Natale

Cari amici

  L’occasione di rivolgerVi gli auguri per le prossime festività mi consente di fare qualche riflessione sull’attività di Magistratura Indipendente nell’ultimo anno. Desidero innanzitutto ringraziare tutti i colleghi della segreteria, il presidente Marzachì e i segretari distrettuali per la collaborazione fornita, spesso davvero preziosa, con la speranza che costituiscano un esempio per altri colleghi che vogliano a loro volta dedicarsi ad un’attività, come quella associativa, che certo richiede molto più impegno di quanto generalmente si pensi, ma altrettanto certamente arricchisce notevolmente il bagaglio culturale di chi vi si dedica.

  E’ stato proprio grazie all’impegno di tutti che Magistratura Indipendente, dopo il risultato negativo delle elezioni per il rinnovo del C.S.M., ha potuto ottenere un risultato invece almeno in parte soddisfacente in occasione delle elezioni per il rinnovo del C.D.C., nel quale il nostro gruppo conta tuttora sette rappresentanti.

  Ulteriori segnali di ripresa sono stati poi evidenziati dalla inaspettata ampia partecipazione ad alcune occasioni di incontro e di dibattito organizzate da M.I., a partire dal convegno di Alba nel mese di ottobre sul tema della necessarie modifiche al codice di procedura penale (nel quale si è registrata la presenza fino a duecento persone durante i lavori) per concludere con il convegno nazionale di Verona sull’ordinamento giudiziario al quale sono intervenuti il Ministro della giustizia e due sottosegretari, il leader del principale partito di opposizione, responsabili del settore giustizia di più partiti, componenti laici del CSM, i presidenti delle principali organizzazioni dell’avvocatura, che ha visto in sala la presenza del presidente della commissione giustizia del Senato, le cui sessioni sono state presiedute dai vertici della Corte di Cassazione e dal vice presidente del C.S.M., e soprattutto i cui lavori sono stati seguiti da una grande quantità di spettatori e dalla più importante stampa nazionale.

  C’è indubbiamente attenzione per Magistratura Indipendente oggi sia nel mondo della politica che da parte della pubblica opinione, e la ragione di ciò, a mio avviso, risiede nella dote più importante che abbiamo, che è il riflesso diretto della nostra stessa ragione sociale: l’indipendenza assoluta, non contestabile e non contestata, e la libertà da vincoli preconcetti di schieramento o di ideologia, che fa sì che il nostro parere sia quantomeno sempre richiesto e ascoltato. Abbiamo il diritto di rivendicare con forza e con orgoglio questa dote, diritto guadagnato sul campo con scelte coerenti, talvolta anche coraggiose e controcorrente, per le quali abbiamo anche pagato alti prezzi elettorali, ma che ci consentono di godere oggi di rispetto e di credibilità generalizzate presso ogni ambiente che abbia attinenza con il mondo della giustizia.

  Su questa strada è necessario andare avanti, ognuno secondo le responsabilità che gli competono, e conoscendo tutti i colleghi che ci rappresentato ad ogni livello, dal C.S.M. al C.D.C. fino alle sedi istituzionali e associative periferiche, non ho dubbi che riusciremo in futuro a dare un contributo sempre maggiore nell’interesse della magistratura e dei cittadini, per i quali tutti noi lavoriamo.

  Non è questa la sede per fare analisi od esporre progetti, è invece l’occasione per ribadire un metodo, che è il più difficile da seguire ma che è obbligato per chi, come noi, non ha la strada facile tracciata da pregiudizi, partiti presi ed interessi di parte: fare sempre la cosa giusta, da valutare momento per momento, con libera coscienza ed onestà intellettuale.       

  Tanti auguri a tutti

 

Antonio Patrono