INTERVENTO ALLA ASSEMBLEA NAZIONALE DI MAGISTRATURA
INDIPENDENTE Fiuggi 11-13 ottobre 2002 M.I. : VERSO QUALE DIREZIONE ALLONTANARSI DA OGNI LOGICA BIPOLARE O MUOVERSI ALLINTERNO
O CONTIGUAMENTE AD ESSA ?
Mi sembra essersi manifestata allinterno del Gruppo una
tendenza volta a volerne orientare le scelte e le posizioni secondo parametri
bipolari , in una connotazione suscettibile di fatto di funzionare , essere
valutata e percepita come collaterale alla attuale maggioranza e
impropriamente politica . Vi è stato , poi , una
sovraesposizione di tale opzione culturale verso lesterno fin quasi a far scomparire le altre sensibilità
pur presenti in MI e a porsi come simbolo e immagine unica di MI . La connessione delle
corrispondenti scelte del Gruppo e della immagine e funzione che va assumendo con il
negativo risultato alle elezioni del CSM può e deve costituire ragione e occasione non
solo ( e non tanto ) per capire le ragioni dellinsuccesso e confrontarsi con esse ,
ma , parallelamente , per verificare se vi
sia divaricazione tra ciò che la attuale situazione richiede per la difesa della indipendenza e autonomia della Magistratura e le opzioni adottate , se vi sia coerenza e
consequenzialità tra i valori fondanti di MI e le scelte effettuate ; per verificare ,
insomma , cosa vuole essere e rappresentare questo Gruppo , quale immagine e ruolo voglia
darsi . **** **** Credo sia stato il prevalere di questa tendenza
diciamo così bipolare a
condizionare negativamente il risultato elettorale e ad aver troppo condizionato le ultime
scelte del Gruppo -- candidature al CSM , rottura unità associativa,
posizioni sullo sciopero -- . E
difficile non percepire lassonanza tra la riuscita dello sciopero ( 80-90% di
adesioni ) e il risultato elettorale negativo per lunico gruppo che , dopo aver
condiviso (seppur con alcuni distinguo) le ragioni fondanti della protesta ,
decideva di rompere lunità associativa su questioni di metodo e che vedeva diversi suoi esponenti impegnati
nel criticare e delegittimare lo sciopero stesso (rischiando così , in modo più o meno
consapevole , di delegittimare e vulnerare sia lANM sia le ragioni e i fondati
motivi che avevano portato alla protesta , ragioni e motivi che pure si erano condivisi). Evidentemente ( e mi viene
da dire per fortuna ) la quasi totalità dei Magistrati ha rifiutato
con forza la logica di chi voleva dividere la
Magistratura in buoni e cattivi
e voleva godere di un settore collaterale e silenzioso di Magistrati per
portare avanti e completare ( senza troppi fastidiosi strepiti ) un quadro di riforme
lesivo della indipendenza e autonomia della Magistratura e , quindi , della uguaglianza
dei cittadini di fronte alla legge ; e di tale
rifiuto ha pagato il fio quella componente associativa che è apparsa sotto più profili
funzionale a quella logica di divisione , che è apparsa disponibile a valutazioni
benevole , moderate , ottimistiche delle posizioni del Governo e della Maggioranza , che
è apparsa invece immoderata e ipercritica verso le altre componenti
associative e verso le scelte della ANM . ** A volte
rimarcando quasi ossessivamente una propria
diversa sensibilità verso la questione economica : inserire nel documento di poche righe
letto alle inaugurazioni dellanno giudiziario la frasetta sulle
rivendicazioni stipendiali : ma era opportuno e necessario ?? molti , con fastidio , hanno
riferito quella frasetta al
contributo di MI ; presentare un documento esclusivamente sulla
questione economica subito dopo lassemblea del 20 aprile ; ma occorreva presentarlo in quella sede ? si
doveva proprio in tal modo sottolineare una nostra (? )
differente sensibilità ? , ma non si era fino a quel momento discusso , con
opzioni e proposte diverse ma con lintervento di un solo esponente di MI , di una situazione di pericolo per lautonomia
e indipendenza della funzione giurisdizionale e
