RIPRENDE LA DISCUSSIONE SULLA RIFORMA DELLORDINAMENTO
GIUDIZIARIO
La discussione sulla riforma dellordinamento giudiziario
riprenderà martedì prossimo in Senato.
Saranno esaminati gli emendamenti che saranno stati nel frattempo presentati: tra essi vi
sarà quello relativo agli illeciti disciplinari a partire dal discusso e discutibile caso
delle sentenze creative.
Stando a quanto anticipato ad un recente convegno uno di questi
sarebbe costituito dallallineamento del dato normativo ai principi espressi dalla
Cassazione secondo le dichiarazioni fatte dal sen . Caruso ad recente convegno organizzato
dallANM.
La fumosità di tale dichiarazione non può che preoccupare stante,
oltretutto, il clima che si respira attorno alla magistratura. E agevole prevedere
che lormai imminente pronuncia da parte del Tribunale di Milano della sentenza sul
caso SME, non potrà non contribuire al varo di un testo pesantemente punitivo nei
confronti dellintero ordine giudiziario. In vista di tale obiettivo sarebbero state
raccolte tutte le decisioni della Corte di Cassazione sul punto dal 1988 ad oggi.
Il sen. Bobbio, già P.m. a Napoli, ha aggiunto da parte sua che lemendamento
è stato redatto in termini tali da evitare le polemiche strumentali avanzate fino
ad ora
Anche qui cè da registrare una notevole fumosità della
dichiarazione tale da costituire oggettivamente più di un motivo di preoccupazione ad
onta del fatto che lo stesso sen. Bobbio si
sia affrettato a precisare che specificheremo che cosa sono le sentenze creative,
nel senso che non verrà limitata la creatività del magistrato, ma verranno sanzionate
quelle sentenze che andranno contro la legge.
Un secondo emendamento riguarderebbe, invece, il divieto di
appartenenza ai partiti politici per il quale verrebbero applicati i principi
costituzionali di indipendenza ed imparzialità non solo in linea di principio ma anche
come apparenza.
Né avrebbero senso le critiche feroci alla separazione
delle carriere per il sen. Caruso secondo il quale una sperimentazione compiuta (dove,
come, quando?) avrebbe consentito di accertare che con i due concorsi di accesso i tempi
di espletamento di un concorso scenderebbero a sei o sette mesi al massimo.
Questa affermazione ricorda molto da vicino quella fatta da un altro
parlamentare in occasione della riforma dellart. 323 cp allorché si legò la più
precisa norma allabbassamento del tetto della sanzione irrogabile con ciò venendo
ad impedire lemissione di provvedimenti restrittivi e ad avviare i processi alla
morte anticipata per prescrizione.
LANM per bocca del suo Presidente ha ribadito lirrinunciabilità
di quanto deliberato allunanimità il 22
marzo.
Si ritiene utile riportare qui di seguito il documento dellANM.
Associazione nazionale magistrati
Comitato direttivo centrale
La professionalità dei magistrati e il maxiemendamento governativo sullordinamento
giudiziario
(Approvato allunanimità il 22 marzo 2003)
1. Il problema principale del nostro
sistema di giustizia è leccessiva durata dei processi. La consapevolezza della
natura e della gravità di questa crisi deve indurre tutti, istituzioni, magistrati,
avvocati ed operatori del diritto a porre al centro dellattenzione e dellimpegno
il problema della efficienza del sistema giustizia.
La magistratura non si sottrae al confronto sulle riforme in tema di ordinamento
giudiziario, ma ha dovere di valutarle anche sotto il profilo della funzionalità a
risolvere il principale problema della nostra giustizia.
2. LAnm nei seminari dal titolo I magistrati e la sfida della
professionalità si è misurata in modo approfondito con una questione essenziale
per la qualità della giustizia. Il sistema di valutazione della professionalità dei
magistrati deve essere finalizzato allobbiettivo del servizio giustizia reso alla
società. I magistrati debbono assumere limpegno per un costante aggiornamento e
miglioramento della loro professionalità; debbono sentirsi responsabili non solo del loro
compito specifico ma anche del funzionamento complessivo dellufficio in cui operano.
I cittadini hanno diritto ad un magistrato imparziale ed indipendente, adeguatamente
formato e professionalmente attrezzato.
Lindipendenza esterna ed interna dei magistrati, la salvaguardia della
organizzazione della funzione giudiziaria come potere diffuso e non
gerarchizzato è garanzia essenziale per la tutela dei diritti dei cittadini e per la
stessa efficienza del servizio giustizia.
Il seminario tenuto a Roma il 20 marzo, alle cui conclusioni si rimanda, ha individuato
problemi e avanzato una precisa proposta che lAAnm presenterà nelle sedi istituzionali competenti.
3. Il disegno di legge governativo di riforma dellordinamento giudiziario presentato
nello scorso anno ha costituto oggetto di prese di posizione e di valutazioni approfondite
da parte dell Anm
sintetizzate
nel documento presentato lestate scorsa nel corso della audizione alla Commissione
giustizia del Senato.
Gli emendamenti depositati nei giorni scorso dal governo, i cui contenuti sono
estremamente peggiorativi non solo del testo dei precedenti emendamenti proposti dal
Governo al Senato, ma addirittura del testo originario dello stesso disegno di legge, che
già aveva suscitato a suo tempo le critiche più aspre, e che per la loro ampiezza e
impostazione delineano in larga misura un nuovo progetto, impongono all Anm una
nuova valutazione e presa di posizione.
