600
milioni di anni fa, durante il periodo detto Precambriano,
l'attuale area italiana era occupata dal mare.
L'Italia
appariva, per la prima volta, come terra emersa sicuramente in parte della
Toscana, della Sardegna e delle Alpi, a partire da circa 280 milioni di anni fa,
durante il periodo detto Carbonifero; si trattava di isole sparse che
emergevano da un mare poco profondo.
220
milioni di anni fa le uniche terre emerse erano la Sardegna, la Corsica e parte
dell'Appennino settentrionale; le isole, che in precedenza erano emerse, furono
sommerse da un mare vasto e profondo noto come Tetide.
A
partire da 65 milioni di anni fa, l'Italia cominciava a delinearsi come
penisola; erano emerse la Sardegna, alcuni tratti delle Alpi, la Calabria, la Puglia,
parte della Campania, del Lazio e del Molise: si trattava più che altro di
isole allungate in direzione NORD-EST.
40
milioni di anni fa iniziò l'orogenesi alpina e, quindi, i sollevamenti che
portarono alla formazione e all'emersione dei primi rilievi appenninici.
Circa
20 milioni di anni fa emerse la maggior parte della penisola e si delinearono,
per la prima volta, il Mar Tirreno e quello Adriatico.
5
milioni di anni fa, in seguito ad una serie di movimenti distensivi, il mare
tornò ad invadere gran parte dell'Italia: era un mare poco profondo.
All'inizio
dell'ERA QUATERNARIA, circa 200 mila anni fa, la penisola aveva ormai
raggiunto un aspetto molto simile all'attuale.