In
omaggio a Gesu' Redentore, con l'avvicinarsi del XX secolo, il conte
Giovanni Acquaderni promosse una grande iniziativa, che fu accolta di
cuore da Papa Leone XIII.
Il progetto consisteva nell'innalzare venti monumenti al Redentore su
altrettanti monti della penisola italiana. Il monte di Maranola fu tra
questi.
Tra tutti i progetti presentati al comitato promotore fu scelto il piu'
economico, che consisteva in un obelisco con una statua di ghisa di tre
metri e con quattro altari ai lati.
La statua aveva un peso di ventuno quintali perche' fusa in un unico
getto e creava problemi nel mezzo di trasporto; fu sospesa sotto un
carro abbastanza alto, tirato da quattro buoi.
La partenza da Maranola , avvenne il 4 giugno 1901, pero' lungo il
percorso furono costretti a fare numerose soste perche' la strada ancora
non era adatta al trasporto e contemporaneamente vennero eseguiti altri
lavori di adeguamento al manto stradale .
Dopo quaranta giorni la statua raggiunse finalmente la cima del monte,
il 13 luglio 1901 e innalzata il 29 luglio 1901. Furono sparati 33 colpi
di cannone insieme al suono delle campane per inaugurare la tanto
desiderata statua del Redentore .
Comunque la tranquillita' della statua sarebbe stata interrotta nel
1907, dopo solo sei anni dalla sua inaugurazione, quando un brutto
temporale scoppio' improvvisamente. Un fulmine prese in pieno la statua
che crollo' a terra e la testa del Redentore rotolo' quasi fino a
Maranola.
Il sogno dei Maranolesi si trasformo' ben presto in un incubo .
Dovettero di nuovo trovare i finanziamenti per il restauro ma la
solidarieta' dei fedeli fece si che la statua fosse restaurata in
perfette condizioni , tale che la stessa resistesse ancor piu' di prima.
Quella statua restaurata é ancora la stessa che protegge tutto il
nostro golfo con la sua presenza sulla cima del monte Altino .
|