su cosa fare , su come richiamare lattenzione , su come testimoniare una posizione
efficace e ferma di dissenso ? ** Altre
volte proponendosi come interlocutore dialogante e moderato nei confronti della attuale
maggioranza , diluendo la valenza di atti e fatti pur gravissimi , ( la mozione del Senato
del 5 dicembre con linedito giudizio di merito su
specifici provvedimenti giurisdizionali ; gli attacchi inusitati per
violenza verbale e faziosità nei confronti di gruppi più o meno vasti di PM e Giudici ,
gli atti amministrativi volti a interferire su un processo in corso
via via fino al
far mancare il numero legale al Plenum del CSM ) ,
diluendo la valenza simultanea di vulnerazione della autonomia e indipendenza della
magistratura e di devastazione del processo penale e delle basilari esigenze di giustizia ben evidenti e presenti in una organica , graduale
e sistematica stratificazione di leggi e progetti vari ( già in parte realizzata
minimizzazione del CSM attraverso l
urgente riduzione dei suoi componenti ; progetto di riforma dellordinamento
giudiziario , con le ultime novità del
concorso separato tra PM e Giudici , e poi il
progetto Pittelli , i tempi e le
modalità della Cirami
.. ) valorizzando
infidi ( e poi smentiti ) segnali di disponibilità a parziali e non
garantite modifiche; ** E quindi
nella scelta grave di rompere in questo momento e in questa situazione lunità
associativa ; Ma come ? In un momento di forte e
obiettivo e ( solo apparentemente? ) riconosciuto anche da MI pericolo per lindipendenza e autonomia della
Magistratura ; quando forte , e davvero
evidente , è la necessità di mantenere ferma
lunità della magistratura e smentire chi vorrebbe una sorta di bipolarismo tra
magistrati e gradirebbe poter godere di almeno una parte di loro collaborante ,
disponibile , pronta ad adeguarsi al momento e a coglierne le occasioni ; quando comunque le
concessioni che venivano prospettate non potevano considerarsi tali da aver
sostanzialmente modificato limpianto complessivo della riforma ( impianto ben collegato ad una visione complessiva
della giurisdizione e della giustizia che va avanti da tempo e che ora ha avuto e sta
avendo una accelerazione da lasciare stupefatti ) . In tale situazione MI
decide di uscire dalla Giunta assumendo a momento discriminante e determinante il fatto di
non aver revocato uno sciopero ma di averlo soltanto differito , sciopero già deliberato
alla unanimità ( e quindi anche da MI ! ) ! quale
risposta adeguata e doverosa ad una situazione inedita di aggressione e vulnerazioni dei
principi di autonomia e indipendenza della Magistratura ??
Ma perché essere così fermi e
intransigenti proprio su questioni di metodo e proprio nei confronti delle altre
componenti associative con cui si era
dichiarato di condividere le dure e preoccupate valutazioni sulla gravità della
situazione? Ci si è resi conto di quanto , con luscita
dalla Giunta e con le dimissioni di Patrono , si sia comunque messa a rischio la credibilità e autorevolezza delle
posizioni fino a quel momento espresse da tutta la Magistratura associata ( e quindi anche
da MI ) ? E di quanta linfa ne
abbiano tratto invece le semplificazioni strumentali e vischiose sulle toghe rosse
e sulla intrinseca bontà delle riforme , sulla necessità di portarle avanti , sulle
resistenze della parte peggiore della magistratura ? E di come sia risultata confermata letichetta
dataci di corrente di centro-destra?? O vogliamo proprio
tenercela stretta tale etichetta , o addirittura esporla e farne un vanto? O non si dovrebbe
piuttosto rifiutarla orgogliosamente , proprio ora che vi è una Maggioranza di quellorientamento
? e anzi lavorare , al nostro
interno , allinterno della ANM perché
finisca finalmente quella infida e diffusa
modalità di interpretare scelte e comportamenti e di orientare decisioni e opzioni
secondo gli schemi destra/sinistra ( e cioè : amico/nemico ) , schemi davvero impropri e lontani ,
