MAGISTRATURA INDIPENDENTE

 

Il parlamento allunga ancora i tempi del processo penale e favorisce le prescrizioni

Denuncia al convegno di Alba di Magistratura Indipendente

 

Soppressione dell’apposita sezione della Corte di Cassazione deputata a risolvere più rapidamente  i ricorsi inammissibili, maggiore complessità e lunghezza della relativa procedura e, soprattutto, incentivazione a proporre ricorsi per motivi manifestamente infondati i cui tempi di definizione in futuro potrebbero far guadagnare la prescrizione del reato.

Tutti riconoscono che i tempi del processo penale in Italia non sono ragionevoli e il Parlamento, invece di accorciarli, li aumenta ancora. E’ questa la vibrata protesta emersa nel corso del convegno organizzato ad Alba il 25 ottobre 2003 da Magistratura Indipendente sul tema “Il processo penale in Italia. Difetti, inefficienze, soluzioni” . Il disegno di legge n. 2754 bis approvato dalla Camera dei Deputati l’8 ottobre 2003 e pendente attualmente in Senato, che modifica le norme del codice di procedura penale concernenti i ricorsi dinanzi alla Corte di cassazione, se approvato avrà il deleterio effetto di incentivare la tattica dilatoria della proposizione di ricorsi in cassazione basati su motivi manifestamente infondati al solo fine di far trascorrere il tempo residuo necessario per far maturare la prescrizione del reato. Saranno rese più complesse molte procedure per la definizione dei ricorsi inammissibili. Ne deriveranno tempi più lunghi e, per i più spregiudicati, la possibilità di sfuggire alla pena ottenendo una pronuncia di prescrizione grazie a ricorsi consapevolmente basati su motivi manifestamente infondati e, quindi, esclusivamente dilatori.

Magistratura Indipendente auspica che quanto prima possano essere approvate norme che, invece, rendano più brevi i tempi del processo riducendo i casi di ricorso ai soli veramente essenziali.

 

Il Segretario Generale

Antonio Patrono