ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI SEZIONE DI ANCONA I Magistrati della Sezione
ANM di Ancona in assemblea il 18.4.02, ** esprimono
condivisione e apprezzamento per il documento approvato dalla Sezione della ANM della
Cassazione e per il documento oggi diffuso dalla GEC della ANM e si
riconoscono nella ferma, argomentata ,
rigorosa e doverosa presa di posizione a difesa della autonomia e indipendenza della
Magistratura ; ** ritengono che la legge recentemente
approvata che riduce il numero dei
componenti del CSM e introduce un nuovo sistema elettorale sia del tutto disfunzionale con
le esigenze di maggiore efficienza e qualificazione nellesercizio della
giurisdizione e sia priva di ogni razionale giustificazione che non sia quella di erodere
e minimizzare il ruolo del CSM quale presidio
costituzionale della indipendenza della magistratura , come reso peraltro evidente dal
progetto di riforma dellordinamento giudiziario ; ** ritengono che il progetto di riforma
dellordinamento giudiziario alteri il ruolo costituzionalmente assegnato alla
Magistratura , minandone lindipendenza e
lautonomia e vulnerando , conseguentemente , non certo diritti e privilegi della
Magistratura , ma la fondamentale garanzia di ogni cittadino di poter e dover avere
un PM autonomo e indipendente a cui rivolgersi e un Giudice autonomo e
indipendente che giudichi ; **** **** **** infatti : SUL RUOLO ATTRIBUITO ALLA
CASSAZIONE DI VERTICE GERARCHICO DELLA MAGISTRATURA Da una parte si attribuisce alla Cassazione un ruolo improprio
di vertice gerarchico della Magistratura con poteri di controllo ( e condizionamento ) su
ogni singolo magistrato per la formazione , la progressione in carriera , il cambiamento
di funzioni ( istituzione della Scuola della Magistratura con potere di incidere sulla
progressione in carriera ; necessita di parere obbligatorio e vincolante di tale Scuola
allesito di un corso specifico per poter transitare dalla funzione giudicante a
quella requirente e viceversa ) ; Dallaltra si prevede
una penetrante influenza del Governo sulla Cassazione e sui nuovi meccanismi delineati ( Comitato Direttivo della Scuola della
Magistratura con tre membri su 5 nominati col necessario concerto del Ministro ;
istituzione in seno al CSM di una anomala Commissione Speciale con lesclusivo e
specifico compito di esprimere il parere per il conferimento delle funzioni di magistrato
di Cassazione , Commissione , si badi ,
composta esclusivamente da membri indicati dal Ministro (
il CSM sceglie i 5 membri della Commissione solo tra più concorrenti
proposti dal Ministro) ; Si erodono così ingiustificatamente competenze e funzioni
proprie del CSM sulla formazione , selezione
attitudinale , aggiornamento professionale e
progressione in carriera dei Magistrati ( funzioni strettamente connesse con lautonomia
e indipendenza ) , per attribuirle alla
Cassazione , senza alcun riguardo alle esigenze funzionali
della stessa e al suo ruolo giurisdizionale di giudice delle sentenze che
finirebbe invece così impropriamente per
diventare anche giudice dei giudici , con tutti
i possibili condizionamenti sulla giurisdizione di merito ; SULLA SEPARAZIONE DELLE
FUNZIONI Il
passaggio tra le funzioni requirenti e
giudicanti e sottoposto ad una
combinazione di condizioni tale da creare di fatto un
rigido e ingiustificato sbarramento tra una
funzione e laltra: Partecipazione al corso di
qualificazione organizzato dalla Scuola della Magistratura ( corso al quale si può
partecipare non più di una volta ogni tre anni ) ; Ottenimento da parte di detta
Scuola di uno specifico attestato di idoneità ( con validità per tre anni ); Esercizio della nuova
funzione in un distretto diverso , escluso quello di cui allart. 11 /1° cpp ; Ed
e agevole pensare a come la creazione di un tale sbarramento possa poi funzionare
come volano per accelerare quelle più drastiche e franche riforme volte alla
separazione tout court delle carriere : se di fatto si saranno create le condizioni per minimizzare e
ostacolare il più possibile i passaggi di funzione , si prenderà poi atto di come tali passaggi si
siano necessariamente ridotti drasticamente ,
e si potrà finalmente così far passare docilmente la
introduzione della separazione delle carriere come il riconoscimento e la
regolamentazione di una situazione di fatto già creatasi
. La
separazione delle funzioni così come prevista , ( e nel quadro complessivo delle riforme