assolutamente lontani dai valori fondanti MI , essi davvero estranei ai parametri che dovrebbero
polarizzare le direzioni e gli obiettivi della
Magistratura Associata ! E , ancora : se si ravvisa che invece allinterno della ANM
ci sono o ci sono state opzioni diverse , e cioè scelte di alcuni informate o
condizionate a contiguità politiche e alla logica destra/sinistra , vogliamo ora noi , invece che adottare la medesima logica facendola funzionare dalla parte
opposta , adottare modalità diverse e far
cessare , finalmente , lutilizzo e il funzionamento
di quegli schemi e di quelle rozze semplificazioni ?? basta , basta a
utilizzare anche noi il modulo destra/sinistra per valutare iniziative e comportamenti , siano essi della Maggioranza ,
del Governo , della opposizione , delle altre correnti
! liberiamoci da questi
lacci . E operiamo allinterno della ANM perché la Magistratura se ne liberi ! E
difficile , anzi credo impossibile , non riconoscere che vi è stato un consistente flusso
di voti potenzialmente di MI che si è trasferito al Movimento ( ed MD ? ) proprio in
conseguenza di tali scelte (e della sottoesposizione delle posizioni diverse che pur in MI
vi sono ; significativa , ad esempio , la corrispondenza per i Giudici di Merito tra la
diminuzione percentuale di MI ( pur arricchita dai tre indipendenti
) e laumento in identica misura del Movimento . ( E se leffetto
delle candidature indipendenti non può essere sopravalutato , esso pure ,
merita qualche attenta riflessione , sia per levidente dispersione di voti che vi è
stata al centro sud con le ovvie
conseguenze sulla mancata elezione del terzo candidato , sia per il dato di fatto che solo
dallinterno di MI e da nessuna altra Corrente -
sono usciti ben tre candidati indipendenti , tutti peraltro
partecipanti al Consiglio Nazionale che aveva deciso le candidature , tutti peraltro
espressione comunque dellArea geografica del Centro-Sud e non dellaltra Area geografica
obiettivamente danneggiata dalla scelta delle candidature ufficiali; una sottovalutazione di tali dati rischia di sancire e creare le premesse per una sorta di Gruppo allo sbando , in cui ciascuno,
pur partecipando alle decisioni , ove queste non gli siano gradite può tranquillamente assumerne di proprie,
rimanendo comunque allinterno del Gruppo e pur rischiando di danneggiarlo
) . E il successo
di MD/Movimento non può essere rapportato solo alla capacità organizzativa e alla
oculatezza nella scelta dei candidati : è
impressionante constatare come i primi eletti , sia per il merito, che per i PM che per la
Cassazione , siano stati sempre e tutti i loro candidati
: evidentemente le scelte operate da questi due gruppi con maggiore forza e
chiarezza a difesa della autonomia e
indipendenza della Magistratura sono state apprezzate e condivise , NON sono state
considerate posizioni talebane , NON sono state viste come aprioristicamente
schierate contro il Governo o la Maggioranza . Anzi , forse le
posizioni di MI e il suo essersi voluta fortemente differenziare in un momento in cui
probabilmente era invece sentita come necessaria la massima unità e compattezza , hanno
contribuito a sottolineare ed evidenziare ancor più la corrispondenza tra quei Gruppi e
la necessaria fermezza e sensibilità a difesa della giurisdizione e ad orientare le
scelte di un elettorato dimostratosi particolarmente attento ai valori della indipendenza
e autonomia della Magistratura e consapevole dei rischi che si stavano ( e si stanno !! )
correndo . E se un
elettorato comunque qualificato ha fatto certe scelte , se allo sciopero
motivo della uscita di MI dalla Giunta
-- ha invece
poi partecipato la quasi totalità dei Magistrati , non
si dovrà seriamente riflettere su tali dati ?
non si tratta , qui , di star dietro agli umori degli elettori e di conformare le proprie scelte a quegli umori !!
