L a prima idea di drappo-bandiera-stendardo nacque in Marisa Mura dalle suggestioni de "La classe morta" di Tadeusz Kantor. Un'idea dapprima luttuosa, nutrita di lacerazioni e di strazio, formalizzata in un funereo connubio di stoffe e carte nere.
Solo nel tempo, dal travaglio di una gestazione implosiva, l'esplosione dei rossi ha riaffermato le millenarie istanze vitalistiche della cultura mediterranea.
Gli stendardi rossi si avvicendano, segnali di continuità del e nell'immaginario artistico; ma anche indicazioni di un percorso, proposte di un legame rivitalizzante fra esterno ed interno.
E' ritornano puntuali nei drappi purpurei le partizioni-scansioni in bande orizzontali germinanti direttamente dall'impostazione giovanile di molti lavori giovanili di Marisa Mura: cesure/ricongiungimenti da lei operati quasi a voler ribadire il rapporto necessario tra caduco ed eterno, presente e passato, cronaca e storia.
Cesure/ricongiungimenti che sembrano voler adombrare anche altre distanze, altre incomprensioni, altre fratture, come quella fra classicità e contemporaneità. Mondi spesso separati, incompatibili, incomunicanti nell'inesausta volontà di riaffermare ciascuno il proprio primato sull'altro.
Distanze, incomprensioni, fratture da ricomporre, come sembra indicare l'artista, nella costanza del sentimento e della ragione.
MARISA MURA
E' nata nel 1945 a Sassari, dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato l'lstituto d'Arte di Sassari diretto da Mauro Manca, al quale deve il suo iniziale indirizzo artistico e culturale.
Termina questa prima fase di studi nel '63 ma proseguirà nel corso degli anni, assieme alla ricerca artistica un continuo impegno di studio nell'ambito istituzionale e per proprio conto.
Ha una breve parentesi di insegnamento nel suo ex istituto e successivamente si stabilisce a Cagliari dove prosegue l'attività pittorica, occupandosi con uguale interesse del settore del design e dell'artigianato. In seguito va a vivere a Nuoro dove insegna presso il locale Istituto d'Arte.
Nel 1980 ottiene un comando presso la Soprintendenza Archeologica di Sassari per le attività didattiche relative all'annesso polivalente Museo. Dal 1983 è inserita nel ruolo del Ministero per i Beni Culturali, e prosegue con nuovi stimoli l'impegno di studio e di ricerca artistica.
Mostre personali e collettive
1962 |
Premio concorso OCDE-OECD Progetto Sardegna; |
1964 |
Bosa (SS). Centro di cultura popolare. Rassegna internazionale. |
1964 |
Nuoro. Mostra regionale per le celebrazioni in onore di Sebastiano Satta. |
1970 |
Sassari. I.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano). IV Biennale dell'Artigianato. Cartoni per tappeti ed arazzi. |
1975 |
Cagliari. Galleria Duchamp. Esposizione di pannelli con la tecnica del batik. |
1976 |
Nuoro. Galleria Chironi 88. Esposizione di pannelli eseguiti con la tecnica del batik. |
1977 |
Sassari. Galleria ll Basilisco. Opere di pitture in collettiva a due - pittura e scultura. |
1979 |
Nuoro. Sala Consiliare del Comune. Proposte'79. Collettiva. |
1980 |
Cagliari. Padiglione Arte della Fiera Campionaria. Polemica non esposizione in seno al gruppo che fa capo alla Chironi '88 di Nuoro. |
1981 |
Cagliari. Galleria la Bacheca. Mostra personale. |
1982 |
Nuoro. Galleria Chironi 88. Istanze contemporanee. Collettiva. |
1982 |
Olbia (SS). Arte oggi in Sardegna. Rassegna regionale. |
1987 |
Tonara (NU). II Campanaggio d'oro - IV rassegna. Esposizione di un cartone per tappeto. |
1988 |
Sassari. Palazzo della Provincia. Solidarietà per il popolo palestinese. Collettiva. |
1993 |
Sassari. Museo Giovanni Antonio Sanna. "Stendardi per un'utopia". Installazione. |
1993 |
Sassari. Pinacoteca del Museo G. A. Sanna, presentazione de "I Fantasmi. I Silenzi". |
1994 |
Milano. Museo Archeologico. "Stendardi". Installazione. |
1995 |
Arzachena (SS). "La materia. Il gesto. La memoria". Collettiva. |
1996 |
Sassari. Insularità. Le parole del corpo. "Stendardo rosso". Collettiva. |
1996 |
Cagliari. Centro Culturale Man Ray. "Per Naitza". "Stendardo-registro". Collettiva. |
1998 |
Sassari. Città mia. Donna in arte. Collettiva. |
1999 |
Cagliari. Centro Culturale Man Ray. "Stendardi per un'utopia". Installazioni. |
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