RETI DI ATTENUAZIONE
Un
limite dei filtri passivi è dato dal non poter controllare il guadagno del
segnale per ciascuna delle vie, cosa possibile quando si utilizzano crossover
elettronici, per cui risulta difficile ottenere una risposta in frequenza
uniforme, magari per la diversa efficienza degli altoparlanti impiegati o per
ragione di ubicazione degli stessi.
1 casi dove
si presenta questo problema possono essere risolti con delle "reti di
attenuazione", esse sono dei circuiti di resistori che, provocando una
caduta di tensione al segnale in ingresso, attenuano il livello in uscita; tali
circuiti possono essere realizzati con diverse architetture, ma noi ci
soffermiamo sull'utilizzo dei tre sistemi di maggior diffusione:
· Attenuatore in serie, composto da una semplice resistenza in serie tra
l'amplificatore ed il circuito crossover, in modo che quest'ultimo non subisca
variazioni di carico.
· Attenuatore ad impedenza costante tipo "L",composto da una
resistenza in serie ed una in parallelo poste a valle del circuito crossover,
questo tipo di attenuatore non varia il carico resistivo visto dal crossover.
· Attenuatore ad impedenza costante tipo " T"',
composto da una resistenza in serie, una in parallelo ed un'altra in serie,
poste a valle de( circuito crossover, anche questo tipo di attenuatore non varia
il carico resistivo visto dal crossover.
Questi circuiti, la cui architettura è evidenziata in fio.
11, trovano applicazione prevalente sui trasduttori per le frequenze medie ed
alte e la determinazione del valore delle resistenze da utilizzare nei
rispettivi circuiti è facilmente desumibile dalle tabelle nel capitolo
successivo; preferiamo non dilungarci nell'esposizione delle formule da
impiegare per il calcolo poiché le tabelle offrono una vasta scelta di
attenuazioni con riferimento ai carichi più usuali; non restino delusi i
maniaci della calcolatrice in quanto la loro curiosità potrà trovare
appagamento nel capitolo "RACCOLTA D1 EQUAZIONI e FORMULE".
Nel costruire le reti di attenuazione è necessario
utilizzare resistori in ?rado di dissipare adeoguatamente la potenza in gioco
sulla banda attenuata; pur esistendo una relazione matematica tra potenza e
banda passante per determinare l'energia che attraversa un circuito in presenza
di un segnale con tensione costante, risulta difficile teorizzare una
ripartizione di potenza tra le vie di un diffusore in regime musicale, si pensi
ad esempio a come è diversa l'energia che sollecita la gamma media di un
diffusore quando questo riproduce un coro o dei fiati rispetto a quando è
impegnato con delle percussioni.
Per non
avere sorprese, o meglio escursioni termiche, sui resistori dei nostri
attenuatori occorre ricorrere al buon senso piuttosto che alle formule
selezionando resistenze con tenute prudenziali, comunque non al di sotto dei 5
watt per attenuazioni delle alte frequenze e 10 Watt per le medie frequenze.
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