si tratta, piuttosto , di accettare la possibilità che siano state fatte scelte sbagliate , sbagliate in via di principio , non solo in una
ottica elettorale ! E ora , dopo il risultato elettorale e dopo
lo sciopero , mentre le urgenze
più urgenti nel campo della Giustizia sono quelle dei tempi di approvazione della
Cirami ( e anche ciò , senza voler
sopravalutare , mi pare però sintomatico , e negarlo mi parrebbe davvero una posizione
aprioristicamente schierata con la Maggioranza
) ; mentre viene impedito al Plenum di deliberare
facendo mancare il numero legale rendendo
ancor più evidente la attuale , perdurante ,
concreta volontà di minimizzazione del CSM e del suo ruolo , mentre il progetto Pittelli che era stato
definito da esponenti del Governo solo una provocazione - sta andando
tranquillamente avanti , rischiando così di completare la devastazione e impraticabilità
del processo penale con la conseguente negazione delle basilari esigenze di giustizia ; mentre si riafferma in
concreto la necessità di mandare rapidamente in porto la riforma dellOrdinamento
Giudiziario , magari con qualche ulteriore aggiunta o modifica ( concorsi separati per PM
e Giudici ) o assemblaggio tra i progetti
governativi e quelli provenienti dalla Maggioranza (
con il suo significato , già ben evidenziato da tutta la ANM , di erosione della
indipendenza e autonomia della Magistratura e il suo rappresentare un passaggio intermedio verso la separazione
delle carriere e quindi controllo del PM > discrezionalità azione penale >
vulnerazione della uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge -- ) ; quando , insomma , non si
ha alcun segnale di cambiamento rispetto al clima e alla situazione complessiva che aveva
portato la ANM alla unanimità !! a ravvisare gravi e seri pericoli per la
autonomia e indipendenza della Magistratura e per la funzionalità minimale della
giurisdizione ; quando resta così
intatta e anzi rafforzata la necessità di
salvaguardare e difendere gli obiettivi fissati
dalla ANM alla unanimità il 20 aprile 1) difesa della autonomia e indipendenza
della Magistratura ; 2) difesa del ruolo e della funzione del CSM ; 3) tutela della
dignità dei Magistrati ; 4) riforme indispensabili per una giustizia più efficiente ed
idonea ad assicurare la effettiva tutela dei diritti e luguaglianza dei cittadini di
fronte alla legge ; DI FRONTE A TUTTO CIO
QUALI SONO , QUALI SARANNO LE SCELTE DI M.I. ? Percepisce ora MI il permanere di una
situazione di effettivo pericolo per la autonomia e indipendenza della Magistratura ? O ritiene che tali valutazioni ( che
pure MI aveva condiviso e che, mi sembra , sono davvero ineludibili ) siano il portato di
una posizione aprioristicamente schierata contro la maggioranza ? Ravvisa MI la
necessità di difendere quella autonomia e indipendenza , di difendere e salvaguardare il
ruolo del CSM , di stimolare riforme appropriate e idonee, manifestando quindi fermo e
indignato dissenso in presenza di riforme esemplari per disfunzionalità e involuzione ? O ritiene che bisogna
rispettare una sorta di consegna del silenzio , che non si possano criticare
leggi o progetti di leggi , che non ci si possa e
non ci si debba indignare di fronte al
progetto Pittelli o a quello sullordinamento giudiziario , perché farlo sarebbe
di sinistra , sarebbe una
radicalizzazione ideologica ? Comprende il significato e il valore della compattezza dimostrata dalla Magistratura nel manifestare con
fermezza e doverosa indignazione un suo
dissenso ( inaugurazione anni giudiziari , sciopero del 20 giugno ) e comunque ancora dimostrata da tutti i
componenti togati del CSM in occasione del parere sulla Cirami ? O ritiene che si tratti di posizioni talebane che non meritino il contributo di MI ma da
cui ci si deve tenere lontani ? Vuole , insomma , MI nei
comportamenti e nelle scelte concrete dei suoi organi e dei suoi esponenti ( in Giunta , al CDC , al CSM ) , essere
davvero lontana da ogni collateralismo e rifiutare con fermezza e anzi combattere e
ostacolare ogni logica che voglia la Magistratura divisa in destra e
sinistra ( e quindi ricostituire subito
lunità associativa assicurando il proprio specifico contributo alle altre
componenti ) ? Vuole MI finalmente abbandonare lasfittico ricorso alle categorie destra/sinistra nel valutare scelte , fatti , comportamenti e nellorientare
le proprie opzioni ? O invece vuole approfittare della
contingenza del momento e schierarsi più apertamente ,
differenziandosi ancor più dagli altri Gruppi , adottando così , in
modo simmetrico , proprio quel modulo comportamentale che , a torto o a ragione, ha rimproverato e continua a rimproverare essere stato
adottato in passato da MD ?
