|
La
città latina di Crustumerium sorgeva su delle alture dominanti
la pianura del Tevere, a controllo della via Salaria. Già dalla
prima Età del Ferro (X - IX sec a.C.) l'insediamento occupava una
superficie di 60 ettari costituita da gruppi di capanne.
La
sua importanza strategica attirò le mire dei Romani che ne tentarono
ripetutamente la conquista. Romolo assieme alle Sabine aveva rapito anche
donne di Crustumerium, ma la città cadde definitivamente in mani
romane solo nel 499 a.C.
E'
proprio l'occupazione romana del territorio a causare una diminuzione
degli abitanti e del popolamento: essa, stroncando le libertà politica
ed economica delle città latine, provoca una fase di crisi che
si aggrava tra il IV e III sec. a.C..
|
|

Gli scavi condotto dalla
Soprintendenza Archeologica di Roma hanno portato alla luce numerose
sepolture della vasta necropoli che circonda l'abitato. Le più
ricche sono quelle dell'VIII e del VII sec. a.C., che racchiudono ricchi
corredi con anfore, vasi e tazze le cui forme, mai viste altrove, sono
testimoni di uno stile originalissimo. La Soprintendenza Archeologica
di Roma ha, inoltre, realizzato un itinerario archeologico-naturalistico
allinterno di una delle necropoli della città, nellintento
di consentire al visitatore di prendere direttamente contatto con i resti
antichi, in particolare con le sepolture e con le riproduzioni degli oggetti
di corredo, collocate nel medesimo modo in cui gli originali sono stati
rinvenuti. In tal modo sarà consentito al visitatore di leggere
visivamente le produzioni artigianali, i riti, nonché lorganizzazione
sociale degli antichi abitanti di Crustumerium.

|