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CENTRO STUDI TRIBUTARI

 

 

Il Centro è stato costituito sulla base di una constatazione: gravano oggi sulla giustizia tributaria un pesante compito ed una conseguente non lieve responsabilità: concorrere a rendere più efficiente e moderno lo Stato italiano.  Il Centro ha perseguito un obbiettivo: far sì che la giustizia tributaria costituisca il luogo di incontro e di sintesi di esperienze professionali, conoscenze, sensibilità diverse che si integrino in un corpo unitario, in grado di costituire il punto di riferimento e di confronto per una amministrazione che sia insieme efficiente ed equilibrata.

Nella imminenza delle elezioni per il

Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria,

 

fissate per domenica 24 novembre

 

due dei promotori del Centro Giuseppe Cariti e Mario Cicala ritengono di avanzare la propria candidatura per portare questi obbiettivi all’interno dell’organo di governo autonomo dei magistrati tributari. Chiedono a tutti gli amici che hanno seguito in questi anni la loro attività di sostenere la loro candidatura.

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Brevi schede di presentazione:

 

Giuseppe Cariti

 

Magistrato ordinario,con funzioni di Sostituto procuratore Generale a Firenze; già componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Presidente di sezione della Commissione tributaria provinciale di Firenze. Iscritto all'A.M.T. dalla sua costituzione.

Designato come candidato dalla Sezione toscana dell'A.M.T. e, assieme a Mario Cicala, dal Centro Studi Tributari.

Autore, con il collega Bellagamba, di numerose pubblicazioni, tra le quali, in materia tributaria, (Giuffrè Editore), "Le nuove sanzioni tributarie","Codice delle sanzioni tributarie”, "I nuovi reati tributari", e, con Bellagamba e Cicala, “Rassegna della giurisprudenza tributaria della Corte di Cassazione 2000-2001".

Si deve realizzare una piena ed effettiva indipendenza della ma­gistratura tributarìa, con il trasferimento delle relative attribuzioni dal Ministero delle Finanze alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con un trattamento economico  predeterminato per legge, a perequazione automatica, ed adeguato alla dignità delle funzioni;con un Organo dì autogoverno autorevole,che assicuri la tutela dell'indipendenza.

L'indipendenza della magistratura tributaria é anche il presupposto   per la pari dignità con 1e altre magistrature,quale garanzia d'imparzia­lità del giudice tributario. Ma altro presupposto é la professionalità che la magistratura tributaria potrà assicurare purchè resti ferma la collegialità ed in essa confluiscano le varie capacità,esperienze e competenze professionali: non é quindi accettabile l'attuale normativa sulle incompatibilità, né -tanto meno- la concreta applicazione della stessa.

La pari dignità deve riguardare, naturalmente, le diverse professio­nalità della magistratura tributaria, con la possibilità di accesso alle funzioni direttive, oltre che a quelle semidirettive,di tutti i giudici tributari con adeguati requisiti.

I criteri di valutazione per la nomina a componente delle commissioni tributarie dovranno essere fissati per legge. E' peraltro necessaria una revisione delle attuali tabelle,con un riesame dei punteggi at­tribuiti ai magistrati ed alle altre categorie professionali, l'eliminazione della progressività nella valutazione degli anni di anzianità nel­le varie attività, la rivalutazione del servizio prestato nelle commissioni tributarie, la riduzione dei punteggi attribuiti discrezionalmente.

 

 

Mario Cicala

 

Presidente di  sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, socio della Associazione Magistrati Tributari ha fatto parte del comitato provvisorio che ne ha gestito la costituzione.

Ha una intensa esperienza  di attività sindacale e di rappresentanza istituzionale, maturata nel Consiglio Superiore della Magistratura, di cui è stato componente nella tornata 1981-1986, e nella dirigenza della Associazione Nazionale Magistrati (di cui è stato più volte presidente e segretario generale), nella “commissione Fantozzi” per la riforma del sistema processuale tributario, della “commissione Vaccarella” per la riforma del diritto processuale civile.

Consigliere della Corte di Cassazione, ha presentato alla Assemblea della Corte del 19 aprile 1999 la proposta, approvata dalla Assemblea, di costituire una sezione specializzata  tributaria all’interno della Corte; contribuendo così alla valorizzazione della specificità e della importanza della giurisdizione tributaria. Ha partecipato alla fondazione del “Centro Studi di Diritto Tributario”, che fornisce da gennaio 2000 ampie informazioni sulla giurisprudenza della Cassazione ai colleghi che ne facciano richiesta; si rende così più facile il dialettico confronto della giurisprudenza di merito con quella di legittimità.

E’ stato indicato come candidato alle elezioni dal medesimo Centro Studi, assieme al collega Giuseppe Cariti, il programma presentato da Giuseppe Cariti è quindi anche il programma del candidato Cicala (e non viene trascritto per brevità).

Dal 1990 redige il massimario tributario della Corte di Cassazione, ad è autore di numerose pubblicazioni di diritto tributario fra cui numerosi articolo e  con i colleghi Bellagamba e Cariti, del volume “Rassegna della giurisprudenza tributaria della Corte di Cassazione 2000-2001" (Giuffrè editore). Sempre in materia tributaria ha pubblicato i seguenti libri:  Formulario del nuovo processo tributario, Milano. Ipsoa, 1996; Manuale sulla tassazione degli immobili, Milano, 1995; Il Catasto, Milano, IPSOA, 1988; L’ Imposta Comunale sugli Immobili, Ipsoa 1993; L’Imposta Comunale sulle Imprese Arti e Professioni, Ipsoa, 1990

Appare particolarmente significativa la critica  da lui condotta, anche discostandosi da  alcuni profili della giurisprudenza della Cassazione, contro l’abuso da parte della Amministrazione delle cartelle esattoriali di cui all’art. 36bis del D.P.R. 600/1973.

E' stato dal 1974 al 1993 professore incaricato di diritto pubblico presso la facoltà di ingegneria della Università di Torino. Ha  vinto nel 1986 il posto di professore universitario associato, ma ha optato per l'attività giudiziaria.