ASSOCIAZIONE
NAZIONALE MAGISTRATI Comitato Direttivo Centrale 24-25 maggio 2003 1. LAssociazione
Nazionale Magistrati è impegnata per la difesa dellindipendenza della magistratura
e per una giustizia efficiente, che risponda alle aspettative delle persone e ne tuteli i
diritti e le libertà. I principi costituzionali di indipendenza della magistratura e di
soggezione soltanto alla legge costituiscono fondamentale ed irrinunciabile garanzia
affinché tutti siano uguali di fronte alla legge. A tal fine è necessario che lordinamento giudiziario
salvaguardi il carattere diffuso del potere giudiziario ed attui il principio
costituzionale della pari dignità di tutte le funzioni svolte dai magistrati. Lattuale
momento di profonda crisi istituzionale, che
vede il ricorrente disconoscimento della legittimità delle decisioni, anche di tipo
tecnico processuale, assunte dallAutorità Giudiziaria ed una continua aggressione
verbale ai magistrati, realizzata da chi riveste cariche di massima responsabilità
politica, impone una decisa risposta degli organismi rappresentativi della magistratura
per la salvaguardia dei principi costituzionali. Esponenti
politici di rilievo non desistono dalla falsa accusa ai magistrati di fare uso politico
della giustizia, così indebolendo limmagine di imparzialità della funzione
giudiziaria ed alimentando nei cittadini la sfiducia nei confronti del potere giudiziario.
LAnm opera per promuovere una sempre maggiore fiducia dei cittadini nella
magistratura e nella imparzialità dei magistrati e sottolinea che di per sé la libera
manifestazione del pensiero da parte dei magistrati, lungi dallessere in contrasto
con limparzialità, costituisce un arricchimento del dibattito civile. LAnm
si riconosce nei solenni ripetuti richiami del Presidente della Repubblica a difesa della
autonomia ed indipendenza della magistratura. LAnm,
qui riunita nella sua massima istanza, esprime la solidarietà più forte ai quei magistrati che sono stati e sono
oggetto di intollerabili attacchi per il solo
fatto di rendere giustizia e di applicare la
legge. Sappiano questi magistrati, che non hanno replicato agli attacchi e mai sono scesi
in polemica, consapevoli del loro ruolo istituzionale di rendere quotidianamente
giustizia, che la magistratura italiana è al loro fianco. 2. Il Capo
dello Stato ha più volte sottolineato che il problema centrale della giustizia
italiana è la eccessiva lentezza dei giudizi. Da tempo i magistrati hanno portato il
loro contributo propositivo indicando le riforme normative e gli interventi sul piano
organizzativo ed amministrativo necessari per dare funzionalità
ed efficienza al servizio giustizia. Le
proposte sinora avanzate dal governo non sono idonee ad assicurare una migliore
funzionalità ed efficienza del servizio, mentre tendono a ridurre lindipendenza
reale dei magistrati. LAnm ribadisce le valutazioni negative già espresse sul
progetto di legge relativo allordinamento giudiziario. La separazione delle carriere tra giudici e pm tende a rompere la
comune cultura della giurisdizione, che è garanzia per i cittadini, e pone la premessa
per un controllo politico del pm. La riproposizione di una anacronistica carriera
ripartita in classi e gradi, in contrasto con il principio costituzionale di pari dignità
di tutte le funzioni, porterebbe ad una magistratura gerarchizzata e a magistrati più esposti alle possibili
interferenze del potere. Il potere dei dirigenti degli uffici verrebbe accentuato, mentre
verrebbero svuotate e svilite le attribuzioni delle istituzioni del governo autonomo,
Consiglio superiore e Consigli giudiziari. LAnm
è impegnata per elaborare, nel confronto con la cultura giuridica, lavvocatura,
i rappresentanti delle istituzioni, un progetto realmente innovativo e condiviso
che disegni un magistrato professionalmente preparato, consapevole del ruolo di garanzia e tutela dei diritti e delle
libertà, attento alle esigenze del servizio. LAnm, a conclusione di una serie di
seminari tenuti nei mesi scorsi, ha già elaborato una proposta precisa ed articolata
sulla valutazione della professionalità, che verrà prossimamente pubblicata e diffusa. I
nuovi organismi rappresentativi dellAnm, anche con lausilio dei gruppi di
lavoro tematici, continueranno questo lavoro di riflessione e di proposta sui temi oggi al
centro dellattenzione: ordinamento giudiziario, formazione e aggiornamento
professionale, processo civile e penale, giustizia minorile e della famiglia, magistratura
