    Malaticcia, fragile, con grandi occhi azzurri trascinatori ed un sorriso irresistibile, sbarca a New York con sette suore il 31 marzo 1889, ma viene avversata anche da coloro che avrebbero invece dovuto aiutarla.
Scrive: "Poveri Italiani, senza Dio, senza patria, senza pane". Li avvicina nei porti, nei ghetti, nei miseri tuguri delle "Piccole Italia", nei posti più malfamati e pericolosi, dove neppure la polizia osa avventurarsi. A tutti porta una briciola di Italia. Dopo il primo orfanotrofio fondato a New York, attraversa gli States con ogni mezzo, dal New Jersey a Los Angeles, da Chicago a New Orleans, Denver, Seattle, per impiantarvi orfanotrofi, asili, collegi, scuole, ospedali, preventori, laboratori, ricoveri, centri sociali per gli Italiani ed i loro piccoli figli.
    Scende in Nicaragua, in Onduras tra gli Indiani Mosquitos, raggiunge l'Argentina attraverso le Ande a dorso di mulo, giunge in Brasile, sfiora l'Alaska e il Canada.
Ovunque lascia opere per le quali trova sempre finanziamenti, donazioni, prestiti bancari, firmando anche tante cambiali.
Qualche tentativo mafioso o richieste di tangenti sono da lei stroncati con ferrea energia. Assiste i carcerati Italiani nelle prigioni di Sing Sing, Chicago, New Orleans; visita i minatori nelle profondità delle miniere di Scranton e Denver.
Per altre fondazioni in Europa, Francia, Spagna, Inghilterra, Italia, varca 24 volte l'Oceano che chiama "La strada dell'orto della sua casa a Sant'Angelo".
    Il 17 ottobre 1892 fonda a New York il primo dei suoi famosi "Columbus Hospital" per gli Italiani. La stessa denominazione porteranno gli altri ospedali italiani da lei fondati successivamente. Nel Columbus Hospital di Chicago improvvisamente chiuderà la sua prodigiosa esistenza il 22 dicembre 1917.
Beatificata il 13 novembre 1938 da Pio XI (che l'aveva conosciuta a Milano) e canonizzata nel 1946 da Pio XII, sarà proclamata Patrona di tutti gli Emigranti nel 1950.
Il Centro per l'Emigrazione di New York la dichiara: "La più illustre emigrante del secolo", definita "un grande uomo", è la più grande donna del secolo.
Ha fondato 67 istituti in un mondo per Lei "troppo piccolo". I suoi scritti la rivelano una grande mistica, paragonabile a Teresa d'Avila, Caterina da Siena e Paolo della Croce.

Achille Mascheroni