Ripeto
: Occorre essere chiari ! Riteniamo o meno che le iniziative legislative in corso , i
progetti annunciati , le varie pregresse esternazioni e interventi su processi in corso ,
rappresentino un effettivo e reale pericolo per lautonomia della Magistratura ( e
quindi per luguaglianza dei cittadini di fronte alla legge ) ? se la risposta è sì non può non conseguirne una
opzione comportamentale adeguata di fermezza
non certo nellinvadere il campo del potere legislativo o nello svolgere un improprio
ruolo politico , ma nel doveroso offrire un
deciso contributo di testimonianza a fronte di una devastazione del processo penale che
sembra voler raggiungere livelli inimmaginati e a fronte di riforme sempre più modulate e
orientate verso una riduzione degli spazi di indipendenza e autonomia della Magistratura .
Fare
ciò è svolgere un ruolo di militanza politica ? è
arrogarsi una rilevanza e una funzione sociali di paladini di interessi calpestati ?
significa obliare il proprio compito di mero interprete della legge ? Ma per favore !! nessuno vuole invadere il
Parlamento né far cadere Governi ! Si tratta
assai più semplicemente di riconoscerci il diritto/dovere , quali tecnici ed esperti di poter pacatamente
interloquire su progetti di legge , di segnalare disfunzioni e possibili miglioramenti , in una ovvia e normale
ottica di dialogo e collaborazione ; ciò che ha esasperato tale ovvia e innegabile
possibilità per la Magistratura è
stata la combinazione di : a) la violenza verbale e la reiterazione di attacchi e insulti
a magistrati e/o a gruppi di magistrati ; b) lavvio di una serie di riforme per più
versi sconcertanti e tali da erodere leffettività
di norme e principi di rango costituzionale ;
c) la continuazione e la proposizione di riforme , specie nel campo processual penale ,
prive di qualsiasi nesso con le effettive esigenze di funzionalità e satisfattività del
sistema giustizia , ma anzi confliggenti apertamente con esse , fino ad arrivare a veri
paradossi come il progetto Pittelli . In altre parole :
la reazione da parte della Magistratura associata e i livelli di
allarme e di indignazione corrispondenti sono stati semplicemente conseguenti ad una
serie di leggi, progetti , interventi , che NON potevano
essere sottovalutati nella loro portata e nel loro significato . A fronte
di ciò ci sarà consentito valutare liberamente tali progetti e tali disegni (senza alcun
vincolo derivante dalla loro provenienza politica ) ed esternare il nostro sconcerto ? non dobbiamo forse segnalare i gravi e gravissimi
guasti di tali normative ?? si tratta solo di
offrire un doveroso contributo da parte di chi, per proprie competenze e sensibilità
professionali , disinteressatamente e
lealmente si accorge di effetti perversi e non
dichiarati e di ricadute non valutate
; poi ,
ovviamente , chi deve approvare o modificar le leggi che lo faccia e i magistrati
interpreteranno e applicheranno le leggi approvate .
Sul
c.d. Giusto processo , sulle indagini difensive , sulla
devastazione del processo penale attuatasi con altre maggioranze non vi sono state
proteste o mobilitazioni ?? Se si è sbagliato prima non è certo una buona ragione per
ripetere lerrore adesso ; sottolineare allora le inadeguatezze e le incongruità di
quelle normative era probabilmente necessario , liberandosi da un opprimente conformismo
in cui il significante ( giusto
processo ) prevaleva su un ben diverso
significato .
