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INCONTRO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DEL 2 MAGGIO 2002

Il 2 maggio 2002 si è svolto il secondo incontro della giunta dell’ANM (erano presenti Patrono, Fucci, Bruti Liberati, Cicala, Martello e Carrelli Palombi) con il Ministro della giustizia (per l’occasione rappresentato dal sottosegretario Vietti, con la presenza dei dirigenti degli uffici competenti) attorno al c.d. “tavolo di confronto” sul disegno di legge contenente modifiche all’ordinamento giudiziario.

 

Sono stati esaminati uno per uno gli articoli del d.d.l., e su ognuno di essi la Giunta dell’ANM ha formulato tutte le osservazioni e le critiche necessarie.

In estrema sintesi, e a solo titolo esemplificativo, si rappresenta che in particolare è stata confermata l’assoluta contrarietà alla collocazione di un’eventuale scuola di formazione dei magistrati presso la Corte di Cassazione, ribadendo l’irrinunciabile ruolo preminente che in tale attività deve rivestire il C.S.M..

 

E’ stata ribadita la contrarietà ad interferenze del Ministro della giustizia nei passaggi procedimentali che portano alle determinazioni del  C.S.M. sullo status, e più in generale sulle carriere dei magistrati.

 

E’ stata confermata la contrarietà ad ogni forma di gerarchizzazione della magistratura, ad ogni soluzione che collegasse il livello retributivo del magistrato al tipo di funzioni svolte, e ad ogni ipotesi di carriere accelerate idonee ad incidere sull’anzianità e sulla retribuzione.

 

E’ stato chiarito che, comunque lo si voglia delineare, il contributo ai Consigli Giudiziari di categorie estranee alla magistratura non può essere esteso anche ai provvedimenti in qualche modo incidenti sullo status del magistrato.

 

Con riferimento alla prospettata accentuazione della separazione delle funzioni, si è chiarito che l’incompatibilità distrettuale, addirittura estesa al distretto individuato ex art. 11 c.p.p., appare misura eccessiva rispetto alle esigenze perseguite, per conseguire le quali sarebbe normalmente idonea anche la sola incompatibilità circondariale.

 

E’ stato osservato che ogni soluzione in tema di separazione delle funzioni e di rotazione degli incarichi direttivi necessita delle opportune disposizioni transitorie.

La delegazione ministeriale, per voce del sottosegretario che la presiedeva, ha assicurato la sua disponibilità a valutare con attenzione le osservazioni rivolte dall’ANM e a studiare la possibilità di tradurle in eventuali modifiche emendative del testo originario.

 

All’esito dell’incontro ci si è aggiornati ad una successiva riunione che, in considerazioni anche di alcuni impegni in campo internazionale del Ministro e di alcuni dei suoi più stretti collaboratori per i prossimi giorni, si terrà verso la metà del corrente mese (data approssimativa il 16 maggio p.v., da confermare), in occasione della quale la delegazione ministeriale comunicherà lo stato delle riflessioni e delle prospettive di modifica che nel frattempo avrà elaborato.

 

Roma, 3 maggio 2002

 

                                                                                                                                Il Presidente