In
un punto dell'Altino , dove non si sospetterebbe un appiglio se non dei
nidi di rapaci, sotto la cima del Redentore, vi č un santuario da tempi
remoti dedicato all'Arcangelo Michele cui devotissimi sono gli abitanti
della zona e in particolare Maranola. Il santuario, innalzato sulle
rovine dell'antico oratorio, (costruito dal vescovo di Gaeta, Giovanni,
intorno all'830)fu inaugurato nel1895 .
La fondazione del santuario trae origine nel promontorio di Gianola.
Secondo la tradizione la statua di San Michele alta 94 cm. , per non
sentire le numerose bestemmie dei marinai , "lascio' " Gianola
e "se ne ando' " sulla cima di un monte di Spigno.
La statua non resto' per molto tempo a Spigno, perche' anche da quel
monte vedeva i marinai.
Percio', "scelse" un luogo piu' protetto, sotto il ciglio del
monte Altino, che oggi viene chiamato "S.Angelo"o "S.Michele"
.
Per l'ingente numero di miracoli, il popolo di Maranola ottenne
nell'anno 1800 di eleggere San Michele protettore del paese ( per
secondo a San Luca ).
Le pių antiche ed importanti fonti storiche sul culto di San Michele
sul Monte Altino provengono da alcuni atti raccolti nel "Codex
Diplomaticus Cajetanus", il primo dei quali, fu
redatto nel'831, in Castro Leopoli, ossia nel territorio di Minturno.
L'odierno santuario di San Michele sorge in un sito in cui, un tempo, si
trovava un piccolo edificio di culto pagano.
E' il risultato di un'appassionata opera volta al recupero e
all'incentivazione del luogo sacro voluta, alla fine dell'ottocento
dall'intraprendente monsignor Vincenzo Ruggero, arciprete di Maranola e
affidata all'ingegnere Silvio forte di Trivio.
La chiesa e' progettata come grotta, tagliata in forma quasi quadrata
nel sasso vivo, senza architettura e senza decorazioni.
L'unica apertura, in direzione sud, e' chiusa da un prospetto di stile
gotico.
Una nicchia nella parete che fronteggia l'ingresso, accoglie la statua
del Santo.
Lateralmente al frontespizio, sono stati collocati due piccoli corpi
avanzati, raffiguranti due torricelle coronate da cornici con
modiglioni.
Superiormente alla porta ogivale, vi e' un rosone, che, insieme a
quattro finestre, anchesse ogivali, da' luce all'interno.
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