E
criticare i silenzi di allora assegnandogli una valenza politica ( cera una
maggioranza di centro-sinistra e la magistratura di sinistra stava zitta ) dovrebbe
comportare non certo un dialogante silenzio anche ora da parte nostra ( che cè una
maggioranza di centro-destra ) ma piuttosto ladozione
di un parametro comportamentale diverso ( e non semplicemente simmetricoa
quello che si critica ) : lasciar perdere le congetture politiche e
valutare liberamente leggi , progetti di legge
, atteggiamenti e fini dichiarati per quel che sono , indipendentemente dalle parti
politiche che li propongono o li avversano .
Ed
è impossibile non rilevare il salto di livello che si è avuto negli
ultimi tempi , con una situazione inedita per la gravità , la gradualità e lorganicità
delle riforme convergenti verso un nuovo assetto di giurisdizione con minore
autonomia e indipendenza per la magistratura, con una tendenziale divisione tra PM e
Giudice, con graduali prospettazioni di più
radicali divisioni , con tendenze verso forme di discrezionalità dellazione penale
e quindi verso il controllo politico del PM, con corrispondenti riduzioni di effettività
del principio di uguaglianza di fronte alla legge , con una concezione sempre più agonistica
di quel che resta del processo penale
.
E
allora un recupero forte dei momenti di
fermezza e unità della intera Magistratura può
( e deve ) davvero servire anche per rilanciare sui temi della giustizia ( ed
è davvero urgente una attente riflessione e discussione sullintero assetto del processo penale : si può discutere di cambiare la
Costituzione e la si può cambiare , ma il feticcio del processo accusatorio
ora divenuto anche giusto a seguito di quel piccolo capolavoro che
è il nuovo 111 Cost , non può essere minimamente scalfito ?? ; eppure proprio da una
parte di MI era nato nel 90 il Movimento per
la Revisione del Nuovo cpp che , tra diffusi e miopi trionfalismi conformisti , cercò di
rivelarne i limiti , i pericoli , le incongruenze --- cera da provare sconcerto per
i principi da Discount (commetti tre , paghi due , meno mi fai lavorare meno ti punisco ) , di polverizzazione della verità,, di agonismo
giudiziario , di apparente garantismo che, sia pur con qualche moderazione , per lo
più introdotta dalla Corte Cost. , che informavano il nuovo codice --- ; e ora che si
assiste ad una esasperazione di quei principi , ora che gli aspetti negativi sono divenuti
evidenti a molti , che ulteriori peggioramenti sono in agguato , mi sembrerebbe logico
e consequenziale attendermi , proprio da MI , non in disquisire su destra e sinistra , ma la assunzione di iniziative unitarie e feconde
insieme a tutta la Magistratura .
E
proprio una posizione ferma , compatta e unitaria che può richiamare attenzioni
e indurre riflessioni ( solo di questo si tratta , non di coartare i parlamentari !! ).
E
torno ancora alla domanda di poco sopra : certo
, se si ritiene che non vi sia alcuna
situazione di rischio per i principi di indipendenza e autonomia della giurisdizione e se si ritiene che il progetto Pittelli e/o quello di riforma dellOrd.
Giudiziario siano basi ragionevoli di confronto e , al più , solo da limare qua e la
, be allora si può serenamente
esercitare a senso unico la moderazione : massima moderazione e benevolenza a
fronte delle iniziative di questa maggioranza ( ma non era latteggiamento che si
contestava ai magistrati di sinistra quando vi era una maggioranza di quellorientamento
?? ) estremo rigore nel giudicare e
polemizzare con i colleghi degli altri Gruppi ; ansia di volersene differenziare .
Credo
davvero che lattuale situazione e gli scenari prospettati -- separazione
funzioni/carriere , minimizzazione CSM , verticizzazione della
Magistratura , discrezionalità della azione penale ,
dissoluzione del processo penale
.. richiedano , esigano una Magistratura
ferma e unita nel manifestare le proprie fondate preoccupazioni , anche e specie per
salvaguardare e garantire la autorevolezza e
apoliticità delle posizioni e delle argomentazioni espresse
operare in
senso contrario è assumersi una seria responsabilità non solo e non tanto nei confronti
delle altre componenti associative , ma con riferimento allassetto della
giurisdizione , e quindi alla tutela e salvaguardia dei diritti , nel nostro Paese
. Ne vale la Pena ??
Umberto Monti |