gli insediamenti rupestri medioevali

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L’alimentazione dei ricchi

Il cibo preferito del ceto nobiliare era costituito da carni bianche come capponi, oche, galline, polli; carni rosse come manzo, maiale, agnello e, in special modo, selvaggina; pane di grano, uova e formaggi.

Le verdure e i legumi, sconsigliati dai medici del tempo agli stomaci raffinati, in quanto poco digeribili, ebbero per le tavole abbienti un ruolo marginale, così come la frutta. Il miele era consumato in abbondanza perché lo zucchero di provenienza araba non era ancora diffuso. I cibi venivano cotti (bollitura) con molte spezie ed erbe aromatiche ed alcune volte con il lardo: in questo modo la carne, soprattutto la selvaggina, acquistava maggiore sapore, diveniva più tenera e più appetibile.

 

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                                             e-mail: manzonimottola@tiscali.it 

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