Selve Ospitali
Appena
il 5 per cento del territorio della Riserva è ricoperto da boschi, sopravvissuti
al taglio da parte dell'uomo solo nelle pendici delle colline, dove era poco
vantaggioso dissodare la terra per coltivare.
Si tratta soprattutto di quercete miste in cui prevale il cerro, accompagnato
però da specie diverse in funzione dell'esposizione del versante collinare
ricoperto.
Nei boschi esposti prevalentemente a settentrione, quindi freschi ed umidi,
è presente anche la farnia, il farnetto, l'acero e l'olmo accompagnati
da nocciolo e sambuco come arbusti del sottobosco. Invece, nei boschi più
caldi e asciutti perchè esposti a mezzogiorno, oltre al cerro e all'olmo
sono presenti la roverella e qualche esemplare di leccio. la presenza del leccio
si nota soprattutto in inverno, quando la sua chioma verde scuro risalta tra
i rami ormai spogli degli altri alberi del bosco. In questi boschi trovano rifugio
e cibo numerosi aminali: il tasso, l'istrice, la volpe e addirittura alcuni
daini scappati da un allevamento. Numerosi sono anche gli uccelli che vi nidificano
e la presenza di molti rapaci, sia diurni come la poiana, che notturni come
l'allocco, l'assiolo e la civetta è indice della ricchezza di animali
che li popolano.