COSE DEL C.S.M. di Sergio Visconti
Circa un mese fa
la V° Commissione del C.S.M. proponeva allunanimità il conferimento dellufficio
direttivo di Presidente del Tribunale di Vasto al dott. Guido Ghionni, Presidente di
sezione del Tribunale di Napoli, magistrato esperto, stimato e con un ottimo curriculum
professionale.
Il relatore,
dott. Achille Toro, di Unicost, presidente della V° Commissione, redigeva anche la
motivazione, rifacendosi ad una norma della circolare vigente, che impone di proporre il
primo candidato fuori fascia, in assenza di magistrati adeguati in
fascia, pur comparandoli con quelli dello stesso concorso. La motivazione rendeva
giustizia al dott. Ghionni del suo valore professionale e della prevalenza rispetto agli
altri candidati dello stesso concorso.
In data
11/6/2002, inopinatamente (caso unico nella storia di questo C.S.M.) il dott. Toro
modificava la propria proposta, indicando al posto del dott. Ghionni il dott. Tullio
Moffa, magistrato che non conosco, e che sarà sicuramente meritevole, ma che certamente
non ha un curriculum professionale pari a quello del dott. Ghionni, quanto meno per
seguirlo nel ruolo di anzianità e per essere stato solo presidente di sezione del
Tribunale di Lanciano, ufficio semidirettivo certamente non paragonabile a quello di
presidente di sezione del Tribunale di Napoli.
A lui si
accodava è spesso capitato in questo Consiglio il dott. Ippolisto Parziale,
dei Movimenti Riuniti. Più dignitosamente il dott. Carlo Di Casola, di Magistratura
Democratica, si asteneva, e il dott. Fabio Massimo Gallo, di Magistratura Indipendente,
riproponeva il dott. Guido Ghionni. La notizia non merita altri commenti, se non quella di segnalare:
lunicità del caso in quattro anni; il ripensamento del presidente dott. Toro dopo
aver scritto anche la motivazione; ladesione immediata del dott. Parziale dei
Movimenti Riuniti, gruppo spesso di sostegno alle proposte non credibili di Unicost.
Io ritengo che
la tutela dei nostri colleghi passi anche attraverso decisioni corrette, trasparenti e
coerenti del C.S.M., senza calpestare o massacrare i diritti di chicchessia.
Il caso del
dott. Guido Ghionni, storicamente unico in questo C.S.M., crea amarezza infinita per avere
ingiustamente mortificato un collega valoroso, violando in modo palese quanto meno i
criteri della circolare e le prassi del C.S.M. |