Tra il
1939 e il 1945, a poco più di
vent'anni dalla grande guerra, l'Europa si trovò al centro di un nuovo
e più devastante conflitto mondiale.
Principali responsabili di questa
vera e propria tragedia novecentesca furono certamente i regimi fascisti
e in particolare il nazismo hitleriano: regimi basati sull'uso e sul
culto della violenza. L'ordine internazionale costruito nel 1918 dalle
potenze vincitrici si era rivelato assai fragile e non si erano create
le condizioni per un reale equilibrio politico.
Squilibri e ragioni di potenziale
conflitto erano stati poi aggravati dalla crisi economica e da una
profonda frattura ideologica fra sistemi politici antitetici fra loro.
La seconda guerra mondiale va intesa
perciò come il risultato della profonda crisi politica, economica e
culturale apertasi nel mondo contemporaneo.
Nel 1936 Italia e Germania
sottoscrissero l'Asse Roma-Berlino e contemporaneamente in Spagna
scoppia la guerra civile.
Fino alla metà degli anni trenta
Mussolini aveva mantenuto una certa autonomia dal nazismo, giungendo nel
1934 ad intervenire per dissuadere Hitler dall'annessione dell'Austria.
Egli cercava di accreditare l'Italia
come elemento di equilibrio fra le potenze democratiche e la Germania.
Ma questa posizione internazionale mutò con la guerra di Etiopia, che
allontanò l'Italia dalla Francia e Gran Bretagna e la portò ad
avvicinarsi ad Hitler.
Nel novembre 1936, un mese dopo la
firma dell'Asse Roma-Berlino, Hitler strinse con il Giappone il patto
anti-Komintern, il cui obiettivo era l'accerchiamento politico-militare
dell'Urss. Anche l'Italia vi aderì l'anno seguente.
Nacque quindi l'Asse
Roma-Berlino-Tokyo che avrebbe dato alla guerra un carattere veramente
"planetario", finendo inevitabilmente per coinvolgere nel
conflitto gli Stati Uniti.
Forte di queste alleanze, la Germania
poté intraprendere la conquista dello "spazio vitale". Il
primo passo fu l'annessione dell'Austria, accettata da Mussolini, a
differenza di quattro anni prima.Dopo l'annessione dell'Austria, Hitler
si rivolse verso la Cecoslovacchia traendo pretesto dalle agitazioni
irredentiste nei Sudati, regione cecoslovacca in cui era presente una
forte componente tedesca.
La conferenza di Monaco (settembre
1938), convoca per dirimere la questione, fu un successo per Hitler:
inglesi e francesi accettarono l'annessione dei sudati alla Germania,
dietro impegno di Hitler di garantire l'indipendenza del resto del
paese.Nel marzo 1939 fu invasa l'intera Cecoslovacchia che venne divisa
in due parti: la Slovacchia e la Boemia-Moravia che fu integrata nel
terzo Reich, l'"impero" tedesco.
Il mese successivo, Mussolini invase
l'Albania, che venne annessa all'impero italiano.
Ad una nuova minaccia di invasione,
questa volta della Polonia, l'Inghilterra si alleò con quest'ultima e
con la Russia promettendo il suo appoggio militare, mentre l'Italia e la
Germania firmavano a Berlino il Patto d'Acciaio, che sanciva il
reciproco appoggio nel caso che una delle due nazione si trovasse
coinvolta in una guerra.Dopo la firma di un ulteriore accordo
con la Russia, il 23 agosto 1939, un patto di non aggressione con cui
Stalin si cautelava da un'aggressione tedesca, Hitler decise di invadere
la Polonia. La strategia tedesca della guerra-lampo si dimostrò
all'inizio vincente: la Polonia fu conquistata in pochi giorni, poi fu
la volta della Danimarca, della Norvegia, dell'Olanda e del
Belgio. L'invasione della Francia poi fece si
che fossero spazzati via a Dunkerque, sulla Manica., anche i residui
delle truppe inglesi salvati con difficoltà enormi.
Il 10 giugno 1940 Mussolini, decise
l'entrata in guerra dell'Italia contro Francia e Inghilterra, per non
venire escluso dai frutti della vittoria dell'Asse.
La sua prima mossa fu quella di
invadere la Francia agonizzante. Resisteva ormai in Europa solo
l'Inghilterra e non servivano a piegarla le violente offensive aeree
scatenate dai tedeschi, iniziate nell'estate 1940 con la battaglia
d'Inghilterra.
Il 22 giugno 1941 le armate tedesche
iniziarono l'invasione dell'Unione Sovietica, che si rivelò fatale per
Hitler e per la Germania. Altrettanto, se non più decisiva per le sorti
del conflitto, risultò l'entrata in guerra degli Stati Unitiin seguito
ad un attentato giapponese a Pearl Harbor nelle Hawaii (1941).Le
speranze di vittoria da parte dell'Asse si fecero sempre più tenue. In
molti paesi europei, crescevano movimenti di resistenza e di
liberazione.
Successivamente, lo sbarco degli
anglo-americani in Sicilia (10 luglio 1943) accelerò la caduta del
fascismo. Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo votò la
destituzione di Mussolini che venne l'arrestato.
L'8 settembre 1943 il governo
italiano firmò l'armistizio con gli anglo-americani.
Il 6 giugno 1944 gli anglo-americani
attuarono il sanguinoso ma decisivo sbarco in Normandia che segnò la
fine del conflitto. All'inizio del 1945, per stroncare definitivamente
la resistenza giapponese l'amministrazione americana, guidata da Harry
Truman, decise l'impiego sul Giappone della bomba atomica che venne
sganciata il 6 agosto1945 sulla città di Hiroshima e poi su Nagasaki.
Il 2 settembre 1945 venne firmata la
resa del Giappone.
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