attuate mortificazione del CSM e
di quelle contenute nel medesimo progetto di legge delega )
appare : Priva di qualsiasi
collegamento funzionale con le esigenze di efficienza
, satisfattività del sistema giustizia , non
risultando risolutiva o migliorativa di nessuno dei problemi seri e reali che inficiano lesercizio
della giurisdizione ( da un processo penale ormai devastato e arrotolato su se
stesso in una deriva burocratico-formalista che ha travolto e vulnerato lunica vera
garanzia che e quella di accertare la verità ,
a un processo civile che si sta avviando verso una privatizzazione e una
marginalizzazione del Giudice , alle inefficienze organizzative e strutturali , alle
normative involute
. ) ; Anzi , disfunzionale rispetto
ad alcuni problemi che vorrebbe risolvere e irrilevante rispetto ad altri : se si ritiene e si paventa
che i PM siano insensibili alle istanze difensive e scarsamente imparziali , le possibili soluzioni in ambito ordinamentale su
cui discutere potrebbero essere , ad es. , quelle
di una temporaneità nella funzione del PM e di una sempre maggior fluidificazione del suo
ruolo rispetto a quello del Giudice , ma non certo quella di
rendere i PM sempre più incardinati nel loro ruolo di accusatori e di avvocati dellaccusa ,
secondo una deriva burocratica disgiunta da una cultura della giurisdizione e della
imparzialità ; e nemmeno appare plausibile la giustificazione per
cui un PM separato garantirebbe maggiormente la terzietà del Giudice evitando
lappiattimento di questultimo sulle determinazioni del primo ( e di tal guisa occorrerebbe anche garantire il
non appiattimento del Giudice dAppello rispetto a quello di primo grado -- e se lestensore di una sentenza di
1° grado va poi a far parte o addirittura a presiedere la Corte dAppello nel cui
ambito si svolgerà il giudizio di impugnazione? -- : lo spessore argomentativo e
razionale di una tale domanda e identico a quello
delle ragioni che postulano a favore della separazione delle carriere ) ; e circa largomento per cui sarebbe il nuovo
disposto dellart. 111 Cost. ad esigere che Pm e Giudici siano separati secondo il principio della parità delle parti , può appena
ragionarsi che la parità delle parti e questione , evidentemente , che
coinvolge i ruoli , le funzioni e i poter processuali , ma che ben poco o nulla ha a che
vedere con gli assetti ordinamentali
riguardanti la carriera dei magistrati ; La separazione delle funzioni
così come prevista appare invece collegata funzionalmente
allobiettivo perseguito della completa separazione delle carriere in vista della
introduzione della discrezionalità nellesercizio della azione penale e del
conseguente necessario controllo politico del PM .
In realtà lunitaria cultura della giurisdizione ,
losmosi tra le diverse funzioni ,
con la possibilità di un sistematico passaggio dei magistrati dalluna alla altra
agevolato dalla unicità di carriera , e presupposto indispensabile per garantire la
finalizzazione esclusiva della attività dellufficio del Pubblico Ministero alla
ricerca della verità e costituire quindi una reale garanzia per ogni cittadino . SUI CONSIGLI GIUDIZIARI Si prevede che essi siano
composti da due membri togati di diritto , da tre magistrati eletti , da
quattro membri non togati ( un professore universitario in materie giuridiche , un
avvocato e due membri nominati dal Consiglio
Regionale ) i quali partecipano , ad esclusione degli ultimi due , anche alle
deliberazioni inerenti lo status dei Magistrati; **** **** **** Allunanimità ** esprimono sconcerto per ulteriori
iniziative legislative ( progetto di legge n. 1225 ) che parimenti ampliano sempre più il divario tra le
aspettative di giustizia dei cittadini e la qualità e i tempi del servizio reso ; ** condividono la necessità di una ferma ,
intransigente e unitaria iniziativa della Magistratura Associata in difesa della
indipendenza della magistratura , momento essenziale di garanzia dei diritti di ogni
cittadino ; ** auspicano che tale iniziativa si strutturi ricercando e utilizzando ogni adeguata
possibilità di comunicazione ed
evidenziazione delle fondate ragioni di
preoccupazione della magistratura , anche nella più ampia disponibilità al confronto e
al dialogo con gli organi istituzionali , con lavvocatura , con il mondo
universitario e con i cittadini, al contempo sottolineando lutilità ,la necessità
e la doverosità dello sciopero quale condotta adeguata alla gravità della
situazione . |