Preliminarmente allesame degli aspetti specifici, l Anm deve
ancora una volta esprimere la più viva preoccupazione di fronte ad una impostazione che
tende ad erodere e svuotare il poteri ed il ruolo che la Costituzione affida al Csm sotto
profili essenziali come la formazione dei magistrati, la nomina dei dirigenti, la
assegnazione dei magistrati alle diverse funzioni, gli strumenti di tutela della
credibilità della magistratura. Della Costituzione e dellarticolo 105 della
Costituzione occorre rispettare la lettera e lo spirito.
4. La magistratura a struttura piramidale e verticistica delineata nel maxi-emendamento
confligge con il modello previsto dalla nostra Costituzione. Al principio della pari
dignità delle funzioni (articolo 107 Costituzione) si sostituisce quello di una
magistratura, strutturata in base a schemi rigidi di carriera dannosi anche per la sua
efficienza, privata inoltre della preziosa risorsa della reversibilità delle funzioni.
5. La previsione di un ingresso in magistratura distinto per giudici e pubblici ministeri,
pone dei serissimi problemi per la gestione del concorso sia per la scelta delle prove
scritte diverse, che per la individuazione, con largo anticipo, dei posti da coprire per
le due funzioni. Se a ciò si aggiunge la previsione di un apposito concorso per il cambio
di funzioni e lincompatibilità distrettuale, si ha chiaro il segno della direzione
verso la sostanziale separazione di carriere. Palesemente incongruo è poi il disegno di
separazione tra giudicanti e requirenti con riferimento alle funzioni di legittimità. L Anm riconosce
lesigenza di una disciplina nel passaggio di funzioni tra giudici e Pm e viceversa,
che affronti in modo più rigoroso la valutazione di idoneità prevista dallarticolo
190 ordinamento giudiziario, che si dia carico attraverso un meccanismo di
incompatibilità circoscritto del problema anche della apparenza di imparzialità. Ma noi
riteniamo che la possibilità concreta ed effettiva di passaggio tra le due funzioni,
ancorando il Pm nella cultura della giurisdizione è insieme conforme allimpianto
costituzionale e maggiore garanzia per i diritti dei cittadini.
6. La Costituzione ha previsto opportunamente che le nomine dei magistrati hanno
luogo per concorso al fine di assicurare la selezione dei magistrati su base
professionale e non di iniziativa dellesecutivo. Il maximendamento delinea un
sistema, nel quale la magistratura è destinata ad essere non solo reclutata,
ma anche amministrata tramite concorsi per titoli ed esami. Il tutto con un
farraginoso, onnipresente ed ingestibile sistema di esami teorici e concorsi destinato a
scandire lintera vita professionale del magistrato e ad occuparne le migliori
energie a discapito dello svolgimento dellattività professionale.
In tal modo si disegna una magistratura a struttura piramidale, verticistica, dove il
valore costituzionale della pari dignità giurisdizionale delle funzioni viene mortificato
dalla previsione di una carriera accelerata per posti - erroneamente ritenuti superiori -
di secondo grado e di legittimità.
Allopposto occorre stimolare la permanenza di magistrati esperti e specializzati
nelle funzioni di primo grado; i cittadini hanno diritto ad un magistrato che fin dallinizio
del procedimento, sia in grado di affrontare la domanda di giustizia, qualunque sia il
settore coinvolto, civile o penale, cautelare o di merito, senza dover attendere un
giudice di secondo grado o magari di legittimità eventualmente migliore. Per questa
ragione, nellinteresse del servizio giustizia deve essere respinto ogni sistema che
incentivi in modo generale ed indifferenziato una corsa verso le funzioni di appello e di
legittimità.
Il sistema degli avanzamenti per concorso è stato abbandonato quasi quarantanni fa
a causa dei guasti e delle distorsioni che esso provocava. Limpegno del magistrato
concentrato non sul carico di lavoro dellufficio, ma sulla sentenza da valorizzare
quale titolo; la trasformazione della sentenza da risposta destinata al
cittadino ad esibizione di sapere dottrinario e giurisprudenziale destinata agli
esaminatori; la tentazione per il magistrato di rifugiarsi in nicchie comunque
lontane dalla prima linea, per coltivare lo studio teorico e lapprontamento
dei provvedimenti-titolo.
Leliminazione dei concorsi non ha del resto impedito la crescita culturale e
professionale della magistratura italiana, anzi ha consentito che questa si sviluppasse
senza condizionamenti ed al puro fine di migliorare la qualità del proprio lavoro.
La magistratura associata ha nel contempo espresso la consapevolezza dellesigenza di
assicurare più efficaci controlli della professionalità.
7. Il modello prescelto per la riorganizzazione degli uffici di Procura è quello della
rigida gerarchizzazione. I sostituti sono meri delegati del capo dellufficio.
Il procuratore tiene personalmente - o a mezzo di un suo delegato - i rapporti con gli
organi di informazione. I procuratori aggiunti - figure assolutamente indispensabili per
il funzionamento anche di una media procura - dovranno scomparire entro un triennio. Viene
reintrodotto un ampio potere di avocazione e di sostituzione del
Pg, che era stato superato con il nuovo Cpp.
Lesperienza degli ultimi decenni, in particolare delle indagini di terrorismo, mafia
e criminalità organizzata, ha indicato che negli uffici di procura serve coordinamento ed
indirizzo, ma non una burocratizzazione e deresponsabilizzazione dei singoli magistrati.
Non può sfuggire che il ripristino della rigida gerarchizzazione può preparare la strada
a forme di subordinazione al controllo politico del Pm.
Il Cdc, proseguendo nella linea del dialogo da sempre praticata, da mandato alla giunta di
chiedere un incontro al Ministro della giustizia, e di rappresentare in tutte le sedi
istituzionali la proposta conclusiva dell Anm sul
tema della valutazione della professionalità e le osservazioni sullemendamento
presentato dal Governo al disegno di legge sullordinamento giudiziario. |