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           MAGISTRATURA INDIPENDENTE

Il Segretario Generale

COMUNICATO STAMPA

Omicidio Pecorelli e diritto di critica

Il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino a condanna definitiva impone non solo che le prove siano costruite secondo le regole del giusto processo ma anche che le sentenze possano essere impugnate nelle sedi competenti al fine di correggere eventuali errori di valutazione.

Il diritto di critica, che ciascuno può esercitare sui provvedimento giurisdizionali, non deve essere confuso con la denigrazione dell'attività dei magistrati, specie quando essa si esplica con una sentenza in nome del Popolo Italiano.

E', pertanto, fonte di forte inquietudine che esponenti politici, senza

conoscere le motivazioni della decisione con la quale i giudici di Perugina

hanno concluso il processo d'appello per l'omicidio Pecorelli, hanno

accusato i magistrati di inseguire teoremi giudiziari al fine di riscrivere

la storia d'Italia.

Tutti coloro che hanno il senso dello Stato, ma soprattutto chi riveste

cariche pubbliche, devono usare la massima cautela, evitando di denigrare

giudici, la cui imparzialità non può essere discussa senza alcun elemento di

prova contrario.

 Roma, 18 novembre 2002.

 

Il Segretario Generale

Fausto Zuccarelli