NUOVO PRESSANTE INVITO DEL
CAPO DELLO STATO (Da La Stampa web del 27 maggio 2002) Ciampi ai giudici: no a forme estreme di
protesta
ROMA, 27 MAG - No a forme estreme di protesta ma dialogo costruttivo,
collaborazione e non scontro. Questo l'invito di Carlo Azeglio Ciampi ai magistrati, a
margine della Giornata dell'Africa. Per risolvere i problemi della giustizia, nel rispetto
dell' indipendenza e dell' autonomia della magistratura e nell' interesse dei cittadini,
ha detto Ciampi, «serve lo sforzo congiunto di tutti. Ciò richiede collaborazione e non
scontro, dialogo costruttivo e non sterili polemiche, tanto meno forme estreme di protesta
che non giovano a nessuno e non sono utili alla soluzione dei problemi». I cronisti hanno fatto osservare al presidente della Repubblica che
c'è un forte disagio nella magistratura. Ciampi ha risposto: «Vorrei precisare alcuni
punti. Primo, non possono essere messe in discussione l' autonomia e l' indipendenza della
magistratura nel quadro della Costituzione e della separazione dei poteri e nel rispetto
reciproco delle competenze a ciascuno spettanti. Secondo, un problema fondamentale della
giustizia in Italia è il recupero dell' efficienza. Solo così si può ovviare all'
anomala lentezza dei procedimenti giudiziari sia civili, sia penali; una lentezza che
talora sconfina nella denegata giustizia. A ciò si addiviene attraverso le indispensabili
riforme da attuare sempre nel rispetto dei richiamati principi cardine della nostra
Costituzione». «Terzo punto, per il conseguimento di tali obiettivi - ha proseguito il
capo dello Stato - occorre lo sforzo congiunto di tutti». E qui ha invocato la
collaborazione, il dialogo, in alternativa allo scontro e a forme di protesta estre |