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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA PER L'INTITOLAZIONE DI UNA SALA A TUTTI I MAGISTRATI CADUTI NELL'ADEMPIMENTO DEL DOVERE

Palazzo dei Marescialli, 15 luglio 2002

Le parole che ha pronunciato il Professor Verde hanno espresso il sentimento di tutti quanti noi, ma credo che, a ciascuno di noi, che abbiamo vissuto quegli anni, che hanno visto il sacrificio di tanti Magistrati, ogni nome, ogni luogo, ogni data hanno scandito un momento drammatico della nostra vita, della nostra Patria.

È questo l'eroismo che è stato giustamente messo in evidenza. Dobbiamo a quelle 26 vittime, a quei 26 martiri se la nostra Repubblica è riuscita a superare momenti che, noi che li abbiamo vissuti con loro, ci avevano, in certi passaggi, indotti a disperazione.

La Magistratura è stata un baluardo essenziale, fondamentale. Chi l'ha colpita in maniera così drammatica e così mirata sapeva che colpiva quello che costituiva uno dei presidi fondamentali della nostra libertà e della nostra democrazia.

 Non dimentichiamolo mai, non dimentichiamo mai nella nostra azione quotidiana che abbiamo un dovere particolare nei confronti di quei morti, del dramma che le loro famiglie hanno vissuto. Non perdiamo mai di mira l'importanza della coesione e dell'unità nazionale, perché è in questo che sta la forza della nostra democrazia, in questo sta la nostra capacità di far sì che queste istituzioni, che sono rimaste vive, che si sono fortificate attraverso quella lotta, possano continuare ad assicurare a noi e ai nostri figli il futuro della nostra Italia.

Grazie a chi ha voluto organizzare questa cerimonia che non è un fatto puramente formale, è qualcosa che bisogna portare con noi nei momenti, anche più difficili, che ciascuno di noi deve superare.