onoraria, cooperazione e giurisdizione internazionali. I risultati saranno presentati a
chi ha la responsabilità di decidere. 3. LAnm
deve constatare che sul piano organizzativo lazione del Ministro della Giustizia,
cui la Costituzione assegna la responsabilità per il funzionamento dei servizi, si è
rivelata del tutto inadeguata e che oggi è in crisi anche la erogazione delle risorse
più elementari. Il rinvio dei concorsi per laccesso in magistratura impedisce
di realizzare laumento di organico, già previsto per legge. Il taglio dei fondi
operato dallultima legge finanziaria e la mancanza di un intervento di
razionalizzazione delle spese stanno portando al blocco di alcuni servizi fondamentali,
primo tra tutti quello della stenotipia per la verbalizzazione delle udienze penali, essenziali per la funzionalità del processo e la
garanzia del contraddittorio. Il blocco delle assunzioni del personale amministrativo, la
limitazione dei fondi per il lavoro straordinario e la drastica riduzione dei
finanziamenti non solo per lo sviluppo, ma
anche per la mera gestione di un settore cardine come quello della informatizzazione, costituiscono tutti motivi di fortissima
preoccupazione. 4. Linefficienza
del servizio, con la quale i cittadini si confrontano ogni giorno, e che costituisce un
ostacolo alla tutela dei diritti e allo stesso sviluppo economico, ingenera un sentimento
di sfiducia nella istituzione giustizia, che
deve costituire momento di preoccupazione per tutti. LAnm,
accanto al costante intervento sulle questioni strutturali e normative, propone come
impegno prioritario per i prossimi mesi una rilevazione puntuale nelle diverse sedi
giudiziarie delle disfunzioni organizzative. A tal fine il Cdc dà mandato alla Giunta
esecutiva centrale di promuovere, insieme con le giunte delle sezioni e sottosezioni ed in
collaborazione con lavvocatura, le organizzazioni del personale amministrativo e gli esponenti della società civile, una rilevazione presso tutti gli uffici
giudiziari delle situazioni concrete di disorganizzazione, inefficienze, disfunzioni. I
risultati di questa rilevazione saranno presentati in una iniziativa, a livello nazionale,
di discussione e di confronto. La ricognizione dei problemi e le proposte di intervento
saranno presentate allopinione pubblica e offerte, quale apporto costruttivo, alla
attenzione del Ministro della Giustizia e di tutti coloro che hanno responsabilità
decisionali al riguardo. 5. LAnm
è impegnata a prestare la massima attenzione alle condizioni di lavoro dei magistrati -
in particolare dei più giovani, spesso destinati a svolgere il primo incarico in sedi
disagiate - alle modalità di organizzazione concreta degli uffici, alla effettiva
disponibilità delle risorse. La tutela
della indipendenza e della dignità della funzione esige inoltre livelli retributivi
adeguati e la perequazione del trattamento economico rispetto alle altre magistrature;
imprescindibile ed urgente è la revisione del trattamento economico allingresso in
carriera che oggi non più tale da incentivare laccesso alla magistratura dei
migliori laureati, nonché labolizione del trattamento discriminatorio per le donne
magistrato in astensione per maternità, che si vedono private di quella che è una parte
integrante della retribuzione. LAnm si attende che sia data piena e immediata
attuazione al meccanismo di adeguamento triennale delle retribuzioni. 6. Il
Consiglio superiore della magistratura ed i Consigli giudiziari, quali istituzioni dellautogoverno,
rappresentano il momento essenziale per la
garanzia dellindipendenza. LAnm, fermamente
impegnata a salvaguardare questo impianto costituzionale, non farà mancare, nel
rispetto dei diversi ruoli istituzionali, il suo apporto di stimolo e di attenzione
critica sulle concrete prassi di funzionamento affinché il Csm sia sempre più allaltezza del ruolo che la Costituzione
assegna ad esso. 7. La grande partecipazione alle elezioni per questo Comitato direttivo
centrale ha ancora una volta dimostrato che lintera magistratura italiana si
riconosce nelle posizioni dellAnm, ne sostiene lazione e vi trova un saldo
riferimento nella difesa dellindipendenza, della dignità e del prestigio della
magistratura. Su questa consapevolezza si fonda lunità di azione di tutte le
componenti associative nella difesa intransigente dei principi costituzionali che reggono
la giurisdizione e nellimpegno per la elaborazione di proposte per il miglioramento
della giustizia. Roma, 25
maggio 2003 Approvato
allunanimità |