Associazione
nazionale magistrati Comitato Direttivo Centrale Documento finale
approvato il 3 marzo 2004
LAnm ha espresso la più viva preoccupazione per
la riforma dellordinamento giudiziario, approvata al Senato, le cui caratteristiche
essenziali mettono a rischio lesistenza di una magistratura indipendente, condizione
imprescindibile per una giustizia capace di tutelare diritti e libertà dei cittadini. Lintroduzione di concorsi per titoli ed esami per
il passaggio della funzione di primo grado a quello di appello, la previsione della
funzione di legittimità come sopraordinata a quella di merito, minano la concezione
costituzionale della pari dignità delle funzioni e ripristinano un ordinamento gerarchico
incompatibile con la funzione giurisdizionale. In luogo di tale ritorno allindietro
da tempo lAnm ha proposto lintroduzione di un rigoroso controllo periodico di
professionalità che assicuri in tutte le funzioni la presenza di magistrati qualificati. La previsione di due concorsi daccesso
accompagnata inoltre dalla difficoltà nei passaggi dalla funzione di giudice a quella di
Pm rischia di produrre nei fatti una separazione delle carriere, ponendo le condizioni per
un futuro possibile controllo politico del Pm. La previsione di una accentuata
gerarchizzazione degli uffici di Procura e il ripristino di un ampio potere di avocazione
del Pg, determinerebbe una negativa concentrazione dellazione penale e delle
indagini. La nuova Scuola della Magistratura è strutturata in
modo del tutto inefficiente ed inadeguato e, nella composizione del comitato direttivo,
contrasta con le attribuzioni che la Costituzione riserva al Csm. La proposta riforma dellordinamento giudiziario
non incide in modo positivo sulla gravissima crisi di funzionalità ed efficienza che vive
da anni la giustizia italiana. A tal fine servono interventi in materia processuale e dellorganizzazione,
in particolare listituzione dellufficio del giudice e la revisione delle
circoscrizioni giudiziarie con una distribuzione delle risorse personali e materiali
adeguata alle caratteristiche concrete della domanda di giustizia nelle diverse realtà. A partire dal Congresso di Venezia e dalle deliberazioni adottate dal Cdc dell8 febbraio 2004 si sono però manifestate apprezzabili dichiarazioni di disponibilità, da parte del governo e delle forze politiche di maggioranza, a prendere in considerazione le osservazioni critiche e le proposte formulate dalla magistratura associata. Significativa di questo nuovo clima è stata la audizione dellAnm presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Meritano attenzione le aperture manifestate dal Pres. Pecorella e del relatore on. Palma su alcuni punti ed in particolare in ordine allabbandono del doppio concorso iniziale per giudice e Pm, alla attenuazione della gerarchizzazione, attraverso il ripristino dei procuratori aggiunti e alla razionalizzazione della organizzazione interna degli uffici requirenti; alla modifica del sistema dei concorsi, con particolare riferimento a quello per il grado di appello; ad un sistema di valutazione periodica della professionalità; alla prima destinazione degli uditori a funzioni giudicanti collegiali; alla riformulazione delle ipotesi disciplinari. Si deve altresì valutare positivamente la convergenza manifestata da alcune organizzazioni dellavvocatura su alcuni punti rilevanti della proposta dellAnm. In questo contesto il Comitato Direttivo centrale dellAnm.
Delibera Di sospendere lo sciopero proclamato per i giorni 11 e 12 marzo e le iniziative collegate . Il Cdc, fermo restando lo stato di agitazione, rimane convocato in via permanente per esaminare gli sviluppi della situazione, fissando la prosecuzione dei lavori sui temi di cui allodierno odg non oltre il 2 aprile p.v. Il Cdc da mandato alla Gec e alle giunte locali di
organizzare in vista della prossima del prossima riunione del Cdc assemblee aperte sulle
questioni dellordinamento giudiziario e della efficienza della giustizia; il Cdc da mandato alla Gec di preparare unassemblea
nazionale sulla riforma dellordinamento giudiziario e sui problemi dellefficienza
del servizio giustizia, sviluppando il libro bianco diffuso dallAnm in occasione
dellinaugurazione dellanno giudiziario |