DEL PATTEGGIAMENTO ALLARGATO E DI ALTRE
COSE. Il 29 gennaio il Senato ha approvato, modificandola, la riforma del
patteggiamento allargato, ammissibile per pene fino a cinque anni. Stando alle dichiarazioni del sen. Bobbio, «la riforma del
patteggiamento rappresenta il necessario e valido adeguamento di questo istituto
procedimentale alla realtà per rispondere a logiche deflattive e di snellimento
processuale
... Naturalmente questo progetto non sarà lunico in quanto
il centrodestra per risolvere la crisi cronica della giustizia intende seguire anche altre
strade esterne come il recupero di professionalità dei magistrati nonché
modifiche alle procedure sia penale che civile». Dopo lapprovazione del Ddl, il ministro della Giustizia,
Roberto Castelli, ha affermato che «i tempi per la riforma della giustizia sono maturi, i
provvedimenti procedono abbastanza rapidamente. Il ministro è intervenuto anche sulla
separazione delle funzioni o delle carriere dei magistrati. «io ho ribadito molte volte
egli ha detto che le due questioni vanno distinte. Ragionando a Costituzione
vigente si può solo affrontare la separazione delle funzioni, per separare le carriere
bisogna cambiare la Costituzione. È unaltra partita e se naturalmente il Parlamento
intenderà affrontarla, si affronterà». La separazione delle carriere non era nel
programma di Governo del Centrodestra ha continuato il ministro e quindi se
vorrà affrontare la questione dovrà esserci preventivamente un accordo di tutte le forze
della Cdl». Più chiari di così relatore e Ministro proponente non potevano
essere. A riprova di quanto affermato dal Ministro vi è il fatto che la
commissione giustizia del Senato ha ripreso il 29 gennaio lesame del disegno di
legge sulla riforma dellordinamento giudiziario e lo ha proseguito il 5 febbraio. Nella prima di tali sedute ci si è occupati della riforma dellaccesso
in magistratura con sensibili aperture in direzione dei giudici onorari oltre che della
nomina dei componenti della cassazione. Appare quanto meno strano labbinamento di due momenti alquanto
lontani tra loro come laccesso alla carriera e quello alla Cassazione.. Va da ultimo registrato con
preoccupazione latteggiamento del sen. Bobbio il quale, a proposito del documento
sugli attacchi approvato dal Consiglio, ha rilevato che lorgano di autogoverno si
era già pronunciato sulla proposta di legge delega presentata da Castelli (n.b. il
disegno di legge sulla riforma dellordinamento è stato presentato dal governo) ed ha proseguito, con riferimento al documento del
Csm, parlando di «tempo utile sottratto al lavoro del Consiglio». «Non capisco che cosa
centri con i compiti del Consiglio superiore della magistratura la risoluzione
approvata oggi, senza entrare nel merito, mio sembra si tratti di un documento valido per
tutti, mentre dimostra invece un Csm sopra le righe». «Lesecutivo, lo Stato, le
istituzioni in genere ha concluso Bobbio - non hanno bisogno di queste lezioncine
morali». |