Nello stesso anno “de
s'intrada a iscolla”, cioè con l'inizio della scuola elementare,
tutti i bambini, di pomeriggio si recavano, in un locale dedicato
appositamente
all’insegnamento del catechismo. Qui li aspettava la catechista, ai
miei tempi Mercedes Pingiori. I bambini venivano fatti sedere nei
locali dell'asilo delle Suore Mercedarie o nei locali di San
Cristoforo, e dovevano ripetere le preghiere fino ad impararle a
memoria, a quell’età quasi tutti i bambini dopo un paio di volte
assimilano la preghiera, la quale pertanto veniva ripetuta
autonomamente nel volgere di
poco tempo dalla moltitudine degli "alunni". Il catechismo era un
appuntamento fisso della domenica mattina subito dopo la messa
delle nove con una lezione di circa trenta minuti e durante la
settimana, con una lezione di un'ora, in un giorno che veniva
prefissato ad inizio anno. Trascorsa l'ora ognuno,
recitate le preghiere, poteva tornare a casa. Finito il primo ciclo
di lezioni, che duravano per quattro anni, si era ammessi a fare la
“Prima Comunione”, il Parroco poteva talvolta non ammettere i
bambini a ricevere il sacramento qualora avessero fatto molte
assenze o si fossero comportati male, quindi se le assenze
erano superiori al limite consentito la comunione veniva fatta assieme ai bambini della
"leva" successiva. Successivamente si continuava a frequentare il
catechismo fino all’età di 12 - 13 anni per essere preparati alla
cresima.
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