ATTIVITA GIUNTA ESECUTIVA CENTRALE  17 SETTEMBRE 2003

 

1.     Assemblee del 18 settembre

La GEC ha elaborato nel corso della giornata il documento che poi è stato letto in tutte le assemblee convocate nei Tribunali italiani.

Da segnalare come il contenuto del documento sia stato il frutto del lavoro di tutti i componenti della Giunta e come sostanzialmente non vi siano state divergenze in ordine al contenuto.

Si è poi ritenuto di inviare il documento solo nella mattinata del 18 per evitare fughe di notizie e anticipazioni su qualche giornale.

Vogliamo peraltro chiarire come queste prime due iniziative – indizione di una sospensione dalle udienze di quindici minuti e lettura del documento – costituiscano solo le prime iniziative che la GEC ha inteso varare per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni circa la reale situazione di disagio nella quale i magistrati costantemente lavorano, situazione che peggiora giorno per giorno per la sistematica delegittimazione del ruolo e delle funzioni.

Invero è stato convocato il Comitato Direttivo centrale dell’ANM per il prossimo 4 ottobre proprio per verificare la possibilità di ulteriori iniziative.

In particolare, su sollecitazione dei Movimenti, l’eventuale possibilità nonché l’opportunità di intraprendere un’azione civile di risarcimento danni.

Questa problematica peraltro era già stata approcciata nella prima riunione della GEC, dopo la pausa estiva, dovendosi appunto verificare in primo luogo l’idoneità strategica della stessa ma soprattutto la sua effettività operatività in concreto.

E’ dunque apparso opportuno che sia il CDC ad essere investito della questione.

 

2. Comitato intermagistrature

Si è altresì riunito il Comitato intermagistrature cui ha partecipato l’intera GEC.

Su alcune delle questioni trattate già Mario Cicala ha inviato un messaggio contenente un resoconto della riunione.

Vogliamo solo sottolineare come sia emersa la necessità di predisporre in relazione al regime pensionistico e al regime della buonuscita piani strategici per il futuro che tengano conto anche e soprattutto degli anni di anzianità maturati dai magistrati.

Invero è emerso come ormai e purtroppo occorre distinguere tra due categorie di magistrati e precisamente quelli entrati in servizio prima del 1981 e quelli entrati successivamente (ovviamente nei conteggi occorre tener presente anche gli anni riscattati).

Il profilo pensionistico ad esempio non può più essere trattato unitariamente ma occorre predisporre studi di settore differenziati per fasce di età.

Pertanto si è deliberato di istituire una commissione ristretta – composta da un rappresentante per ciascuna magistratura e un professore universitario – che dovrà lavorare su questi punti specifici.

Inoltre ci piace sottolineare come da taluni rappresentanti di altre magistrature (specie Corte dei Conti e Tar) è venuta la richiesta che il Comitato intermagistrature non si occupi solo dei problemi economici della categoria ma anche dei problemi ordinamentali e di difesa della Istituzione.

Crediamo che questo punto debba essere sottolineato ed approfondito.

E’ stata poi nuovamente affrontata la problematica relativa al riconoscimento dell’indennità di maternità per le colleghe in aspettativa e quella dei giovani magistrati riscontrando la possibilità di conseguire risultati positivi soprattutto in relazione alla prima problematica.

 

3.Congresso e Convegni nazionali

La GEC ha affrontato altresì il tema della preparazione del prossimo Congresso nazionale dell’ANM che dovrebbe svolgersi tra fine marzo ed inizio aprile.

Si comincia a discutere delle sedi. Si aspettano, come d’uopo, le risposte dalle Giunte locali ma ormai si è deciso che occorre accelerare sul punto perché i tempi alla fine sono ristretti.

Quanto ai convegni nazionali dell’ANM sono confermati il convegno nazionale sulla giustizia civile a Roma a dicembre e il convegno sul ruolo e funzione della Cassazione in gennaio.

 

4. Commissioni di studio

Le commissioni di studio sono state da tempo completate nei loro componenti. Tuttavia alcune sono in piena attività: in particolare la commissione ristretta per l’ordinamento giudiziario e la commissione del “civile”.

Altre commissioni stentano a partire e dunque occorrerà quanto prima provvedere a che le stesse entrino a regime.

 

5. Una prima valutazione

Sono passati quattro mesi dall’insediamento del nuovo CDC e della nuova Giunta. La nostra impressione relativamente all’attività di Giunta è che dopo una prima fase di rodaggio, anche per la partecipazione di colleghi alla loro prima esperienza come i sottoscritti, si proceda in modo molto concreto, tenendo conto del ruolo istituzionale della magistratura  ma anche degli altri organi costituzionali soprattutto quelli di garanzia.

E’ una fase estremamente delicata e probabilmente come mai durante la lunga storia dell’ANM. La conflittualità permanente, il disegno chiaro di voler ridurre il ruolo dell’ordine giudiziario, il tipo di legislazione finora approvata, hanno richiesto un’attività di confronto serrato ma sereno in Giunta e comunque la necessità sentita da tutte le componenti di giungere sempre ad una sintesi unitaria.

Siamo peraltro convinti che questa fase di dura conflittualità non cesserà e che finalmente dobbiamo approntare una strategia efficace per contrastare il pericolo peggiore cioè l’approvazione della riforma dell’ordinamento giudiziario.

Crediamo cioè che molte delle nostre forze, molte delle forze del CDC e dell’ANM devono concentrarsi su questo obiettivo strategico.

Antonietta Fiorillo         Sergio Gallo