La situazione
delle carceri italiane
(da Diritto e Giustizia del
14.9.2002)
La carenza è di circa 3500 uomini, mentre
tra assunzioni, concorsi in atto e in programma, il Dipartimento di polizia penitenziaria
prevede, entro il 2002, poco più di 1500 nuove unità.
A sollevare i problemi di organico era stato lo stesso capo del dipartimento, Giovanni
Tinebra, a margine della sua audizione presso la commissione Giustizia della Camera dei
Deputati, il19 giugno scorso (leggere ledizione del 20). «Ci servono agenti subito
e in maniera irrinunciabile» aveva detto il capo del Dipartimento a Montecitorio.
Le proteste scoppiate in questi giorni nelle carceri italiane, vede come primo punto allordine
del giorno il sovraffollamento nelle strutture penitenziarie (vedi articolo a fianco),
strutture che non possono essere sfruttate al meglio anche a causa della mancanza di
personale allinterno di esse. Servirebbero almeno il doppio delle persone
attualmente impiegate.
Dal ministero, comunque, viene reso noto che nel 2001 ci sono state 750 assunzioni
straordinarie nel ruolo di agenti-assistenti, 329 agenti ausiliari di leva (per il solo
periodo di ferma obbligatoria) e 351 nuovi ispettori, che, allo stato attuale sono ancora
da assegnare, dal momento che il corso di formazione terminerà nel 2003. Tra il 2002 e il
2003, sono previsti comunque 2000 nuovi agenti ausiliari di leva (sempre e solo per il
periodo di ferma obbligatoria), di cui 268 sono in procinto di essere assegnati alle sedi,
150 in attesa di cominciare il corso di formazione e i rimanenti sono in attesa di
completare (o addirittura di cominciare) le procedure concorsuali.
Per lanno in corso, sono invece in programma 300 assunzioni tra vice commissari e
commissari, 273 vice ispettori e 192 agenti femminili.
Tutti numeri che però non andranno a colmare il vuoto già descritto dal dipartimento
anche in occasione dellanno giudiziario, quando fu presentato un documento sulla
situazione degli organici, leggibile nei documenti allegati.
La legge 388/2000 ha permesso allamministrazione penitenziaria di assumere in
sovrannumero, a tempo determinato e per il solo periodo di ferma obbligatoria, le 2000
unità di ausiliari di leva a decorrere dal 2002. Entro gennaio 2003 dovrà poi essere
emanata la circolare riguardante le procedure per i contingenti di chiamata per il
prossimo anno. Ma, appunto si tratta di ausiliari di leva, utilizzabili al massimo per un
anno e non calcolabili come organico, come spiega una lettera del
dipartimento, datata 16 gennaio 2002 ed inviata dalla terza divisione (concorsi) al capo
del Dipartimento Tinebra. «Non si ritiene riporta il documento che le
assunzioni di cui trattasi vadano inserite nel programma di assunzione annuale previsto
dallarticolo 19, comma 5, della legge 448/2001, trattandosi di assunzioni a tempo
determinato».
Nella lettera, inoltre, il Dap informava il ministero che era stato predisposto «uno
schema di disegno di legge per lassunzione di 2000 unità nel ruolo maschile degli
agenti ed assistenti del Corpo di polizia penitenziaria» che prevedeva «lassunzione
di personale femminile nel ruolo degli agenti ed assistenti del Corpo di polizia
penitenziaria pari ai posti disponibili nellintero organico; lassunzione in
sovrannumero nel ruolo maschile degli agenti di n. 87 unità pari allaliquota dei
posti per larruolamento dei volontari in ferma breve dellesercito messi a
disposizione dallAmministrazione penitenziaria in applicazione dellarticolo 3
del Dpr 332/97».
La stessa circolare sottolineava anche che lo schema di legge avrebbe dovuto essere
integrato «con la previsione dellassunzione del Corpo di polizia penitenziaria, in
forza dellarticolo 7 della legge n. 356/2000, dei circa 200 aspiranti non convocati
entro il 31 dicembre 2001, termine ultimo di applicazione della citata norma, per la
mancata autorizzazione allassunzione da parte del Dipartimento della Funzione
pubblica».
«Giova ricordare riportava infine documento del 16 gennaio che per quanto
riguarda il concorso pubblico per allievo vice ispettore, indetto con GU (4 serie speciale
concorsi ed esami del 31 gennaio 1997, n. 9) sono state avviate alla frequenza del
prescritto corso di formazione, che ha avuto inizio in data 15 ottobre 2001, n. 351
unità, di cui 247 di personale maschile e 104 di personale femminile, il predetto corso a
meno di un intervento legislativo in extremis terminerà nellanno
2003».
Le carceri scoppiano e, come aveva spiegato Tinebra ai deputati della II commissione, «la
situazione è kafkiana, perché le carceri non possono essere riempite proprio a causa
della carenza di personale». (p.a.) |