NO COMMENT
(Da Diritto e Giustizia del 20 marzo 2003)
Prima di affrontare il lungo e
tormentato dibattito sulla guerra, ieri i parlamentari delle commissioni Affari
costituzionali e Giustizia di Montecitorio sono riusciti a licenziare il
disegno di legge che istituirà la commissione di inchiesta sul fenomeno degli illeciti
rapporti tra il sistema politico e sistema economico finanziario e sulluso politico
della giustizia, ovvero su Tangentopoli. E non tanto al merito del provvedimento,
quanto al modo e alla scelta dei tempi che sono andate le critiche dellopposizione.
Un testo, secondo il Centrosinistra, uscito alla chetichella mentre tutto il resto del
mondo politico e non era concentrato sul dibattito riguardante la guerra in
Iraq. «Hanno approfittato di questo momento ha detto il responsabile Giustizia
della Margherita, Giuseppe Fanfani per approvare questo testo in fretta e furia. Ma
in Aula daremo battaglia a questo testo davvero indecente». «Il testo ha
ribattuto Nitto Palma era allordine del giorno della commissione e quindi lo
abbiamo votato. Ora con questa storia della guerra non so quando arriverà in Aula, ma
spero presto».
Dai sei disegni di legge presentati sullargomento, il relatore per la
commissione Affari costituzionali, Francesco Nitto Palma (Fi) aveva presentato un testo
unificato non senza accese polemiche che ieri appunto è stato approvato con
modifiche. Emendata anche la lettera e) dellarticolo 1, uno dei passi più
contestati del provvedimento, che dà alla commissione la facoltà di accertare «se vi
siano stati e vi siano oggettivi collegamenti tra le correnti interne alla magistratura
associata e partiti o organizzazioni politiche sia parlamentari che extraparlamentari».
Un punto sul quale ha preannunciato Francesco Bonito (Ds) - «faremo una battaglia
durissima in Aula». Lo stesso Bonito si è detto particolarmente preoccupato, vista la
bocciatura di un suo emendamento, circa la possibilità «che la Commissione parlamentare
sia costituita da parlamentari che abbiano svolto indagini giudiziarie o abbiano giudicato
o siano stati condannati o siano attualmente sottoposti ad indagini per i fatti
concernenti loggetto dellattività stessa della Commissione».
Secondo Pierluigi Mantini (Margherita) il testo del provvedimento «rappresenta unoccasione
perduta per un provvedimento più ampio sul fenomeno corruttivo, dimostra un atteggiamento
vendicativo nei confronti della magistratura cui sostanzialmente si impedisce di indagare
sul fenomeno degli illeciti rapporti tra sistema politico e sistema
economico-finanziario».
La discussione parlamentare, che adesso si sposterà in Aula, si preannuncia quindi
durissima, guerra allIraq permettendo. (p.a.) |