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Nei
secoli scorsi il latifondo veniva dato in affitto per brevi periodi ai
cosiddetti "mercanti di campagna", che non avevano alcun interesse
a provvedere a opere di bonifica e che facevano coltivare la terra da
lavoranti stagionali, mal pagato e alloggiati in capanne o grotte. Quest'area
divenne sempre più deserta e infestata dalla malaria come tutto
l'Agro Romano.
La
lotta alla malaria e all'analfabetismo dei primi del '900 portò
alla nascita, nel territorio della Marciglana, di una della prime scuole
comunali rurali, composta inizialmente da due o tre aule in una capanna
di legno e paglia.
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Ma a testimonianza delle
successive iniziative per la bonifica e il ripopolamento dell'Agro Romano,
resta nell'area un imponente edificio oggi abbandonato che, ad opera della
Congregazione di Carità di Roma, ospitava una colonia agricola
educativa.

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